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Universo Master: 10 consigli per non sbagliare

Post-laurea, alta formazione ed investimenti

«A.A.A. Cercasi personale qualificato con competenze multidisciplinari». Ecco, ti sei laureato, hai ottenuto il massimo dei voti ma non hai ancora avuto modo di mettere in pratica le tue abilità. «Occorre un master!», dicono, l'intermediario sempre più ricorrente tra Università e Lavoro. Innumerevoli proposte, veri e propri prodotti commerciali, sono lì, sullo scaffale, suddivisi per università, accessibilità, affidabilità, occupabilità... Bisogna sceglierne uno, ma quale? Di seguito, dieci semplici consigli per agevolare la selezione.

1. Precedenti edizioni. Un master che si rispetti solitamente ha alle spalle un'attività di almeno tre anni. I fruitori hanno così avuto modo di valutare e recensire la qualità del corso;
2. Il rapporto con imprese e società esterne. Un altro metro di valutazione è quello del rapporto formazione/lavoro. E' bene verificare che le imprese affiliate con l'organizzatore del master non abbiano preso contatti con più enti. Il rapporto con il tessuto produttivo non può esaurirsi con la sola attività di tirocinio;
3. Lo stage. Come anticipato, il master non può e non deve esaurirsi nello stage. E' inoltre consigliabile valutare attentamente il rapporto fra le ore di studio e di attività previste dal corso;
4. La selezione degli studenti. Un master che si rispetti ha cura di valutare il reale interesse e le abilità degli aspiranti iscritti. Perciò deve effettuare una verifica previa o, per lo meno, sondare le potenzialità del candidato;
5. Obiettivi. Non siate precipitosi. La presentazione del master non deve assolutamente essere lacunosa in fatto di finalità, contenuti e metodologie di insegnamento adottate;
6. Docenti. Ogni organizzazione seria dovrebbe avvalersi di un corpus di docenti radicato nel tempo. I master più stimolanti sotto questo aspetto, sono quelli che prevedono un metodo practice oriented (interattività tra docente e allievo), professori stranieri o con esperienza all'estero;
7. Figure ausiliari, nonché la presenza di un tutor ed uno o più coordinatori;
8. Costo. Attenzione! Il fatto che un master costi tanto non fa di quel master il migliore fra i tanti, così come è bene diffidare da quelli il cui prezzo è nettamente al di sotto della media;
9. Borse di studio. Le borse di studio, puntualmente offerte da enti territoriali, regionali, nonché il Ministero della Pubblica Istruzione, oltre ad agevolare l'accesso ai master per gli studenti con maggiori difficoltà economiche, sono anche un'ulteriore garanzia della serietà degli organizzatori;
10. Placement. Questo è forse uno fra gli indicatori di maggiore rilevanza. Il placement è l'analisi della percentuale dei corsisti che hanno ottenuto un impiego dopo un tempo relativamente breve dalla fine del master.

Quali sono, in particolare, i migliori master del nostro Paese? Un riconoscimento è andato al Master of science in International management della Bocconi, inserito al 17° posto nella classifica del Financial Times. Si piazza alla 62° posizione il corso di Ingegneria gestionale School of Management del Politecnico di Milano.
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