.jpg)
Politica
D’Amore, Liberali e Riformisti, nPSI Andria: "Jazz sì, ma che confusione! La comunicazione istituzionale va rivista"
"Un'occasione preziosa rischia di essere, oscurata da una gestione confusa e poco trasparente"
Andria - giovedì 17 luglio 2025
«C'è grande attesa per il concerto di Kenny Barron - sottolinea Giuseppe D'Amore – Liberali e Riformisti, nPSI Andria-, leggenda vivente del jazz mondiale, che si esibirà il 20 luglio al Castel del Monte, nell'ambito della rassegna "Andria Suona Jazz". Un evento che promette musica di altissima qualità in uno dei luoghi simbolo del patrimonio UNESCO. Ma, come spesso accade, un'occasione preziosa rischia di essere oscurata da una gestione confusa e poco trasparente della comunicazione istituzionale.
In questi giorni, infatti, numerosi cittadini hanno espresso perplessità sull'organizzazione delle prenotazioni. Un cartello online parla di evento "tutto esaurito", con la scritta "Dalla serie: gli esauriti" che lascia intendere, ironicamente o forse amaramente, un problema più profondo: l'assenza di una linea chiara nella comunicazione tra istituzioni e cittadini.
Secondo quanto riportato, prima si è parlato di evento a pagamento, poi gratuito senza prenotazione, poi ancora gratuito con prenotazione obbligatoria. Alla fine, in tanti sono rimasti senza possibilità di partecipare, pur avendo cercato di accedere nei tempi indicati. A rimetterci, ancora una volta, è il cittadino comune, che paga – in senso letterale e simbolico – il prezzo della mala organizzazione e dell'improvvisazione.
Non si può tacere su questa ennesima occasione mancata da parte dell'Amministrazione: un evento culturale pubblico, finanziato con fondi pubblici, dovrebbe essere accessibile secondo criteri chiari, equi e trasparenti. Non è accettabile che in nome della cultura si creino eventi d'élite per pochi "fortunati", mentre la maggioranza resta fuori, disorientata da un sistema caotico e non inclusivo.
Chiediamo ufficialmente che: venga resa pubblica e dettagliata la gestione delle prenotazioni; si adotti un protocollo di comunicazione unico e trasparente per gli eventi culturali pubblici; si valorizzino i fondi pubblici investiti garantendo accesso equo e informato a tutti i cittadini.
Caro Kenny Barron, ti troverai a suonare in un luogo meraviglioso, ma con un'organizzazione che lascia molto a desiderare. E a tanti tuoi fan – che ti avrebbero seguito con amore e rispetto – è stato negato il diritto di esserci, semplicemente per mancanza di chiarezza. La musica unisce, ma la cattiva gestione divide. È tempo di fare un salto di qualità, anche (e soprattutto) nella cultura amministrativa».