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Like a virgin
Dal mistero mariano ai fan di Madonna Louise Veronica Ciccone
giovedì 1 agosto 2013
9.13
Incredibile ma vero! Anche su Andriaspia questa settimana alcuni iscritti hanno avuto l'audacia e forse l'ardire di affrontare argomenti di natura politico-religiosa. Certo (non facciamoci illusioni) non hanno approfondito né di misteri mariani, né di mariologia, né di madonne preraffaellite. Difatti alcuni liberi pensatori, argonauti dello spirito laico cittadino, hanno disapprovato e biasimato una proposta della Giunta comunale di proclamare la Città di Andria "Civitas Mariae", ovvero città della Madonna. La scelta pare sia motivata soprattutto dalla devozione popolare, supportata dalle tante testimonianze iconografiche e dalle numerosissime parrocchie consacrate alla Vergine.
Mi piace ricordare a quelli più distratti e a quelli che citano per convenienza o a sproposito uno stralcio del discorso del Papa che la mariologia non è una branca recente della teologia. Lo studio e la tradizione mariana è vecchia quanto lo stesso Cristianesimo, entra di diritto nella nostra cultura millenaria, fatta di riti, di gesti, di simboli, di abitudini radicate anche inconsapevolmente nella nostra quotidianità. Affermare che una città popolosa come la nostra, di forte vocazione religiosa debba mantenere un certo riserbo o un certo distacco con questo riconoscimento in nome di una menzognera laicità è cosa sciocca e superficiale.
Ahimè, forse sono passati i tempi dei don Camillo e dei Peppone, comunisti di giorno e chierichetti di notte? Parafrasando una strofa degli Articolo 31, mi verrebbe da consigliare ai detrattori più blasfemi e ai moderni laici pensatori meno Veronica Ciccone e più Maria, legalizzatela! (http://www.youtube.com/watch?v=vE_iD8tUwsY&feature=youtu.be)
Mi piace ricordare a quelli più distratti e a quelli che citano per convenienza o a sproposito uno stralcio del discorso del Papa che la mariologia non è una branca recente della teologia. Lo studio e la tradizione mariana è vecchia quanto lo stesso Cristianesimo, entra di diritto nella nostra cultura millenaria, fatta di riti, di gesti, di simboli, di abitudini radicate anche inconsapevolmente nella nostra quotidianità. Affermare che una città popolosa come la nostra, di forte vocazione religiosa debba mantenere un certo riserbo o un certo distacco con questo riconoscimento in nome di una menzognera laicità è cosa sciocca e superficiale.
Ahimè, forse sono passati i tempi dei don Camillo e dei Peppone, comunisti di giorno e chierichetti di notte? Parafrasando una strofa degli Articolo 31, mi verrebbe da consigliare ai detrattori più blasfemi e ai moderni laici pensatori meno Veronica Ciccone e più Maria, legalizzatela! (http://www.youtube.com/watch?v=vE_iD8tUwsY&feature=youtu.be)