
Cronaca
Minaccia la compagna, arrestato 35enne rumeno
La Polizia di Stato lo blocca in flagranza di reato, dovrà rispondere anche di resistenza
Andria - giovedì 30 marzo 2017
18.04
Arrestato un giovane rumeno incensurato, classe 82, colto nella flagranza dei reati di maltrattamenti in famiglia, danneggiamento, resistenza a PU e rifiuto di fornire le proprie generalità.
In azione di Agenti di P.S. del locale Commissariato, che sono intervenuti a seguito di segnalazione al 113.
Gli agenti di una "volante", nei pressi del centro storico hanno sorpreso l'uomo mentre cercava di entrare in una privata abitazione. Il 35enne in presa ad un raptus di violenza, dopo aver mandato in frantumi i vetri del portone dell'immobile, stava cercando di scardinarne la serratura, proferendo invettive e minacce alla moglie che, per sfuggire alla furia del suo aggressore, si era rifugiata nell'abitazione insieme ai due figli minori.
L'uomo, nonostante fosse stato immediatamente bloccato dagli Agenti intervenuti, non rispondeva agli inviti di desistere dalla sua condotta ma anzi, continuava nell'intento di raggiungere la sua coniuge nei cui confronti venivano indirizzati epiteti di varia natura e palesi minacce.
Dalle indagini eseguiti nell'immediatezza dai poliziotti, emergeva ai danni della sua famiglia, uno scenario di maltrattamenti da svariato tempo. Su tali premesse, attese le minacce di morte esternate dal nominato in oggetto anche in presenza degli Agenti, lo stesso veniva tratto in arresto e condotto presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell'A. G. procedente.
In azione di Agenti di P.S. del locale Commissariato, che sono intervenuti a seguito di segnalazione al 113.
Gli agenti di una "volante", nei pressi del centro storico hanno sorpreso l'uomo mentre cercava di entrare in una privata abitazione. Il 35enne in presa ad un raptus di violenza, dopo aver mandato in frantumi i vetri del portone dell'immobile, stava cercando di scardinarne la serratura, proferendo invettive e minacce alla moglie che, per sfuggire alla furia del suo aggressore, si era rifugiata nell'abitazione insieme ai due figli minori.
L'uomo, nonostante fosse stato immediatamente bloccato dagli Agenti intervenuti, non rispondeva agli inviti di desistere dalla sua condotta ma anzi, continuava nell'intento di raggiungere la sua coniuge nei cui confronti venivano indirizzati epiteti di varia natura e palesi minacce.
Dalle indagini eseguiti nell'immediatezza dai poliziotti, emergeva ai danni della sua famiglia, uno scenario di maltrattamenti da svariato tempo. Su tali premesse, attese le minacce di morte esternate dal nominato in oggetto anche in presenza degli Agenti, lo stesso veniva tratto in arresto e condotto presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell'A. G. procedente.