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Vita di città
Primo giorno di scuola alla Jannuzzi-Di Donna: accoglienza con i giochi di squadra
Lilla Bruno: "Con lo sport educhiamo al rispetto e alla tolleranza, sviluppando l’amicizia e la collaborazione"
Andria - martedì 17 settembre 2019
9.55
Lo sport come strumento di educazione e formazione. Partendo da questo assunto, la dirigente scolastica dott.ssa Lilla Bruno e i docenti dell'Istituto Comprensivo "Jannuzzi-Di Donna" hanno deciso di accogliere gli alunni delle classi prime della Scuola Secondaria di I grado con una giornata dedicata ai giochi sportivi di squadra.
"Il gioco che unisce" è il titolo dato alle attività organizzate nella giornata di venerdì 13 settembre e che rientrano nel Progetto accoglienza che prevede, infatti, nei primi giorni di scuola, lo svolgimento di attività orientate alla conoscenza dei nuovi compagni, degli insegnanti e del nuovo ambiente e si prefigge di creare tra ragazzi e docenti un rapporto positivo, favorendo la socializzazione e la collaborazione.
La giornata del 13 settembre si è svolta nel giardino della scuola; qui i ragazzi delle classi prime, accolti da alcuni alunni delle classi terze, sono stati coinvolti in un torneo di Palla Rilanciata, un gioco di squadra che prevede l'intesa, la generosità e la collaborazione all'interno del gruppo e che favorisce lo sviluppo dei valori più sani e positivi dello sport.
Supportati dal tifo dei compagni e degli insegnanti, i ragazzi hanno partecipato con entusiasmo e allegria. A fine mattinata, tutti i giocatori hanno gustato una salutare merenda offerta loro dai compagni più grandi. Una giornata all'insegna del fair-play e del divertimento, per ricordare a tutti che lo sport, oltre a fortificare il corpo, può essere uno straordinario veicolo per educare al rispetto e alla tolleranza, sviluppando l'amicizia e la collaborazione: NO alla competitività negativa, SI alla correttezza e all'agire secondo le regole. "E' questo l'obiettivo dei docenti che – afferma la dott.ssa Lilla Bruno - con convinzione e tenacia operano affinché tutti i ragazzi comprendano ed acquisiscano il giusto valore della condivisione e del rispetto per il prossimo. A tal proposito, la scuola cerca di far suo il motto latino "Ludendo Docere", in cui si esprime l'idea di poter diffondere educazione e cultura anche attraverso canali non convenzionali e standardizzati".
"Il gioco che unisce" è il titolo dato alle attività organizzate nella giornata di venerdì 13 settembre e che rientrano nel Progetto accoglienza che prevede, infatti, nei primi giorni di scuola, lo svolgimento di attività orientate alla conoscenza dei nuovi compagni, degli insegnanti e del nuovo ambiente e si prefigge di creare tra ragazzi e docenti un rapporto positivo, favorendo la socializzazione e la collaborazione.
La giornata del 13 settembre si è svolta nel giardino della scuola; qui i ragazzi delle classi prime, accolti da alcuni alunni delle classi terze, sono stati coinvolti in un torneo di Palla Rilanciata, un gioco di squadra che prevede l'intesa, la generosità e la collaborazione all'interno del gruppo e che favorisce lo sviluppo dei valori più sani e positivi dello sport.
Supportati dal tifo dei compagni e degli insegnanti, i ragazzi hanno partecipato con entusiasmo e allegria. A fine mattinata, tutti i giocatori hanno gustato una salutare merenda offerta loro dai compagni più grandi. Una giornata all'insegna del fair-play e del divertimento, per ricordare a tutti che lo sport, oltre a fortificare il corpo, può essere uno straordinario veicolo per educare al rispetto e alla tolleranza, sviluppando l'amicizia e la collaborazione: NO alla competitività negativa, SI alla correttezza e all'agire secondo le regole. "E' questo l'obiettivo dei docenti che – afferma la dott.ssa Lilla Bruno - con convinzione e tenacia operano affinché tutti i ragazzi comprendano ed acquisiscano il giusto valore della condivisione e del rispetto per il prossimo. A tal proposito, la scuola cerca di far suo il motto latino "Ludendo Docere", in cui si esprime l'idea di poter diffondere educazione e cultura anche attraverso canali non convenzionali e standardizzati".