.jpg)
Politica
Zinni (ESP): «Giorgino, abbi un sussulto di dignità: dimettiti!»
Il consigliere regionale: «Siamo all'accanimento terapeutico...»
Andria - giovedì 13 settembre 2018
18.26
Oggi la parte di maggioranza vicina a Giorgino ha avviato le procedure per licenziare l'ing. Felice Piscitelli, responsabile del settore Urbanistica, e della dott.ssa Cinzia Fornelli, responsabile del Settore Finanziario.
Subito dopo Nino Marmo e la parte di maggioranza vicina a lui hanno fatto sapere che "l'intento è chiaro: togliersi dai piedi chi ha osato rispettare la legge e tutti i richiami dei Revisori dei Conti, del Ministero dell'Economia e Finanze e soprattutto della Corte dei Conti, e non le disposizioni di chi continuava a gettare la polvere sotto il tappeto. Non potendo fare pizzichi si opta per i graffi che, non lo si dimentichi mai, lasciano ferite e segni indelebili".
Insomma ci risiamo: Andria ostaggio delle liti della maggioranza. Intanto c'è un piano di pre-dissesto che preparato e una città che muore.
Netto il commento del consigliere regionale Sabino Zinni: «Dunque, il Sindaco sapeva dell'allontanamento dei due dirigenti e ha taciuto con la sua stessa maggioranza, oltre che con l'opposizione e davanti all'intera Città. Gravissime le ripercussioni: chi gestirà ora il settore finanziario e chi redigerà il piano di rientro? Non è dato saperlo. Giorgino tace.
Mi chiedo solo, di fronte ad un livello di scontro così alto, che si aspetta a togliere il disturbo? Giorgino, abbi un sussulto di dignità: dimettiti. E se non lo fai tu che qualcuno stacchi la spina: diversamente è solo accanimento terapeutico verso una amministrazione che è malata e ha ormai encefalogramma piatto».
Subito dopo Nino Marmo e la parte di maggioranza vicina a lui hanno fatto sapere che "l'intento è chiaro: togliersi dai piedi chi ha osato rispettare la legge e tutti i richiami dei Revisori dei Conti, del Ministero dell'Economia e Finanze e soprattutto della Corte dei Conti, e non le disposizioni di chi continuava a gettare la polvere sotto il tappeto. Non potendo fare pizzichi si opta per i graffi che, non lo si dimentichi mai, lasciano ferite e segni indelebili".
Insomma ci risiamo: Andria ostaggio delle liti della maggioranza. Intanto c'è un piano di pre-dissesto che preparato e una città che muore.
Netto il commento del consigliere regionale Sabino Zinni: «Dunque, il Sindaco sapeva dell'allontanamento dei due dirigenti e ha taciuto con la sua stessa maggioranza, oltre che con l'opposizione e davanti all'intera Città. Gravissime le ripercussioni: chi gestirà ora il settore finanziario e chi redigerà il piano di rientro? Non è dato saperlo. Giorgino tace.
Mi chiedo solo, di fronte ad un livello di scontro così alto, che si aspetta a togliere il disturbo? Giorgino, abbi un sussulto di dignità: dimettiti. E se non lo fai tu che qualcuno stacchi la spina: diversamente è solo accanimento terapeutico verso una amministrazione che è malata e ha ormai encefalogramma piatto».