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Attualità
Mamma, volevo farti gli auguri ma tu me lo hai impedito…
"Lettera di un bambino mai nato": un breve scritto di don Ettore Lestingi in occasione della Festa della Mamma
Andria - domenica 8 maggio 2022
Oggi ricorre la Festa della Mamma, o meglio la Festa della maternità che è la preziosità e singolare peculiarità della femminilità, capace di generare vita. Mamma, prima parola della vita che nasce! Mamma, costante parola della vita che cresce! Mamma, ultima parola della vita che muore! Mamma, più che una parola, è suono, una voce che invoca protezione, custodia, tutela e difesa della vita. E' vagito di un linguaggio d'amore, pianto che cerca tenerezza, grido che implora carezza. "Il figlio muto, la madre lo intende". Perché tra madre e figlio il dialogo più che di parole è fatto di sguardi! Mamma, è il titolo più bello che si può dare ad una donna. E' la corona di gloria che la adorna di bellezza. "Mamma, la canzone mia più bella sei tu".
Mamma, oggi è la tua festa. Ti copriranno di rose che profumano di vita e di bellezza. Ti riempiranno di poesie e di canzoni scritte sul pentagramma del più nobile sentimento umano, l'amore. Mamma, anche io volevo farti gli auguri, ma tu me lo hai impedito, spegnendo nel suo nascere la luce della vita appena comparsa nel tuo grembo. Hai così negato a te stessa la missione più grande, la qualifica di onore che rallegra e nobilita ogni donna, e hai rubato a me la gioia di pronunciare la parola che mi rende figlio e ti rende madre per sempre, donna splendente di luce. Se io non sarò mai figlio è perché tu hai rinunciato ad essere madre.
Allora l'augurio lo rivolgo a chi ha avuto e avrà il coraggio di accogliere e accettare il dono e compito della maternità, con le parole che l'angelo rivolse a Maria, la Madre di Dio: "benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno".
Auguri, Mamma!
Mamma, oggi è la tua festa. Ti copriranno di rose che profumano di vita e di bellezza. Ti riempiranno di poesie e di canzoni scritte sul pentagramma del più nobile sentimento umano, l'amore. Mamma, anche io volevo farti gli auguri, ma tu me lo hai impedito, spegnendo nel suo nascere la luce della vita appena comparsa nel tuo grembo. Hai così negato a te stessa la missione più grande, la qualifica di onore che rallegra e nobilita ogni donna, e hai rubato a me la gioia di pronunciare la parola che mi rende figlio e ti rende madre per sempre, donna splendente di luce. Se io non sarò mai figlio è perché tu hai rinunciato ad essere madre.
Allora l'augurio lo rivolgo a chi ha avuto e avrà il coraggio di accogliere e accettare il dono e compito della maternità, con le parole che l'angelo rivolse a Maria, la Madre di Dio: "benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno".
Auguri, Mamma!