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Politica

Faraone e Sgarra (M5S): "Con il consiglio comunale chiediamo l'abolizione alla Regione del Trattamento di fine mandato"

Le consigliere comunali pentastellate: "Prendiamo le distanze da tutto questo scempio"

Il M5S continua ad essere scosso da lacerazioni e polemiche al suo interno dopo l'introduzione del provvedimento regionale, votato dagli stessi rappresentanti pentastellati regionali, che ha reintrodotto la possibilità per i consiglieri regionali di ottenere il trattamento di fine mandato, una vera e propria liquidazione di svariate decine di migliaia di euro, che peseranno sulle tasche dei pugliesi Ecco la nota di Doriana Faraone e Nunzia Sgarra, consigliere comunali M5S Andria.

«Abbiamo appreso, con grande dispiacere, dell'uscita ufficiale dal M5S di molti nostri attivisti della città di Corato, insieme al nostro ex consigliere comunale Longo.

Un altro pezzo del Movimento perso probabilmente anche per la recentissima vergognosa reintroduzione del trattamento di fine mandato per i consiglieri regionali.

Proprio con il gruppo di Corato, che conosciamo ed apprezziamo per il loro impegno costante per i coratini, senza alcun tornaconto personale, ci sarebbe piaciuto ad esempio condividere il successo di un emendamento regionale che, magari, avesse riconosciuto agevolazioni economiche agli utenti della Ferrotramviaria, che tra Corato ed Andria continuano a dover viaggiare tra diversi disagi, avendo le due città condiviso la tremenda tragedia che tutti ricordiamo.

Invece i soldi con cui si poteva fare questa, o altre mille cose a vantaggio dei cittadini pugliesi, sono stati utilizzati per reintrodurre un trattamento di fine mandato per i consiglieri regionali, che già percepiscono mensilmente una indennità orientativamente paragonabile a sei mesi di stipendio di un cittadino normale, senza considerare poi i rimborsi.

Avendo però, tra le nostre file, persone elette che hanno quindi ingannato i nostri elettori, promettendo alcune cose e facendo poi esattamente l'opposto, tocca a noi tentare di cancellare questa vergogna o, almeno, è nostro dovere provarci.

E non ci lasciamo tirare dentro la logica del "così fan tutti", chiamando in causa il trattamento di fine mandato degli altri, per giustificare la reintroduzione del proprio.
Per fare queste battaglie, che possono anche avere un senso, bisogna essere credibili, quindi in primis bisogna rinunciare al proprio e non proporre ora questi temi per tentare di confondere le acque.
Del resto quale credibilità può avere chi, come anche i nostri consiglieri regionali del M5S, é stato ormai protagonista di diversi "voltafaccia", rispetto a quando ha chiesto il voto dei cittadini?

Noi due, coerentemente con quanto sempre detto e fatto dal M5S, prendiamo le distanze da tutto questo scempio.
Per combattere questa vergogna ora più che mai servirà l'aiuto di tutti, sia delle parti politiche, e talune hanno già pubblicamente manifestato il loro dissenso, ma soprattutto, come sempre, dei cittadini. Dei pugliesi!

Solo con l'aiuto di tanti cittadini indignati si potrà "scuotere" il consiglio regionale ed indurlo a cancellare questa incredibile novità.

Per iniziare quindi chiediamo alle forze politiche in consiglio comunale ad Andria, di unirsi a noi e tutti insieme chiedere l'abolizione dell'articolo 3 della Legge Regionale n. 27 del 6 agosto 2021, denominato "Disposizioni in materia di trattamento indennitario dei consiglieri regionali", sperando che anche altri consigli comunali pugliesi facciano altrettanto», conclude la pesante nota di Doriana Faraone e Nunzia Sgarra, consigliere comunali M5S Andria.
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