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Attualità

Crisi olivicola: il mondo agricolo mobilitato in cerca di soluzioni

Appuntamento domani, venerdì 19 novembre, ad Andria, ore 17 presso la Sala Nymphaeum, in piazza Pio X, 10 nei pressi della Provincia BAT 

Della riforma della Pac post 2020, della classificazione degli olii, i controlli, la tutela dei marchi ed il mercato, per evitare la definitiva distruzione dell'olivicoltura pugliese, sono gli scottanti temi al centro del pubblico dibattito in programma domani, venerdì 19 novembre, ad Andria Venerdì 19 novembre ore 17 presso la Sala Nymphaeum, in piazza Pio X, 10 nei pressi della Provincia BAT.
Tutti i rappresentanti della filiera olivicola si confronteranno per delineare scenari ma soprattutto proposte per quella che viene considerata una delle crisi peggiori degli ultimi decenni. Con Gianni Porcelli, responsabile tecnico Confagricoltura Puglia, Alfredo Marasciulo esperto del settore oleario; interverranno Gianluca Nardone, direttore dipartimento Agricoltura Regione Puglia; Onofrio Spagnoletti Zeuli, imprenditore agricolo andriese e tra gli artefici di questo incontro a più voci, in cui sono previsti interventi istituzionali, moderati dal giornalista Vincenzo Rutigliano. Tra questi segnaliamo, quelli di Elia Pellegrino, presidente nazionale AIFO; Vincenzo Patruno, Alleanza Cooperative Puglia; Tommaso Battista, presidente Copagri Puglia e Luca Lazzaro, presidente Confagricoltura Puglia. Le conclusioni saranno dell'assessore regionale all'agricoltura, Donato Pentassuglia.

«La campagna 2021 sarebbe dovuta essere quella della ripresa ma alle gelate inattese e alla siccità dei mesi scorsi, si sono aggiunti, a complicare il quadro i rincari dell'energia, da una parte, e gli effetti sempre più pesanti della speculazione, dall'altra. L'unica cosa che cresce sono i costi che i produttori sono costretti a sostenere. Così diventa davvero difficile andare avanti». È la denuncia di Italia Olivicola, organizzazione di produttori olivicoli protagonista in Italia.
«Il settore - afferma Gennaro Sicolo, presidente di Italia Olivicola - attraversa una profonda crisi e oggi si ritrova stretto nella morsa tra le annose difficoltà organizzative e la concorrenza sleale sempre più spinta. Non possiamo più permettere che a pagare il prezzo di questa situazione sia l'anello più debole della filiera, cioè la produzione. Occorre - è l'invito che Gennaro Sicolo rivolge al Ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli - convocare con urgenza un tavolo di filiera coinvolgendo anche la GDO per trovare soluzioni organiche e di sistema e per dare seguito alle indicazioni normative introdotte dal Governo nel decreto Pratiche Sleali. Dobbiamo fare in fretta - conclude - prendendo subito l'iniziativa, in attesa delle ricadute sicuramente positive della programmazione e delle risorse del Pnrr e della nuova Pac».

Ed anche sul fronte politico sono numerose le prese di posizione, gli interventi su questa drammatica problematica.

«Abbiamo ottenuto la disponibilità per la convocazione di un tavolo tecnico già la prossima settimana con tutte le associazioni di categoria del comparto olivicolo e già domani l'assessore all'Agricoltura Pentassuglia incontrerà la Grande distribuzione» ha detto Francesco Paolicelli, presidente della IV Commissione (Agricoltura, Commercio, Artigianato) durante l'audizione con l'assessore all'Agricoltura, Donato Pentassuglia, e con le associazioni interessate: CIA Puglia Coldiretti Puglia Confagricoltura e Copagri Puglia.
«La campagna olivicola, purtroppo, non sta andando nel modo che si sperava - ha evidenziato Paolicelli. Oggi in Commissione abbiamo ascoltato l'ennesimo allarme dei rappresentanti dei settori olivicoli, che tra xylella, gelate e costi di produzione insostenibili sono alle prese con problemi vecchi e nuovi. Problemi che non possiamo permetterci di ignorare se non vogliamo che continuino a ricadere su migliaia di famiglie e aziende, e di conseguenza sull'intera economia regionale».

