
Politica
Di Pilato (Fronte Democratico): "E' paralisi politico-istituzionale alla provincia Bat"
"Questa situazione di impasse potrebbe essere superata solo con le dimissioni di Nicola Giorgino", sottolinea l'esponente politico
Andria - giovedì 23 maggio 2019
7.48
Torna a riunirsi stamane il consiglio provinciale, dopo il nulla di fatto avvenuto ieri e polemicamente commentato dalla consigliera provinciale di Fronte Democratico, Laura Di Pilato.
"È arrivata, agli ormai ex consiglieri provinciali, o meglio consiglieri "sospesi", tra i quali la sottoscritta, la convocazione del consiglio fissata per stamattina (ieri per chi legge n.d.r.), mercoledì 22 maggio alle ore 11:00. Ovvio che tale convocazione risulta illegittima e ci si chiede come mai sia giunta "per conoscenza" solo ai consiglieri provinciali che facevano parte dell'assise comunale sciolta il 17 aprile scorso.
Non si comprende come mai il vice presidente de Toma con la segretaria generale abbia effettuato tale scelta. Lo stesso l'ha giustificata parlando di "garbo istituzionale" che, guarda caso, richiama ad un intercalare di "Giorginiana memoria".
Di fatto, queste convocazioni assurde stanno creando un blocco istituzionale, altro che garbo, facendo emergere la totale incompetenza del vice presidente De Toma, nonché degli uffici provinciali. Infatti, il consiglio provinciale stamane non ha potuto avere inizio per mancanza del numero minimo di consiglieri: 6 più 1. Niente maggioranza dunque per il consiglio provinciale fissato ora a domattina, in seconda convocazione. Una ulteriore paralisi del sistema. Domani (oggi per chi legge n.d.r.) l'assise potrà iniziare ma non potrà deliberare poiché servirà sempre la maggioranza dei consiglieri prevista per legge, tranne se lo stesso consiglio non dovesse commettere un illecito. Non si potrà deliberare il debito fuori bilancio di 600 mila euro nei confronti della ditta Fastweb per debiti relativi al 2014-2015 e 2016, mai stati pagati.
Tutta questa situazione di impasse potrebbe essere superata solo con le dimissioni di Nicola Giorgino che, ricordiamo, in quest'equivocità, tiene la regia di un teatrino che non giova ai cittadini della sesta provincia pugliese. Ricordo che solo con le dimissioni dell'ormai ex presidente della Bat, si potrà dar seguito alle dimissioni dei consiglieri provinciali. Questa è la prassi, il resto è solo fiction", conclude la nota della consigliera Laura Di Pilato.
"È arrivata, agli ormai ex consiglieri provinciali, o meglio consiglieri "sospesi", tra i quali la sottoscritta, la convocazione del consiglio fissata per stamattina (ieri per chi legge n.d.r.), mercoledì 22 maggio alle ore 11:00. Ovvio che tale convocazione risulta illegittima e ci si chiede come mai sia giunta "per conoscenza" solo ai consiglieri provinciali che facevano parte dell'assise comunale sciolta il 17 aprile scorso.
Non si comprende come mai il vice presidente de Toma con la segretaria generale abbia effettuato tale scelta. Lo stesso l'ha giustificata parlando di "garbo istituzionale" che, guarda caso, richiama ad un intercalare di "Giorginiana memoria".
Di fatto, queste convocazioni assurde stanno creando un blocco istituzionale, altro che garbo, facendo emergere la totale incompetenza del vice presidente De Toma, nonché degli uffici provinciali. Infatti, il consiglio provinciale stamane non ha potuto avere inizio per mancanza del numero minimo di consiglieri: 6 più 1. Niente maggioranza dunque per il consiglio provinciale fissato ora a domattina, in seconda convocazione. Una ulteriore paralisi del sistema. Domani (oggi per chi legge n.d.r.) l'assise potrà iniziare ma non potrà deliberare poiché servirà sempre la maggioranza dei consiglieri prevista per legge, tranne se lo stesso consiglio non dovesse commettere un illecito. Non si potrà deliberare il debito fuori bilancio di 600 mila euro nei confronti della ditta Fastweb per debiti relativi al 2014-2015 e 2016, mai stati pagati.
Tutta questa situazione di impasse potrebbe essere superata solo con le dimissioni di Nicola Giorgino che, ricordiamo, in quest'equivocità, tiene la regia di un teatrino che non giova ai cittadini della sesta provincia pugliese. Ricordo che solo con le dimissioni dell'ormai ex presidente della Bat, si potrà dar seguito alle dimissioni dei consiglieri provinciali. Questa è la prassi, il resto è solo fiction", conclude la nota della consigliera Laura Di Pilato.