Convegno con il Dott. Giacomo Fumu e l'avv. Giuseppe Losappio
Convegno con il Dott. Giacomo Fumu e l'avv. Giuseppe Losappio
Convegni

Lectio magistralis con il Dott. Giacomo Fumu sulla "Responsabilità penale in ambito sanitario"

Convegno della Fondazione Porta Sant'Andrea e dell'Unione Giuristi Cattolici di Trani, svoltosi presso la scuola secondaria "P. Cafaro"

"La responsabilità penale in ambito sanitario: attualità e profili storico-evolutivi". E' il titolo del convegno svoltosi ieri sera, venerdì 14 dicembre 2018, presso la scuola secondaria di 1° grado "P. Cafaro" ad Andria, una lectio magistralis del Dott. Giacomo Fumu, Presidente della IV Sezione penale della Corte di Cassazione. A condurre l'incontro il Prof. avv. Giuseppe Losappio, docente di Diritto penale presso l'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro", mentre hanno introdotto il dibattito il Dr. Sabino Figliolia, Presidente Fondazione Porta Sant'Andrea, e il Dott. Salvatore Paracampo, Presidente onorario della Corte di Appello Bari. L'evento è stato promosso dalla Fondazione Porta di Sant'Andrea e dall'Unione Giuristi Cattolici, sezione di Trani. Tra le altre istituzioni che hanno concesso il patrocinio anche l'OMCEO e l'Asl/Bt. Tra le numerose autorità intervenute anche i consiglieri regionali Grazia Di Bari e Sabino Zinni, l'ex parlamentare Benedetto Fucci ed il vicario diocesano don Gianni Massaro. Per la Famiglia Marano era presente il figlio del dottor Giuseppe, il primario medico prof. Pasquale.

La responsabilità penale in ambito sanitario è un argomento ancora molto attuale: il livello di preoccupazione della classe medica nazionale per le conseguenze penali di un evento dalle spiacevoli conseguenze è sempre molto alta. Si spiega così, come afferma il prof. Losappio, «il feedback della medicina difensiva, ovvero dei comportamenti negativi e positivi, praticati non in funzione delle reali esigenze terapeutiche e diagnostiche del paziente ma con lo scopo di prevenire appunto l'eventualità di un "infortunio giudiziario". Casi di questo genere di comportamento si sono verificati in rapido aumento inducendo il legislatore ad intervenire a più riprese, prima con il c.d. decreto Balduzzi (D.L. 13 settembre 2012, n. 158 conv. in l. 8 novembre 2012, n. 189) poi con la riforma c.d. Gelli-Bianco (L. 8 marzo 2017, n. 24). Quest'ultima legge – cui ha dato un contributo importante l'onorevole andriese Benedetto Fucci –, a differenza della precedente, non si è limitata a riformare i profili penalistici della responsabilità professionale ma ha ridisegnato molti aspetti della disciplina dell'attività medico-chirurgica.

Mentre nel complesso la c.d. "Gelli-Bianco" - prosegue l'avv. Losappio - merita un giudizio tutto sommato positivo non altrettanto si può dire della riscrittura della nozione di colpa professionale. Il nuovo art. 590-sexies del codice penale si è rivelata ben presto una norma confusa e di difficile comprensione: «Se i fatti di cui agli articoli 589 e 590 (ovvero l'omicidio e le lesioni colposi, n.d.r.) sono commessi nell'esercizio della professione sanitaria, si applicano le pene ivi previste salvo quanto disposto dal secondo comma. Qualora l'evento si sia verificato a causa di imperizia, la punibilità è esclusa quando sono rispettate le raccomandazioni previste dalle linee guida come definite e pubblicate ai sensi di legge ovvero, in mancanza di queste, le buone pratiche clinico-assistenziali, sempre che le raccomandazioni previste dalle predette linee guida risultino adeguate alle specificità del caso concreto». Nemmeno sei mesi dopo l'entrata in vigore della nuova disposizione si rendeva così necessario l'intervento delle Sezioni Unite (Cass., SS.UU., sent. 21 dicembre 2017 (dep. 22 febbraio 2018), n. 8770, Pres. Canzio, Rel. Vessichelli, ric. Mariotti) che di fatto operavano una riscrittura della norma, riconoscendo, in evidente contrasto con la c.d. ratio legis, un ambito di operatività della colpa professionale (in alcune circostanze) persino più esteso di quello delimitato dal c.d. decreto Balduzzi».

Come ha sottolineato il Dott. Fumu nella sua digressione sui profili storico-evolutivi della tematica in oggetto, «da sempre si cerca di trovare un limite alla responsabilità penale dell'operatore sanitario, cercando un equilibrio tra la salute del paziente e la professionalità del medico salvaguardando entrambe. Proprio il livello di professionalità dei medici oggi è parecchio mutato e di conseguenza è cresciuta da parte del paziente la consapevolezza di trovarsi davanti un professionista e non un mago o una persona della quale essere succubi». Fondamentale è il passaggio alle linee-guida nell'ambito della definizione della colpa in campo medico, come ha ampiamente spiegato il Dott. Fumu: «Le linee-guida rappresentano un sapere scientifico e tecnologico, e definiscono ai sanitari la condotta da tenere e le opportune soluzioni di fronte a determinate patologie. Servono inoltre al giudice per stabilire il grado di colpa rispetto all'azione del sanitario. Non vanno però applicate secondo automatismi, ma sulla base del procedimento clinico peculiare, dunque come istruzione generale: adattare dunque il principio al caso concreto e, se necessario, discostarsi. In sostanza, chi si attiene alle linee-guida non è necessariamente esente da colpe e chi non si attiene alle linee-guida non è necessariamente in colpa».

Alla lectio magistralis ha fatto seguito la cerimonia annuale di attribuzione delle borse di studio, finanziate dalla Fondazione e intitolata alla memoria del compianto dott. Giuseppe Marano, medico, politico e sindaco di Andria. Sono stati premiati i neolaureati andriesi che hanno conseguito le votazioni più alte: Arianna Merra, Angela Maria Alicino, Mariagrazia Calvano, Federica Fatone e Giulia Tamburri. Gli stessi hanno quindi brevemente presentato la tematica principale della propria tesi di laurea.
13 fotoConvegno "Responsabilità penale in ambito sanitario" e assegnazione borse di studioAntonio D'Oria
  • prof. giuseppe losappio
  • fondazione porta sant'andrea
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