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Politica
Completamento tangenziale ovest, anche Nino Marmo dice "no"
Ecco perché il consigliere azzurro si dice "contrario nel merito e nel metodo"
Andria - martedì 13 febbraio 2018
"Optare per la soluzione con il più duro impatto ambientale e farlo nell'ambito di un iter contro cui sono stato il primo ad oppormi perché viziato sotto il profilo procedurale e sostanziale. Sul completamento della tangenziale ovest di Andria, oggi come ieri, non posso che essere contrario al progetto individuato".
Così Nino Marmo, presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia. "Come si fa -aggiunge- a prevedere un nuovo tratto di strada che non è mai stato contemplato nel Piano Regionale dei Trasporti? Una circostanza ben nota alla Regione Puglia perché più volte il sottoscritto lo ha riferito e ribadito all'assessorato. Ciononostante, la Provincia si attiva con una conferenza di servizi che, rebus sic stantibus, appare di dubbia legittimità. Per amor di verità, devo ricordare anche di aver indicato, negli anni passati, quella che ritenevo e ritengo essere la strada maestra: ovvero, l'adeguamento dell'attuale sede stradale. Avremmo eliminato le criticità che oggi emergono chiaramente a tutti. Peccato, però, -conclude Marmo- che sia gli uffici regionali sia quelli provinciali abbiano fatto orecchie da mercante, ma farebbero bene a riflettere su altre soluzioni".
Così Nino Marmo, presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia. "Come si fa -aggiunge- a prevedere un nuovo tratto di strada che non è mai stato contemplato nel Piano Regionale dei Trasporti? Una circostanza ben nota alla Regione Puglia perché più volte il sottoscritto lo ha riferito e ribadito all'assessorato. Ciononostante, la Provincia si attiva con una conferenza di servizi che, rebus sic stantibus, appare di dubbia legittimità. Per amor di verità, devo ricordare anche di aver indicato, negli anni passati, quella che ritenevo e ritengo essere la strada maestra: ovvero, l'adeguamento dell'attuale sede stradale. Avremmo eliminato le criticità che oggi emergono chiaramente a tutti. Peccato, però, -conclude Marmo- che sia gli uffici regionali sia quelli provinciali abbiano fatto orecchie da mercante, ma farebbero bene a riflettere su altre soluzioni".