Attualità
Ripartono i matrimoni in Puglia: green pass, distanziamento di 2 metri e niente Covid Manager
Boccardi (Assoeventi): «Dal 15 giugno migliaia di coppie potranno festeggiare e tante aziende riprendere la propria attività»
Puglia - venerdì 21 maggio 2021
20.26
Il settore wedding ripartirà il prossimo 15 giugno, ed oggi dopo una riunione del CTS è stato definitivamente approvato il protocollo per la ripartenza.
Non ci sarà una limitazione al numeri degli invitati, ma solamente la necessità di mantenere il distanziamento sociale. Il numero degli invitati per cui sarà commisurato alla grandezza della struttura che ospita. Sparisce la figura del Covid manager. Adottate le linee guida proposte dalle associazioni del weeding.
Nello specifico raddoppia il distanziamento sociale tra i tavoli, e diventa di due metri tra un tavolo e l'altro. Non sarà possibile il buffet a self-service, quindi il buffet dovrà essere servito dai camerieri del catering o delle sale ricevimenti. Il buffet dovrà anche essere diviso per isole, per evitare assembramenti, e se possibile dovranno avere barriere in vetro o plexiglass per evitare contatto tra ospite e cibo. Al tavolo sarà necessario mantenere la distanza tra le persone di 1 metro, per cui i tavoli da 180 potranno ospitare al massimo 8 persone.
Consentito il ballo, all'esterno con una distanza di 1,2 metri, mentre all'interno aumenta la distanza fino a 2 metri. Le pause del ballo all'interno dovranno essere di massimo 15 minuti.
Sarà obbligatoria la mascherina all'interno dei locali per tutti gli ospiti, tranne quando si consuma il pasto a tavola. Inoltre, dovrà essere misurata la temperatura all'ingresso.
Eliminato il Covid manager, l'azienda dovrà in autonomia verificare il green pass necessario per accedere. Gli invitati dovranno consegnare una autocertificazione in cui dichiarano di essere stati vaccinati con due dosi di vaccino, oppure una sola dose (ma devono essere passati 15 giorni dalla somministrazione), di aver contratto il Covid ed essersi negativizzati da almeno 6 mesi, oppure di aver effettuato un tampone con esito negativo nelle 48 ore precedenti.
Le strutture dovranno informare i partecipanti delle misure da rispettare, e predisporre materiale igienizzante in ogni punto di transito. Inoltre, dovranno mantenere la lista dei partecipanti per 14 giorni.
I fotografi dovranno mantenere il distanziamento e indossare la mascherina in caso in cui non si possa. Mentre i musicisti dovranno mantenere una distanza di 3 metri dal pubblico.
Per quanto riguarda le bomboniere, dovranno essere consegnate singolarmente dagli sposi, igienizzandosi le mani tra una consegna e l'altra.
«Abbiamo fatto in modo - sottolinea Michele Boccardi, presidente di AssoEventi - che alcuni importanti accorgimenti permettano di svolgere le cerimonie nuziali in sicurezza, senza snaturarle e senza mortificare la festa. Con grande soddisfazione, e dopo momenti di paura e di incertezza, oggi possiamo dire di essere arrivati ad un lieto fine che porterà, dal 15 giugno, migliaia di coppie a poter festeggiare il proprio matrimonio e tante aziende a riprendere la propria attività. Ricordiamoci però di un anno fa, dobbiamo essere ligi. Abbiamo avuto un attestato di fiducia dal Governo, dobbiamo fare in modo che il 2021 sia un anno che possa, con il nostro comportamento, essere l'ultimo anno per la pandemia».
E per chi si domanda cosa dovesse succedere se gli sposi dovessero essere positivi nelle 48 ore precedenti la data stabilita per cerimonia e festeggiamento, Boccardi aggiunge: «Stiamo predisponendo una azione che possa far accedere gli sposi alla vaccinazione dal primo di giugno».
Non ci sarà una limitazione al numeri degli invitati, ma solamente la necessità di mantenere il distanziamento sociale. Il numero degli invitati per cui sarà commisurato alla grandezza della struttura che ospita. Sparisce la figura del Covid manager. Adottate le linee guida proposte dalle associazioni del weeding.
Nello specifico raddoppia il distanziamento sociale tra i tavoli, e diventa di due metri tra un tavolo e l'altro. Non sarà possibile il buffet a self-service, quindi il buffet dovrà essere servito dai camerieri del catering o delle sale ricevimenti. Il buffet dovrà anche essere diviso per isole, per evitare assembramenti, e se possibile dovranno avere barriere in vetro o plexiglass per evitare contatto tra ospite e cibo. Al tavolo sarà necessario mantenere la distanza tra le persone di 1 metro, per cui i tavoli da 180 potranno ospitare al massimo 8 persone.
Consentito il ballo, all'esterno con una distanza di 1,2 metri, mentre all'interno aumenta la distanza fino a 2 metri. Le pause del ballo all'interno dovranno essere di massimo 15 minuti.
Sarà obbligatoria la mascherina all'interno dei locali per tutti gli ospiti, tranne quando si consuma il pasto a tavola. Inoltre, dovrà essere misurata la temperatura all'ingresso.
Eliminato il Covid manager, l'azienda dovrà in autonomia verificare il green pass necessario per accedere. Gli invitati dovranno consegnare una autocertificazione in cui dichiarano di essere stati vaccinati con due dosi di vaccino, oppure una sola dose (ma devono essere passati 15 giorni dalla somministrazione), di aver contratto il Covid ed essersi negativizzati da almeno 6 mesi, oppure di aver effettuato un tampone con esito negativo nelle 48 ore precedenti.
Le strutture dovranno informare i partecipanti delle misure da rispettare, e predisporre materiale igienizzante in ogni punto di transito. Inoltre, dovranno mantenere la lista dei partecipanti per 14 giorni.
I fotografi dovranno mantenere il distanziamento e indossare la mascherina in caso in cui non si possa. Mentre i musicisti dovranno mantenere una distanza di 3 metri dal pubblico.
Per quanto riguarda le bomboniere, dovranno essere consegnate singolarmente dagli sposi, igienizzandosi le mani tra una consegna e l'altra.
«Abbiamo fatto in modo - sottolinea Michele Boccardi, presidente di AssoEventi - che alcuni importanti accorgimenti permettano di svolgere le cerimonie nuziali in sicurezza, senza snaturarle e senza mortificare la festa. Con grande soddisfazione, e dopo momenti di paura e di incertezza, oggi possiamo dire di essere arrivati ad un lieto fine che porterà, dal 15 giugno, migliaia di coppie a poter festeggiare il proprio matrimonio e tante aziende a riprendere la propria attività. Ricordiamoci però di un anno fa, dobbiamo essere ligi. Abbiamo avuto un attestato di fiducia dal Governo, dobbiamo fare in modo che il 2021 sia un anno che possa, con il nostro comportamento, essere l'ultimo anno per la pandemia».
E per chi si domanda cosa dovesse succedere se gli sposi dovessero essere positivi nelle 48 ore precedenti la data stabilita per cerimonia e festeggiamento, Boccardi aggiunge: «Stiamo predisponendo una azione che possa far accedere gli sposi alla vaccinazione dal primo di giugno».