Attualità
Tumore al seno, Daniela Spione presenta il libro sulla lotta al male
Si intitola “Anima Sperduta” il lavoro editoriale nel quale la scrittrice ripercorre le sue emozioni vissute durante la malattia
Andria - venerdì 30 aprile 2021
5.27
Il dolore per una malattia col tempo può sfociare in un racconto. Perché le parole possono essere un antidoto per ricomporre un'anima stropicciata e fatta a pezzi dal cancro.
Così Daniela Spione, 40 anni di Andria, dopo aver vissuto sulla sua pelle la tragica esperienza del tumore al seno, ha voluto scrivere un libro che tracciasse ogni singolo momento delle emozioni vissute durante il percorso di diagnosi e di cura della malattia. Una testimonianza che suona, anche, come conforto e incoraggiamento per chi, purtroppo, sta lottando contro il cancro, definito oramai "l'imperatore del male".
"Anima Sperduta" è il titolo del lavoro editoriale scelto da Daniela: "Siamo anime imprigionate in un corpo che non ci appartiene, perché nel momento in cui ti affacci su quella drammatica realtà non puoi più decidere su te stessa, e quindi sui interventi o terapie da subire".
Aveva circa 35 anni quando la scrittrice si accorse di avere un carcinoma sotto il derma del suo seno destro. "Mi recai dal senologo, a Trani. Il dottore, dapprima, mi consigliò di sottopormi ad un'ecografia e poi ad un agoaspirato. Quest'ultimo intervento mi trasmise così tanta paura che già presentivo un futuro nefasto per me", racconta Daniela. "Infatti non emerse nessun riscontro con l'agoaspirato perché era un nodulo solido, motivo per cui successivamente mi sottoposi alla biopsia".
Da quell'istante cominciò il percorso terapeutico della scrittrice durato un anno e mezzo. Una sofferenza che è stata lenita dal supporto dei suoi familiari e dalla positività e forza del suo carattere: "Ho sempre mostrato sorrisi a chi mi aveva affiancato durante quei momenti tragici", puntualizza l'autrice. "Non dimenticherò mai quel giorno in cui avvertì un forte dolore su tutto il cuoio capelluto: persi tanti capelli, me li ritrovai ovunque. Motivo per cui decidi di rasarmeli. Tuttavia ho dovuto accettare me stessa, anche se ero cambiata".
Ogni esperienza per quanto negativa possa essere riserba sempre dei validi insegnamenti, poiché ci consente di cogliere il significato più profondo e vero della nostra esistenza. Una consapevolezza raggiunta dalla nostra concittadina: "E' cresciuta in me una forza che prima non avevo. E ho iniziato ad assaporare ogni piccolo istante che la vita ti offre. Sembrano parole costruite, ma in realtà è proprio così. Si capisce davvero il vero valore della vita".
Così Daniela Spione, 40 anni di Andria, dopo aver vissuto sulla sua pelle la tragica esperienza del tumore al seno, ha voluto scrivere un libro che tracciasse ogni singolo momento delle emozioni vissute durante il percorso di diagnosi e di cura della malattia. Una testimonianza che suona, anche, come conforto e incoraggiamento per chi, purtroppo, sta lottando contro il cancro, definito oramai "l'imperatore del male".
"Anima Sperduta" è il titolo del lavoro editoriale scelto da Daniela: "Siamo anime imprigionate in un corpo che non ci appartiene, perché nel momento in cui ti affacci su quella drammatica realtà non puoi più decidere su te stessa, e quindi sui interventi o terapie da subire".
Aveva circa 35 anni quando la scrittrice si accorse di avere un carcinoma sotto il derma del suo seno destro. "Mi recai dal senologo, a Trani. Il dottore, dapprima, mi consigliò di sottopormi ad un'ecografia e poi ad un agoaspirato. Quest'ultimo intervento mi trasmise così tanta paura che già presentivo un futuro nefasto per me", racconta Daniela. "Infatti non emerse nessun riscontro con l'agoaspirato perché era un nodulo solido, motivo per cui successivamente mi sottoposi alla biopsia".
Da quell'istante cominciò il percorso terapeutico della scrittrice durato un anno e mezzo. Una sofferenza che è stata lenita dal supporto dei suoi familiari e dalla positività e forza del suo carattere: "Ho sempre mostrato sorrisi a chi mi aveva affiancato durante quei momenti tragici", puntualizza l'autrice. "Non dimenticherò mai quel giorno in cui avvertì un forte dolore su tutto il cuoio capelluto: persi tanti capelli, me li ritrovai ovunque. Motivo per cui decidi di rasarmeli. Tuttavia ho dovuto accettare me stessa, anche se ero cambiata".
Ogni esperienza per quanto negativa possa essere riserba sempre dei validi insegnamenti, poiché ci consente di cogliere il significato più profondo e vero della nostra esistenza. Una consapevolezza raggiunta dalla nostra concittadina: "E' cresciuta in me una forza che prima non avevo. E ho iniziato ad assaporare ogni piccolo istante che la vita ti offre. Sembrano parole costruite, ma in realtà è proprio così. Si capisce davvero il vero valore della vita".