
Politica
D'Avanzo (Forza Italia): "Offese inaudite dal consigliere Barchetta nel corso dell'ultimo consiglio comunale"
Nota della capogruppo consiliare azzurra: parole come "interessi personali", gettate con tanta leggerezza
Andria - venerdì 22 febbraio 2019
10.19 Comunicato Stampa
«Tra le tante dichiarazioni rilasciate e diffuse a vanvera, dopo il Consiglio comunale del 19 febbraio, quella rilasciata dal consigliere Barchetta merita una risposta pubblica chiara, dopo averlo già fatto personalmente. In qualità di cittadina, prima ancora che di Consigliere comunale e Capogruppo di Forza Italia al Comune, sono allibita dall'utilizzo di espressioni improprie e superficiali, come ad esempio "interessi personali".
E' amara e pungente la nota del capogruppo di Forza Italia, in consiglio comunale, il medico Michela D'Avanzo, all'indirizzo del consigliere di centro destra Andrea Barchetta per un episodio e per delle parola che hanno lasciato l'amaro in bocca a tanti rappresentanti dell'assise comunale. «A tal proposito, alcune domande sorgono spontanee: a quali interessi si riferisce il consigliere Barchetta? In base a quali riscontri e ragioni lo stesso afferma tutto ciò? A chi apparterebbero e, soprattutto, a chi si riferirebbero questi interessi? Per me e per molti altri, queste illazioni sono di una gravità inaudita e vanno respinte al mittente! Può la semplice anticipazione di un punto all'ordine del giorno dei lavori, determinare tutto questo scompiglio a suon di offese? Il consigliere Barchetta avrebbe, comunque, potuto esprimere un suo eventuale dissenso votando, assieme ai propri colleghi che, nel solco tracciato dai pentastellati andriesi hanno abbandonato l'Assise, sottraendosi al confronto e rendendo, pressoché, inutile la seduta di Consiglio.
È auspicabile che l'ordinaria dialettica politica, pur animata e conflittuale, rimanga nel solco della correttezza e del rispetto personale. Eventuali dubbi, su qualsiasi situazione, possono essere sollevati nelle sedi opportune, che notoriamente non sono confutabili ricorrendo ai social o, meglio ancora, ai siti web. Mi auguro che in futuro episodi di tal fatta non si ripetano e, perciò, mi dichiaro disponibile a tutelare la mia immagine e quella del Gruppo da me rappresentato, qualora ciò non avvenga.
Nel frattempo, mi chiedo come mai delle parole così pesanti siano gettate al vento parole con tanta leggerezza? È questa la giovane classe politica emergente?»
E' amara e pungente la nota del capogruppo di Forza Italia, in consiglio comunale, il medico Michela D'Avanzo, all'indirizzo del consigliere di centro destra Andrea Barchetta per un episodio e per delle parola che hanno lasciato l'amaro in bocca a tanti rappresentanti dell'assise comunale. «A tal proposito, alcune domande sorgono spontanee: a quali interessi si riferisce il consigliere Barchetta? In base a quali riscontri e ragioni lo stesso afferma tutto ciò? A chi apparterebbero e, soprattutto, a chi si riferirebbero questi interessi? Per me e per molti altri, queste illazioni sono di una gravità inaudita e vanno respinte al mittente! Può la semplice anticipazione di un punto all'ordine del giorno dei lavori, determinare tutto questo scompiglio a suon di offese? Il consigliere Barchetta avrebbe, comunque, potuto esprimere un suo eventuale dissenso votando, assieme ai propri colleghi che, nel solco tracciato dai pentastellati andriesi hanno abbandonato l'Assise, sottraendosi al confronto e rendendo, pressoché, inutile la seduta di Consiglio.
È auspicabile che l'ordinaria dialettica politica, pur animata e conflittuale, rimanga nel solco della correttezza e del rispetto personale. Eventuali dubbi, su qualsiasi situazione, possono essere sollevati nelle sedi opportune, che notoriamente non sono confutabili ricorrendo ai social o, meglio ancora, ai siti web. Mi auguro che in futuro episodi di tal fatta non si ripetano e, perciò, mi dichiaro disponibile a tutelare la mia immagine e quella del Gruppo da me rappresentato, qualora ciò non avvenga.
Nel frattempo, mi chiedo come mai delle parole così pesanti siano gettate al vento parole con tanta leggerezza? È questa la giovane classe politica emergente?»