Montegrosso
Montegrosso
Vita di città

Bonizio su Montegrosso: «Sbagliato parlare di "suicidio" del borgo»

«La storia di Montegrosso non è altro che lo specchio di tante realtà presenti nel mondo»

Degrado ed inciviltà al borgo più importante di Andria, Montegrosso hanno portato nei giorni scorsi alcune autorevoli personalità a parlare di "suicidio". Oggi prende la parola Giacomo Bonizio, un cittadino autorevole del borgo rurale che replica a quanto dichiarato nei giorni scorsi.

«Leggere di altri concittadini che sulla borgata di Montegrosso, parlano di "suicidio", fino ad oggi non mi era mai capitato e da cittadino di questa borgata mi sento offeso nella mia dignità di persona che, quotidianamente, con tutti gli sforzi, attraverso la socializzazione e la propria attività cerca di far vivere questo borgo, come tanti degli abitanti. Ma a quanto pare questa opinione è condivisa dal presidente dell'Associazione "La Piscara" Nicola Miracapillo, Emanuele Di Corato, dal parroco mons. Giuseppe Ruotolo, e dal Conte Onofrio Spagnoletti Zeuli. Prima di continuare però è giusto che dica chi sono io: Giacomo Bonizio, abitante della borgata, orgogliosamente di Montegrosso, nato in questo splendido angolo di civiltà rurale e genuina, ex presidente della Cooperativa di Montegrosso, simpaticamente, e meno, chiamato da tanti "il sindaco di Montegrosso" che sente il dovere di rispondere alle vostre osservazioni.
Parto con il rileggere con voi la definizione di suicidio: "atto di togliersi deliberatamente la vita". Se è quindi questa la definizione di suicidio, Montegrosso, decide di morire, lentamente; le persone che vivono 365 giorno l'anno all'interno della Borgata di Montegrosso pensano a farla morire quotidianamente. Questo è quello che pensano i sottoscriventi? C'è una netta differenza tra parlare, scrivere. Fare è ben altra cosa.
La parrocchia di Montegrosso, che già per i bisogni spirituali della comunità dovrebbe essere aperta tutti i giorni, viene aperta solo la domenica per la messa del mattino e della sera, oltre al sabato e al primo venerdì del mese. Per il resto della settimana non vi è nessun altra attività che tenga aperti gli ambienti annessi alla parrocchia, né per giovani né per meno giovani.
Stessa cosa dicasi per l'Associazione "La Piscara" che ormai è solo promotrice di eventi che portano gente a Montegrosso ma che non lasciano nulla ai loro abitanti, o meglio, nulla di ciò che loro stessi dichiarano essere mancante negli abitanti della borgata stessa. Oltretutto questa associazione, insieme con la parrocchia di Montegrosso e la Misericordia di Montegrosso (esistente solo su carta), ha in gestione gli spazi della ex scuola di Montegrosso che non vengono mai aperti, come da accordi presi con l'ex amministrazione Giorgino e come prevedeva il progetto per il quale la scuola è stata dotata di PC, aule attrezzate, etc. Questi spazi vengono invece utilizzati da altri e non dagli abitanti della borgata.
Il coinvolgimento del Conte Spagnoletti, invece, mi lascia perplesso, perché insieme con gli abitanti di Montegrosso è stato protagonista e testimone di un grande evento che ha visto davvero coinvolte tutte le persone di Montegrosso, ogni singola famiglia: il "Jazzit Fest", testimone anche di chi ha remato contro questo evento, sottobanco, da dietro le quinte, dando invece parvenza che andasse tutto bene.
Purtroppo questa storia non è nuova, anzi si ripete grazie al completo disinteresse di chi oggi grida al "suicidio di una comunità". Come si fa a nutrire solo pregiudizi nei confronti di chi abita la borgata e di chi sino ad oggi ha fatto il bene di questa borgata?
Spero davvero che ognuno si faccia un serio esame di coscienza, e non continui a puntare il dito ma cominci ad essere propositiva.
La storia di Montegrosso non è altro che lo specchio di tante realtà presenti nel mondo: esistono i buoni e i cattivi, le persone negative come quelle che lavorano per il bene comune, solo che qui è tutto amplificato. Montegrosso è tanto altro e la gente di questa frazione della Città di Andria (bisognerebbe ricordarselo sempre per il bene di tutti alle istituzioni, non solo per chiedere contributi) è gente genuina che conosce il sacrificio, il rispetto, conosce la propria storia e anche i suoi limiti. Serve dialogare, parlare la stessa lingua, confrontarsi tra la gente senza puntare il dito e senza denigrare il lavoro altrui. Montegrosso è una realtà viva e lo è grazie a chi, nonostante tutto, le vuole bene».
  • Comune di Andria
  • montegrosso
Altri contenuti a tema
Ass. Colasuonno risponde alla lettera di Mons. De Ruvo: "Riporta con chiarezza e preoccupazione un disagio reale e diffuso" Ass. Colasuonno risponde alla lettera di Mons. De Ruvo: "Riporta con chiarezza e preoccupazione un disagio reale e diffuso" "In una città dove ognuno fa la sua parte, restiamo aperti a ogni proposta concreta e disponibili a rafforzare le collaborazioni con tutte le realtà"
Il Comune ricerca figure professionali per l'affidamento del servizio di elaborazione informatica rilascio libretti U.M.A Il Comune ricerca figure professionali per l'affidamento del servizio di elaborazione informatica rilascio libretti U.M.A Indetto un avviso pubblico per manifestazione di interesse per l'individuazione di figure professionali
Sindaci uniti per un patto energetico tra grandi città e piccoli comuni Sindaci uniti per un patto energetico tra grandi città e piccoli comuni All’incontro sono intervenuti numerosi sindaci tra cui Giovanna Bruno, Sindaco di Andria
Colletta Alimentare 2025: un gesto di solidarietà che unisce Andria e tutta l’Italia Colletta Alimentare 2025: un gesto di solidarietà che unisce Andria e tutta l’Italia Tutti i prodotti raccolti durante la Colletta saranno distribuiti dal Banco Alimentare alle 7.645 organizzazioni partner territoriali 
La riqualificazione di Palazzo Ducale esposta a Firenze per "Urban Promo"    La riqualificazione di Palazzo Ducale esposta a Firenze per "Urban Promo"    Si trasformerà nella Casa della Cultura, un luogo di socialità dove vivere l'arte, la musica, il teatro e la pittura
Lettera aperta alla città: "Quando l'abuso diventa abitudine ed indifferenza" Lettera aperta alla città: "Quando l'abuso diventa abitudine ed indifferenza" Don Nicola de Ruvo lancia un appello sul degrado in cui è precipitata la nostra comunità
Adeguamento del PRG al PPTR ad Andria e digitalizzazione del PRG, Ordine degli Architetti: “Bene il tavolo tecnico” Adeguamento del PRG al PPTR ad Andria e digitalizzazione del PRG, Ordine degli Architetti: “Bene il tavolo tecnico” Negli scorsi giorni un incontro convocato dall’ente con la partecipazione degli ordini professionali
Alloggio abusivo sgomberato dalla Polizia Locale Alloggio abusivo sgomberato dalla Polizia Locale Il rilascio é stato eseguito al quartiere San Giuseppe Artigiano. L' immobile è stato così consegnato all'assegnatario
© 2001-2025 AndriaViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
AndriaViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.