
Attualità
Disagi ferrovie Bari Nord, la lettera aperta all'assessora Debora Ciliento
La nota di Mimmo Lastella, già portavoce del comitato viaggiatori FBN Bari e Bat
Andria - martedì 22 luglio 2025
12.40
Una lettera aperta sulla situazione della linea ferroviaria del Nord Barese è stata rivolta da Mimmo Lastella, già portavoce del comitato viaggiatori FBN Bari e Bat, a Debora Ciliento, assessora ai trasporti e alla mobilità sostenibile della Regione Puglia, circa i continui disagi che i pendolari vivono. Molteplici sono i disservizi tra i ritardi spropositati, le soppressioni improvvise delle corse e guasti periodici ai passaggi a livello.
Di seguito il testo completo.
«Gentilissima Assessora Ciliento,
le scrivo in qualità di cittadino e utente della linea ferroviaria Bari Nord, con l'auspicio che questa mia possa sollecitare una riflessione concreta e, soprattutto, un'azione immediata nei confronti delle gravi criticità che da troppo tempo affliggono questa tratta strategica per i collegamenti fra le città del nord barese e l'aeroporto di Bari.
Ho appreso che recentemente lei ha effettuato una visita sui "treni pullman" delle Ferrovie del Gargano, probabilmente per verificarne l'efficienza. Pertanto, mi permetto di rivolgerle un invito ufficiale: salga anche lei, senza preavviso, su uno dei treni della linea FBN, come si usa dire dalle nostre parti, "alla zio Gordone". Solo così sarà possibile rendersi conto appieno, dal vivo, della quotidiana odissea omerica che viaggiatori e viaggiatrici sono costretti ad affrontare a causa dell'inefficienza della gestione Ferrotramviaria Spa.
Lei certamente conosce la situazione: da oltre tre anni la linea FBN è teatro di disservizi continui. I pendolari convivono quotidianamente con ritardi spropositati, soppressioni improvvise — talvolta persino durante il percorso — e guasti periodici ai passaggi a livello, aggravati anche dal comportamento irresponsabile di alcuni automobilisti. Nonostante questo, gli utenti — soprattutto i pendolari — continuano a pagare abbonamenti e biglietti dal costo a mio avviso eccessivo, specie su una tratta di circa 70 chilometri.
Questa linea, tristemente nota anche per il tragico disastro del 12 luglio 2016 che costò la vita a 23 persone, tra studenti, lavoratori e passeggeri — vittime che, a distanza di nove anni, ancora non hanno avuto giustizia — merita attenzione, rispetto e soprattutto un deciso intervento per garantire sicurezza e dignità a chi la utilizza ogni giorno.
Concludo rinnovando il mio invito: venga a toccare con mano questi disagi, magari condividendo il viaggio con chi li vive ogni giorno. Solo così potrà comprendere davvero la realtà vissuta da migliaia di persone e forse, insieme, potremo essere promotori e promotrici di un cambiamento tanto atteso quanto necessario».
Di seguito il testo completo.
«Gentilissima Assessora Ciliento,
le scrivo in qualità di cittadino e utente della linea ferroviaria Bari Nord, con l'auspicio che questa mia possa sollecitare una riflessione concreta e, soprattutto, un'azione immediata nei confronti delle gravi criticità che da troppo tempo affliggono questa tratta strategica per i collegamenti fra le città del nord barese e l'aeroporto di Bari.
Ho appreso che recentemente lei ha effettuato una visita sui "treni pullman" delle Ferrovie del Gargano, probabilmente per verificarne l'efficienza. Pertanto, mi permetto di rivolgerle un invito ufficiale: salga anche lei, senza preavviso, su uno dei treni della linea FBN, come si usa dire dalle nostre parti, "alla zio Gordone". Solo così sarà possibile rendersi conto appieno, dal vivo, della quotidiana odissea omerica che viaggiatori e viaggiatrici sono costretti ad affrontare a causa dell'inefficienza della gestione Ferrotramviaria Spa.
Lei certamente conosce la situazione: da oltre tre anni la linea FBN è teatro di disservizi continui. I pendolari convivono quotidianamente con ritardi spropositati, soppressioni improvvise — talvolta persino durante il percorso — e guasti periodici ai passaggi a livello, aggravati anche dal comportamento irresponsabile di alcuni automobilisti. Nonostante questo, gli utenti — soprattutto i pendolari — continuano a pagare abbonamenti e biglietti dal costo a mio avviso eccessivo, specie su una tratta di circa 70 chilometri.
Questa linea, tristemente nota anche per il tragico disastro del 12 luglio 2016 che costò la vita a 23 persone, tra studenti, lavoratori e passeggeri — vittime che, a distanza di nove anni, ancora non hanno avuto giustizia — merita attenzione, rispetto e soprattutto un deciso intervento per garantire sicurezza e dignità a chi la utilizza ogni giorno.
Concludo rinnovando il mio invito: venga a toccare con mano questi disagi, magari condividendo il viaggio con chi li vive ogni giorno. Solo così potrà comprendere davvero la realtà vissuta da migliaia di persone e forse, insieme, potremo essere promotori e promotrici di un cambiamento tanto atteso quanto necessario».