Festa della mamma
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Attualità

Festa della mamma, o festa della maternità?

Riflessione di don Ettore Lestingi, sacerdote andriese

Oggi si celebra le festa della mamma, che è vocazione al grande dono e compito della maternità. Mamma, prima parola della vita nascente e ultima parola della vita morente. Mamma, più che una parola è un suono, una voce che racconta un forte senso di appartenenza-dipendenza. Mamma, figura non sostituibile nella vita di ogni uomo e per nulla surrogabile da altre figure. E' il giorno dei grandi sentimenti: poesie, lettere, rappresentazioni, canti. Come provocazione oggi vorrei dare voce ad un feto a cui è stata negata per sempre la gioia di pronunciare questo dolce suono.

Sono stato concepito in una notte d'amore, il mio apparire nel grembo di mia madre non è stato il risultato dell'incontro di principi vitali, ma il compimento di un gesto già gravido di vita in sé stesso: l'amore! Già, l'amore che tutto può, tutto accetta, tutto accoglie. Ai primi battiti dei mio cuore ho voluto già che mia madre avvertisse la mia presenza in lei. E lei mi ha sentito: d'un tratto il chiasso del mondo è diventato più silenzioso del mio cuore, il cui battito è leggero come il soffio del vento in piena estate. Quando nel segreto delle sue stanze ha accarezzato il suo ventre, allora ho subito capito che mi ha sentito e i battiti del mio cuore sono diventati più veloci ed insistenti quasi a dirle: mamma, spalanca le porte della tua esistenza ad un nuova vita!

Non potete immaginare quanta gioia ho provato in quell'istante! Anche perché subito lei è corsa dal mio papà, certamente per "annunciargli una grande gioia"! Chissà come glielo dirà: Aspetta, gli dirà: "abbiamo un figlio", o "siamo in tre", no, è troppo matematico; "Dio ha visitato la nostra famiglia", è un po' teologico! Oppure dirà: "dobbiamo ampliare la nostra casa"… Ma, aspettiamo, e ascoltiamo: "Sono incinta". Non so cosa significa questa parola, ma certamente riguarderà me! Silenzio, vediamo la reazione di papà: "Non potevi stare attenta? Non è tempo di avere un figlio. I nostri programmi saranno sballati e poi, sai quanto costa oggi crescere un bambino! Comunque non perdiamo tempo, va' dal medico e liberati da questo imbarazzo"! Programmi, costi, imbarazzo! Sono espressioni che non riesco a comprendere, ma stranamente ho l'impressione che qualcosa non va secondo le attese. Mamma ora è al telefono, forse sta chiamando qualche sua amica per comunicarle il grande evento! "Pronto, Dottore, la chiamo per fissare un appuntamento per interrompere la mia gravidanza!". "Va bene, Signora, ci vediamo domattina alle 06.00". Interrompere la gravidanza! Cosa sarà mai? Ad un tratto il calore del grembo di mamma diventa sempre più gelido ed io navigo in acque ghiacciate! Devo fare qualcosa, ho poche ore per capire cosa significa interrompere una gravidanza, ma cosa posso fare?

Ecco, parlerò al cuore di mamma! Mamma, ehi mamma, sono il tuo bambino! Metti un attimo la tua mano sul ventre e ascolta i battiti del mio cuore, è il mio unico modo di comunicare! Mi senti? Si? E allora ascoltami: per amore tu mi hai concepito e ora che vivo dentro di te, la tua vita brilla di me. Io nascerò figlio e tu rinascerai madre. Come vedi la mia nascita non riguarda solo me, ma anche te! Quando verrò al mondo sarà una grande festa, perché una luce brillerà nella nostra casa; immagina, mamma, quanta esplosione di gioia! Ma ora, mamma, vorrei tanto capire, cosa significa "interruzione di gravidanza" e perché domani andrai dal medico: forse non sto bene? Non preoccuparti, mamma, mi curerò! Papà parlava di programmi: ti prometto, mamma, che mi metterò al cantuccio e non vi disturberò affatto! Si parla anche di costi: Vedrai, mamma, quando sarò grande lavorerò e riempirò la nostra casa di soldi, di tanti soldi!

Ma cosa sarà mai interruzione di gravidanza? Anche se non la capisco, al solo sentirla questa frase mi mette paura. Mamma, ho paura! Papà ha parlato di imbarazzo! Imbarazzante è una presenza non gradita, e quindi. NO! Mamma, non dirmi che vuoi… uccidermi! Mamma, non farlo! Non andare da quel medico. Non togliermi la gioia di vedere la luce, la bellezza del tuo volto, il calore delle tue carezze, lo splendore del tuo sorriso, le tue coccole, la ninna nanna, l'avventura dei primi passi, le lacrime per le prime cadute, la festa del mio primo compleanno, i primi amici, le corse nei campi. Mamma, ascoltami, non farlo! Ti prometto che sarò buono e poi, non ti preoccupare, parlerò io con papà e gli darò tutte le garanzie che vuole. Insieme, affronteremo ogni problema; ma tu, mamma, non uccidermi! Ora riposa, mamma, perché da voi si dice che il sonno porta buoni consigli.

Mamma dorme, ma io non sono tranquillo, mi sento come quel condannato a morte che aspetta l'ora dell'esecuzione! Che faccio? Sì, mi metto buono buono in un cantuccio e aspetto. "Buongiorno, Dottore, io sono pronta". "Buongiorno, mamma, anch'io sono pronto!". E come i condannati a morte anch'io vorrei esprimere il mio ultimo desiderio: Mamma, io voglio nascere, non solo per assaporare la vita, ma per impedirti di macchiarti di una colpa così grave: si, voglio nascere per te, perché tu non muoia alla vita! Mamma, sento freddo, ho paura… c'é qualcosa che mi soffoca, stringe la mia gola, non riesco più: a respirare: mamma mamm… mam… ma… m……! "Signora, può andare!". "Grazie, dottore, quanto le devo?".

"Ciao, caro!". "Come è andata?". "Tutto secondo le previsioni, siamo finalmente liberi e la nostra vita non avrà più imbarazzo!". Quel giorno l'alba fu subito notte per me, e se ora vivo nella luce mia madre vive nella notte. In un attimo il suo grembo da culla si è trasformato in tomba e dentro reca odori di morte! È sera e lei è alla finestra, pensosa. È già pentita? Avverte i crampi del senso di colpa? Avrà bisogno di una parola di consolazione? Mamma, alza gli occhi, vedi, nel cielo brilla una stella, sono io, e da oggi veglierò su di te e, giorno e notte, pregherò il buon Dio perché possa perdonarti. Ma ora mi chiedo: ci sarà un giorno la possibilità di ricongiungerci? Avrò la gioia di sentire la dolcezza di un tuo abbraccio? Non lo so! Perché, mamma, rifiutando me, tu hai rifiutato anche il cielo! E l'unica cosa che ora posso fare è pregare.

Sì, mamma, pregherò per te, perché Dio possa perdonarti. Buonanotte, mamma. Sì, buonanotte, perché da ora e per sempre per te sarà solo notte!
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