«Come sospettavamo, la campagna olivicolo-olearia di quest'anno ha subìto un calo di produzione rispetto agli anni precedenti: il clima non favorevole e gli effetti della Xylella hanno quindi causato un riverbero sui costi di produzione e sul costo dell'olio che penalizza alcune zone della Puglia più di altre. Per questo, in Commissione, ho chiesto all'assessore Pentassuglia di trovare soluzioni che superino le logiche del mercato per quelle zone che sono state più duramente colpite dalla Xylella e dalle conseguenze del batterio. Non trovo opportuna la disparità di prezzi tra le province più colpite e quelle che, per fortuna sono state risparmiate; parliamo di una differenza talvolta anche di 20€ tra una provincia e l'altra. Tutelare il prodotto pugliese -dalla Capitanata al Salento- dev'essere prioritario anche per evitare ingerenze da parte di mercati extra regionali», riferisce in una nota il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Luigi Caroli.

«Questa situazione –commentano da Fratelli d'Italia di Andria- è dovuta per lo più all'eccessiva e incontrollata importazione di olio dall'estero, in particolare da Spagna e Tunisia. Abbiamo approfondito il caso e osservato che, nonostante il mercato italiano abbia visto negli ultimi 12 mesi un aumento dell'80% di produzione di olio rispetto al 2018, flagellato dalla gelata e dalla Xylella, i dati della produzione sono ancora notevolmente bassi rispetto alla media degli ultimi 10 anni. Secondo le ultime ricerche l'olio verrebbe venduto all'ingrosso mediamente a 3,95 €/kg.
Il prezzo di vendita delle olive ai frantoi sulla carta non può essere inferiore ai (60-70) €/q e di (80-90) €/q per olive Bio, e invece in fase di esercizio sarebbe pari a quasi la metà. Spesso, poi, ci si trova davanti a innumerevoli frodi alimentari, come quelle che caratterizzano olii venduti anche a 2,00 €/l. La situazione, così facendo, diventa davvero insostenibile.
Il tutto con una politica che sembra aver abbandonato in pieno la tutela degli olivicoltori pugliesi una politica ancora non in grado di limitare o regolare le importazioni, imporre dei prezzi minimi di "dignità" all'ingrosso, e soprattutto, a livello comunitario, standardizzare le condizioni al contorno che determinano il prezzo (costo personale, certificazioni, prodotti chimici ammissibili, ecc..).
La Puglia e i suoi bellissimi territori hanno costituito nel corso di questi anni un polo di eccellenza culturale e professionale, sotto un punto di vista enogastronomico, nell'intero panorama europeo. Si ha forte necessità di politiche nazionali mirate alla formazione di interventi strutturali a favore dell'agricoltura, se non si vuole veder sprofondare le nostre regioni sempre più in basso. Noi scenderemo a fianco dei nostri agricoltori se ci sarà da protestare e urlare a difesa del settore –conclude il segretario cittadino di Fratelli d'Italia- per non veder vanificare i risultati conseguiti da tante eccellenze del nostro territorio nel corso di questi anni».

Ed è di ieri, l'ultimo intervento sulla vicenda, quello della capogruppo del M5S Grazia Di Bari, che ha seguito in commissione Agricoltura le audizioni sulla crisi del comparto olivicolo. «Seguiremo con attenzione il tavolo tecnico sulla filiera olivicola, di cui l'assessore Pentassuglia ha assicurato la convocazione alle associazioni di categoria, che hanno denunciato in commissione la situazione di crisi in cui versa il comparto olivicolo. Come sottolineato anche in audizione parliamo di un settore fondamentale per la nostra economia e le soluzioni ai problemi evidenziati oggi, vanno trovate grazie al lavoro in sinergia tra parte tecnica e politica».
«Le associazioni - continua Di Bari - hanno denunciato come la campagna olivicola si sia aperta nel peggiore dei modi, con un prezzo molto basso per olive e olio, difficoltà nel reperire manodopera e aumenti nei costi di gasolio, acqua per irrigazione di soccorso e prodotti fitosanitari, proponendo una piattaforma di lavoro con le azioni da portare avanti. Bisogna far sì che ai produttori sia pagato il giusto prezzo per l'olio ed evitare la concorrenza sleale, che penalizza gli olivicoltori pugliesi. Da parte dell'assessorato c'è stata l'immediata disponibilità alla convocazione del tavolo tecnico, di cui saranno dati aggiornamenti anche ai consiglieri regionali per capire quali siano le strade da percorrere. L'obiettivo comune è la valorizzazione della filiera olivicola. Non possiamo rischiare che si entri in una crisi profonda, che porterebbe alla perdita di 90.000 posti di lavoro per il comparto».
locandina
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  • olio andria
  • olio extravergine di oliva cultivar Coratina
  • Strada dell'olio extravergine d'oliva
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