Politica
Richiesta di accesso agli atti per la procedura di “valorizzazione della azienda agricola Papparicotta”
Presentata alla provincia Bat dalle associazioni Italia Nostra, Forum Ambientalista, Legambiente e Urban Center
Andria - mercoledì 9 dicembre 2020
Comunicato Stampa
Le associazioni Italia Nostra, Forum Ambientalista, Legambiente e Urban Center, tramite i propri rappresentanti locali, hanno inviato una richiesta di accesso agli atti alla Provincia Bat in relazione alla procedura di "valorizzazione della azienda agricola Papparicotta".
«L'azienda che si estende su circa 100 ettari in agro di Andria, in un contesto di assoluto pregio ambientale ed agricolo, è stata negli ultimi mesi oggetto di un paio di provvedimenti amministrativi della provincia Bat piuttosto significativi. Il primo provvedimento è una deliberazione consiliare (n. 22 del 15/5/20) con cui si è proceduto alla approvazione del Piano triennale delle alienazioni in cui si parla espressamente di una presunta valorizzazione del complesso immobiliare denominato Azienda Agricola Papparicotta, con il suo inserimento nella tabella dei "terreni non strumentali alle funzioni istituzionali dell'ente". Il secondo provvedimento è la determina dirigenziale n. 972 del 12/11/20 con cui ai fini della summenzionata valorizzazione dell'azienda si nomina una commissione di "valutazione delle offerte". Si tratta di due provvedimenti che meritano estrema attenzione per un duplice motivo. Il primo motivo riguarda l'assenza di rappresentanti istituzionali andriesi, atteso che in questo momento nessun consigliere di Andria siede nell'assise provinciale. Appunto per questo, appare strano l'attivismo che, dopo vent'anni di assoluta inerzia rispetto a questa rinomata azienda, si concretizza pochi mesi prima delle elezioni del nuovo consiglio provinciale. Probabilmente attendere che tutto il territorio sia adeguatamente rappresentato, prima di definire strategie di valorizzazione sul territorio andriese, è una esigenza che non tutti i vertici provinciali sentono come prioritaria. Il secondo motivo, molto più importante del primo, riguarda il rischio concreto che politiche ambigue di "valorizzazione" dell'azienda possano comportare la perdita di uno dei pochi esempi, ancora presenti, di produzione agroalimentare, turistica e culturale del nostro territorio. Proprio al fine di verificare l'iter istruttorio effettuato dagli uffici e ponderare il percorso di privatizzazione che è stato seguito dalla Provincia, le associazioni ambientaliste hanno chiesto le informazioni necessarie anche al fine di poter rappresentare alla cittadinanza e al Consiglio Comunale di Andria quali sono le reali prospettive future che vengono offerte alla Azienda Papparicotta. Salvaguardare l'interesse pubblico deve restare l'unico impegno della Provincia soprattutto quando dice di voler valorizzare le risorse immobiliari e agricole di Papparicotta insieme con la sua lunga tradizione di produzione e trasformazione dei prodotti tipici, oltre che di formazione. L'obiettivo delle associazioni ambientaliste firmatarie è quello di tutelare un fiore all'occhiello del nostro territorio, un' eccellenza pubblica che può e deve scrivere una pagina importante nello sviluppo responsabile e armonioso del territorio», conclude la nota a firma di Italia Nostra, Forum Ambientalista, Legambiente ed Urban Center, rispettivamente rappresentati da Sabino Calvano, Michele Di Lorenzo, Riccardo Larosa e Riccardo Attimonelli.
.
«L'azienda che si estende su circa 100 ettari in agro di Andria, in un contesto di assoluto pregio ambientale ed agricolo, è stata negli ultimi mesi oggetto di un paio di provvedimenti amministrativi della provincia Bat piuttosto significativi. Il primo provvedimento è una deliberazione consiliare (n. 22 del 15/5/20) con cui si è proceduto alla approvazione del Piano triennale delle alienazioni in cui si parla espressamente di una presunta valorizzazione del complesso immobiliare denominato Azienda Agricola Papparicotta, con il suo inserimento nella tabella dei "terreni non strumentali alle funzioni istituzionali dell'ente". Il secondo provvedimento è la determina dirigenziale n. 972 del 12/11/20 con cui ai fini della summenzionata valorizzazione dell'azienda si nomina una commissione di "valutazione delle offerte". Si tratta di due provvedimenti che meritano estrema attenzione per un duplice motivo. Il primo motivo riguarda l'assenza di rappresentanti istituzionali andriesi, atteso che in questo momento nessun consigliere di Andria siede nell'assise provinciale. Appunto per questo, appare strano l'attivismo che, dopo vent'anni di assoluta inerzia rispetto a questa rinomata azienda, si concretizza pochi mesi prima delle elezioni del nuovo consiglio provinciale. Probabilmente attendere che tutto il territorio sia adeguatamente rappresentato, prima di definire strategie di valorizzazione sul territorio andriese, è una esigenza che non tutti i vertici provinciali sentono come prioritaria. Il secondo motivo, molto più importante del primo, riguarda il rischio concreto che politiche ambigue di "valorizzazione" dell'azienda possano comportare la perdita di uno dei pochi esempi, ancora presenti, di produzione agroalimentare, turistica e culturale del nostro territorio. Proprio al fine di verificare l'iter istruttorio effettuato dagli uffici e ponderare il percorso di privatizzazione che è stato seguito dalla Provincia, le associazioni ambientaliste hanno chiesto le informazioni necessarie anche al fine di poter rappresentare alla cittadinanza e al Consiglio Comunale di Andria quali sono le reali prospettive future che vengono offerte alla Azienda Papparicotta. Salvaguardare l'interesse pubblico deve restare l'unico impegno della Provincia soprattutto quando dice di voler valorizzare le risorse immobiliari e agricole di Papparicotta insieme con la sua lunga tradizione di produzione e trasformazione dei prodotti tipici, oltre che di formazione. L'obiettivo delle associazioni ambientaliste firmatarie è quello di tutelare un fiore all'occhiello del nostro territorio, un' eccellenza pubblica che può e deve scrivere una pagina importante nello sviluppo responsabile e armonioso del territorio», conclude la nota a firma di Italia Nostra, Forum Ambientalista, Legambiente ed Urban Center, rispettivamente rappresentati da Sabino Calvano, Michele Di Lorenzo, Riccardo Larosa e Riccardo Attimonelli.
.