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L’università a portata di click

Con le università telematiche private si studia “in casa”

Si chiamano Università Telematiche e sono l'ultima frontiera del sapere o, per meglio dire, dell'istruzione. Attualmente in Italia sono circa dodici le Università online riconosciute dal Ministero dell'Istruzione dopo la famosa riforma Gelmini che ne legalizzò la valenza. Ma procediamo per gradi. Che cosa sono le Università Telematiche?

Diffuse ormai a macchia d'olio in tutta la penisola (basti pensare che sono più di 18 mila i laureati presso queste strutture), le università online permettono allo studente di studiare comodamente a casa propria, senza l'inconveniente del treno in ritardo o del professore assente. Tutto il materiale didattico viene caricato su piattaforme e-learning; alcune fra queste contengono chat istantanee che permettono l'interazione fra docenti ed alunni in qualsiasi momento. Ci si reca in sede solo per sostenere gli esami alla fine del corso. L'offerta formativa sembra molto vasta: è possibile iscriversi a qualsiasi facoltà, eccetto quelle scientifico-mediche.

Nonostante le comodità e l'azzeramento di molte pratiche burocratiche che costringono noi studenti a interminabili code in segreteria, iscriversi ad un'università telematica ha dei costi molto alti. Il listino prezzi si presenta assai assortito: si parte da un minimo di 2.000 euro annui ad un massimo di 4.000. Recentemente il decreto sulle semplificazioni redatto dal governo Monti ha tagliato i fondi a sostegno delle Università di ultima generazione; era stato l'ex ministro dell'Istruzione Gelmini ad introdurre il suddetto em«endamento cepu» che fece discutere l'intero apparato pubblico: perché continuare a stanziare fondi per l'Università privata quando la pubblica ormai agonizza fra i numerosi tagli al diritto allo studio?

Lo scambio, l'interazione o, in altre parole, l'esperienza diretta sono elementi essenziali durante la formazione scolastica di qualsiasi studente. Privare della componente umana il percorso di studi universitario potrebbe svilire il concetto stesso di sapere in favore delle università telematiche private che puntano, invece, sulla maggiore reperibilità della conoscenza e una mercificazione di quest'ultima.
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