
Politica
Consorzi di Bonifica, Marmo (FI): "Altro che gestione unica...qui è il caos!"
"In Puglia, oggi, abbiamo quattro Consorzi di Bonifica che lavorano in ordine sparso"
Andria - martedì 16 maggio 2017
Comunicato Stampa
"Altro che gestione unica dei Consorzi! In Puglia, oggi, abbiamo quattro Consorzi di Bonifica che lavorano in ordine sparso, a dimostrazione dell'assenza di una regia a livello regionale che li coordini".
Così il consigliere regionale e comunale di Forza Italia, Nino Marmo, a margine dell'audizione di ieri in IV Commissione del commissario straordinario Borzillo. "La funzione irrigua -aggiunge- viene esercitata imponendo tariffe pesantemente differenti da territorio a territorio. Così, gli agricoltori del Consorzio Terre d'Apulia del barese pagano 0,70 euro al metro cubo, mentre a Stornara e Tara, per esempio, il costo dell'acqua sfiora appena 0,18 euro al metro cubo. È evidente che nonostante la tanto decantata riforma, ci sia il più completo caos gestionale. Senza parlare della questione degli anticipi sul pagamento: è concesso il 10% di sconto prima dell'avvio della stagione irrigua per chi paga anticipatamente.
Nel distretto di Bari di Terre d'Apulia, la richiesta di anticipo arriva addirittura al 50% di. Ci domandiamo, allora, a cosa sia servita la cosiddetta riforma visto che, oltre alla immutata qualità del servizio (mediocre), i prezzi dell'acqua continuano a essere difformi tra i rerritori. La Giunta -conclude Marmo- potrebbe guidare un processo vero di gestione unificata, ma pare che non se ne stia facendo carico…ammesso che riesca a farlo!"
Così il consigliere regionale e comunale di Forza Italia, Nino Marmo, a margine dell'audizione di ieri in IV Commissione del commissario straordinario Borzillo. "La funzione irrigua -aggiunge- viene esercitata imponendo tariffe pesantemente differenti da territorio a territorio. Così, gli agricoltori del Consorzio Terre d'Apulia del barese pagano 0,70 euro al metro cubo, mentre a Stornara e Tara, per esempio, il costo dell'acqua sfiora appena 0,18 euro al metro cubo. È evidente che nonostante la tanto decantata riforma, ci sia il più completo caos gestionale. Senza parlare della questione degli anticipi sul pagamento: è concesso il 10% di sconto prima dell'avvio della stagione irrigua per chi paga anticipatamente.
Nel distretto di Bari di Terre d'Apulia, la richiesta di anticipo arriva addirittura al 50% di. Ci domandiamo, allora, a cosa sia servita la cosiddetta riforma visto che, oltre alla immutata qualità del servizio (mediocre), i prezzi dell'acqua continuano a essere difformi tra i rerritori. La Giunta -conclude Marmo- potrebbe guidare un processo vero di gestione unificata, ma pare che non se ne stia facendo carico…ammesso che riesca a farlo!"