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Convegni
Un grande evento per la città di Andria con "Un Giudice Ragazzino"
Il tema della legalità al centro dell'incontro con gli studenti del Liceo Classico "Carlo Troya"
Andria - lunedì 2 marzo 2020
10.03
Sabato 7 marzo al Liceo Classico "Carlo Troya" di Andria, ci sarà un dibattito con l'ambizioso obiettivo di trasmettere messaggi di legalità e giustizia alle nuove generazioni. Sarà presentato per l'occasione il cortometraggio "Un Giudice Ragazzino" diretto dal giovane regista Pier Glionna, scritto da Marika Carolla e tratto dall'omonimo romanzo di Salvatore Renna; protagonisti Lorenzo Carulli (il piccolo Rosario), Domenico Panarello e Francesca Baccega.
Interverranno Michelangelo Filannino, Dirigente del Liceo Classico "Carlo Troya", Francesca Magliano avvocato famigliarista e Nicola Miracapillo, Presidente dell'Associazione "La Piscara" che dopo il successo della Fdelis Arte si dedica a livello artistico con la cinematografia di un certo spessore.
Modereranno: Giovanni Cicco, Presidente dell'Assoc. "Diùnamis", il regista Pier Glionna e Marika A. Carolla, sceneggiatrice.
Il cortometraggio, girato tra Puglia e Basilicata, luoghi del cuore del regista e del giovane protagonista, è stato realizzato con una produzione indipendente finanziata dal basso grazie al crowdfunding online, a sponsor locali e patrocinato dalla Roma Film Academy (frequentata dal regista, la sceneggiatrice e da gran parte delle maestranze del corto).
"Negli anni '90, il piccolo Rosario vive in Sicilia insieme al papà Giordano, architetto che lavora al progetto del ponte sullo stretto di Messina e alla mamma Maria. La vita del giovane protagonista si intreccia alle vicende dei piccoli e grandi soprusi, che spaziano dal bullismo all'estorsione mafiosa, dalle minacce alle violenze, tutte realtà difficili con le quali Rosario si confronta e si misura guidato dal filo conduttore dell'intera vicenda che è la Giustizia evocata da Giordano sulla stele del Giudice Rosario Livatino, "martire della giustizia", e che risuonerà nelle scelte di vita del protagonista da adulto".
"Un giudice ragazzino" richiama valori quali la giustizia, la legalità, la cittadinanza attiva e responsabile, e regala emozioni suggerendo riflessioni valide per ogni stagione della Storia, un piccolo gioiello destinato a lasciare il segno nelle coscienze di grandi e piccini. Il ricordo va alle tante vite spezzate dei testimoni della giustizia che non sono morti invano ma sono "semi" destinati a portare frutti duraturi e rigogliosi di valori intramontabili.
Il cortometraggio evoca il giudice Livatino di cui si è concluso da poco il percorso diocesano di beatificazione, ucciso dalla stidda agrigentina il 21 settembre 1990.
Interverranno Michelangelo Filannino, Dirigente del Liceo Classico "Carlo Troya", Francesca Magliano avvocato famigliarista e Nicola Miracapillo, Presidente dell'Associazione "La Piscara" che dopo il successo della Fdelis Arte si dedica a livello artistico con la cinematografia di un certo spessore.
Modereranno: Giovanni Cicco, Presidente dell'Assoc. "Diùnamis", il regista Pier Glionna e Marika A. Carolla, sceneggiatrice.
Il cortometraggio, girato tra Puglia e Basilicata, luoghi del cuore del regista e del giovane protagonista, è stato realizzato con una produzione indipendente finanziata dal basso grazie al crowdfunding online, a sponsor locali e patrocinato dalla Roma Film Academy (frequentata dal regista, la sceneggiatrice e da gran parte delle maestranze del corto).
"Negli anni '90, il piccolo Rosario vive in Sicilia insieme al papà Giordano, architetto che lavora al progetto del ponte sullo stretto di Messina e alla mamma Maria. La vita del giovane protagonista si intreccia alle vicende dei piccoli e grandi soprusi, che spaziano dal bullismo all'estorsione mafiosa, dalle minacce alle violenze, tutte realtà difficili con le quali Rosario si confronta e si misura guidato dal filo conduttore dell'intera vicenda che è la Giustizia evocata da Giordano sulla stele del Giudice Rosario Livatino, "martire della giustizia", e che risuonerà nelle scelte di vita del protagonista da adulto".
"Un giudice ragazzino" richiama valori quali la giustizia, la legalità, la cittadinanza attiva e responsabile, e regala emozioni suggerendo riflessioni valide per ogni stagione della Storia, un piccolo gioiello destinato a lasciare il segno nelle coscienze di grandi e piccini. Il ricordo va alle tante vite spezzate dei testimoni della giustizia che non sono morti invano ma sono "semi" destinati a portare frutti duraturi e rigogliosi di valori intramontabili.
Il cortometraggio evoca il giudice Livatino di cui si è concluso da poco il percorso diocesano di beatificazione, ucciso dalla stidda agrigentina il 21 settembre 1990.