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Vita di città
Acque potabili, buone notizie per la città di Andria
Assessore Losappio: "Valori Pfas sotto i limiti"
Andria - giovedì 5 giugno 2025
13.58
Nessuna emergenza PFAS ad Andria: i valori riscontrati nelle acque potabili restano entro i limiti previsti dalla normativa vigente e da quella futura. A confermarlo, in modo ufficiale e puntuale, è Acquedotto Pugliese S.p.A., che ha trasmesso l'esito aggiornato delle analisi effettuate nel mese di maggio, ribadendo che nessun valore relativo alle sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) ha superato il limite di quantificazione tecnico o tantomeno i limiti normativi che entreranno in vigore nel 2026.
Il riscontro giunge in risposta a una nota dettagliata e tempestiva del Comune di Andria – Servizio Ambiente, che aveva già messo a fuoco, con rigore tecnico e normativo, il quadro regolatorio e scientifico di riferimento. In particolare, il Comune aveva evidenziato che i valori rilevati da Greenpeace Italia in via Ospedaletto (somma PFAS: 17,4 ng/l; PFOA: 3,0 ng/l) si collocano ampiamente al di sotto del limite normativo di 100 ng/l (0,10 µg/l) per la "somma di PFAS", come stabilito dal D. Lgs. 18/2023, in attuazione della Direttiva (UE) 2020/2184.
Dal Servizio Ambiente fanno sapere che i valori in questione, pur superiori al limite di quantificazione, non configurano in alcun modo una situazione di non conformità o di rischio sanitario attuale. Il limite di quantificazione (30 ng/l) rappresenta la soglia al di sotto della quale la tecnologia analitica non è in grado di fornire misure affidabili, ma non ha valenza normativa.
L'intervento del Comune di Andria ha avuto valenza tecnica e preventiva: la nota del Servizio Ambiente del febbraio scorso ha fornito un inquadramento normativo preciso, ribadendo che la Direttiva europea impone il rispetto dei limiti solo a partire dal 12.01.2026, ma ha altresì sottolineato l'urgenza di attivare misure anticipatorie. Il Comune ha pertanto chiesto:
• la costituzione di un Tavolo Tecnico permanente tra enti competenti;
• l'avvio di una campagna specifica di monitoraggio dei PFAS nelle acque;
• il potenziamento dei controlli lungo l'intera filiera idropotabile;
• la trasparente informazione ai cittadini sui dati ambientali e sanitari.
Acquedotto Pugliese ha accolto positivamente l'approccio istituzionale andriese, dichiarando di aver già attivato – dal 2019 – un protocollo analitico avanzato per la rilevazione dei PFAS mediante HPLC-HRMS, tecnologia di ultima generazione, e di avere un piano di monitoraggio costante in linea con i più recenti standard tecnici europei.
«Nella Giornata Mondiale dell'Ambiente – dichiara l'Assessore alla Qualità della Vita, Savino Losappio – diamo questa buona notizia alla città. il caso Andria dimostra come l'azione sinergica tra istituzioni locali e gestore idrico possa garantire una tutela effettiva della salute pubblica, basata su dati, competenza tecnica e rispetto delle scadenze normative.
Il Comune, tramite il proprio Servizio Ambiente, ha saputo anticipare i temi della qualità dell'acqua con un approccio fondato su evidenze, normativa e responsabilità amministrativa.
In questo giorno è utile anche ricordare come ognuno possa fare la differenza, adottando comportamenti responsabili: evitare la plastica monouso, preferire prodotti riutilizzabili o compostabili, differenziare correttamente i rifiuti e sostenere marchi e politiche orientati alla sostenibilità. Pratiche che noi come Ente comunale stiamo portando avanti».