Profilo AndriaSpia

Salvate il soldato Ryan

Un grido di dolore


La discussione che ha turbato gli animi degli iscritti di Andriaspia nella settimana scorsa è stata quella sull'opportunità o meno di dedicare il rondò di via Murge, un quartiere decentrato della città, con una stele commemorativa in onore delle vittime dell'attentato di Nassiriyah.

Nell'acceso confronto il ruolo primario lo ha ricoperto l'ex maresciallo dei Carabinieri, Riccardo Saccotelli, andriese di nascita, uno dei sopravvissuti alla strage, volto familiare per quelli che si erano interessati ed avevano approfondito le sue dolorose vicende personali. Noto in passato anche per le sue nette ed inequivocabili prese di posizione sulla giusta collocazione e storicità degli eventi contro apparati e vertici dello Stato e contrario fin da subito alla scelta della vecchia amministrazione di individuare un'anonima rotatoria periferica, decisione sicuramente discutibile, rievocativa della tragedia.

La patata bollente passa nelle mani dei nuovi amministratori, i quali, a detta del Saccotelli, insensibili ai suoi ripetuti appelli, tra indifferenza, incomprensioni, divieti, ipocrisie e fraintendimenti hanno portato a termine i lavori con il recente scoprimento della stele. Nelle prime intenzioni la stele avrebbe dovuto lasciare impresso negli occhi e nelle coscienze dei cittadini andriesi un ricordo indelebile del sacrificio dei martiri, ma nella sostanza si è rivelata un'inutile ed inadeguata realizzazione (non erano propriamente questi i toni e gli aggettivi qualificativi usati dall'interessato). Un'epigrafe poco fruibile, problematica ed imprudente per quanti vogliano attraversare il tratto stradale per raggiungere ed espugnare la rotatoria e scorrere più da vicino la lista (tra l'altro non senza errori) dei nomi dei caduti.

Le polemiche, oltre che nel gruppo Andriaspia, si sono gonfiate a dismisura anche sui media locali, alimentate anche da un combattivo e mai domo Saccotelli. Il clamore è giunto persino nelle stanze più interne del palazzo di Città ed il Sindaco, persona sensibile e sempre attenta a percepire questi rumors, sebbene potesse ignorare la controversia, subito dopo l'inaugurazione ha promosso un confronto con l'ex carabiniere che sembra aver prodotto un discreto risultato almeno nelle intenzioni e nelle premesse (fonti investigative del Direttore).

Molti in questa occasione hanno criticato l'impeto, l'irruenza e l'intensità delle parole di Riccardo, soffermandosi più sulla forma che sulla sostanza. Vi invito ad andare a rivedere i video o le foto scattate successivamente all'attentato, un inferno silenzioso di polvere, carcasse e macerie. Forse è veramente l'unico gesto che ci resta per onorare silenziosamente quelle vittime civili e militari, cercando di comprendere con umiltà il grido di dolore di un soldato, di un servitore della Patria che continua ancora oggi a lottare per la dignità sua e dei suoi colleghi.
Profilo AndriaSpia

Profilo AndriaSpia

Sotto la lente del gruppo fb più monitorato della città

Indice rubrica
© 2001-2024 AndriaViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
AndriaViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.