
Politica
Sabino Zinni: “Il risultato delle primarie un ottimo punto da cui ripartire”
Il consigliere regionale della lista Emiliano Sindaco di Puglia, commenta i risultati delle primarie del 30 aprile
Puglia - martedì 2 maggio 2017
19.56 Comunicato Stampa
«È stata una giornata molto intensa, che sentivamo particolarmente essendo direttamente coinvolto il presidente Emiliano, per fortuna alla fine lo sforzo è stato ripagato». Commenta così il consigliere regionale Sabino Zinni, capogruppo in consiglio della lista "Emiliano Sindaco di Puglia", la giornata del 30 aprile in cui si sono svolte le primarie del Partito Democratico. In corsa per la carica di segretario c'erano MatteoRenzi, Andrea Orlando e Michele Emiliano i quali hanno raccolto rispettivamente il 70,1% dei consensi, il 19,5% e il 10,5%, incoronando l'ex-premier nuovo segretario.
«Emiliano a livello nazionale ha preso la percentuale che si aspettava», spiega Zinni, «difficilmente poteva fare di più considerati i tempi ristrettissimi in cui si è svolta la campagna elettorale. Nel Mezzogiorno il riscontro è stato maggiore, una vera sorpresa invece è stato il risultato della Bat. La nostra provincia è stata quella d'Italia in cui il presidente pugliese ha preso il maggior numero di voti: il 62,2%. Risultato ancora più ragguardevole se si pensa che è la stessa provincia in cui Renzi ha preso la percentuale più bassa, sicuramente della Puglia, forse d'Italia».
Ottimo risultato, per Zinni, anche il caso specifico della città di Andria, quello che forse più lo vedeva direttamente coinvolto. «La lista "La Puglia per Emiliano"», continua il consigliere, «è stata la più votata ad Andria, ed è arrivata prima fra quelle presentatesi alla città. Il risultato per quanto mi riguarda è molto confortante, anche se, ovviamente, si poteva fare meglio. La stessa cosa vale per il numero di gente che ha votato in città. Certamente il numero complessivo di chi ha partecipato alle primarie ad Andria è molto inferiore rispetto a quello di chi ha partecipato in città limitrofe come Barletta o Bisceglie. Tuttavia si deve tener conto che se nelle cittá vicine si é recato ai seggi circa il doppio del numero di persone iscritte al Pd in quelle città, ad Andria ha votato un numero di persone grande per 5 volte il numero di iscritti al PD cittadino. Da noi c'è stato quindi un coinvolgimento della società civile e di gente non iscritta davvero apprezzabile».
Proprio di un movimento della società civile il capogruppo Zinni è emanazione in consiglio regionale. «"La Puglia per Emiliano"» conclude il consigliere regionale «è stata espressione di una fetta di elettorato di centro-sinistra molto più largo rispetto a quello del partito, che è andato oltre i suoi meri meccanismi. La sua affermazione si deve solo a chi ha scelto di votarla. Per questo mi sento di ringraziare chiunque abbia dato il suo contributo. Un grazie particolare a tutti i ragazzi e le ragazze che si sono dannati al seggio. E un grazie ad amici ed amiche di sempre, come anche ai nuovi compagni di viaggio. Non posso citarli singolarmente, ma a tutti sono ugualmente riconoscente. Adesso abbiamo un punto di ripartenza forte e di qui riprenderemo il cammino».
«Emiliano a livello nazionale ha preso la percentuale che si aspettava», spiega Zinni, «difficilmente poteva fare di più considerati i tempi ristrettissimi in cui si è svolta la campagna elettorale. Nel Mezzogiorno il riscontro è stato maggiore, una vera sorpresa invece è stato il risultato della Bat. La nostra provincia è stata quella d'Italia in cui il presidente pugliese ha preso il maggior numero di voti: il 62,2%. Risultato ancora più ragguardevole se si pensa che è la stessa provincia in cui Renzi ha preso la percentuale più bassa, sicuramente della Puglia, forse d'Italia».
Ottimo risultato, per Zinni, anche il caso specifico della città di Andria, quello che forse più lo vedeva direttamente coinvolto. «La lista "La Puglia per Emiliano"», continua il consigliere, «è stata la più votata ad Andria, ed è arrivata prima fra quelle presentatesi alla città. Il risultato per quanto mi riguarda è molto confortante, anche se, ovviamente, si poteva fare meglio. La stessa cosa vale per il numero di gente che ha votato in città. Certamente il numero complessivo di chi ha partecipato alle primarie ad Andria è molto inferiore rispetto a quello di chi ha partecipato in città limitrofe come Barletta o Bisceglie. Tuttavia si deve tener conto che se nelle cittá vicine si é recato ai seggi circa il doppio del numero di persone iscritte al Pd in quelle città, ad Andria ha votato un numero di persone grande per 5 volte il numero di iscritti al PD cittadino. Da noi c'è stato quindi un coinvolgimento della società civile e di gente non iscritta davvero apprezzabile».
Proprio di un movimento della società civile il capogruppo Zinni è emanazione in consiglio regionale. «"La Puglia per Emiliano"» conclude il consigliere regionale «è stata espressione di una fetta di elettorato di centro-sinistra molto più largo rispetto a quello del partito, che è andato oltre i suoi meri meccanismi. La sua affermazione si deve solo a chi ha scelto di votarla. Per questo mi sento di ringraziare chiunque abbia dato il suo contributo. Un grazie particolare a tutti i ragazzi e le ragazze che si sono dannati al seggio. E un grazie ad amici ed amiche di sempre, come anche ai nuovi compagni di viaggio. Non posso citarli singolarmente, ma a tutti sono ugualmente riconoscente. Adesso abbiamo un punto di ripartenza forte e di qui riprenderemo il cammino».