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Facoltà a numero chiuso

Test, bonus, punteggi: le ragioni del malcontento

Si è parlato molto negli ultimi tempi delle modifiche effettuate dalla riforma del ministro Profumo sui criteri di ammissione alle facoltà a numero chiuso. Medicina, Odontoiatria, Professioni Sanitarie, Veterinaria ed Architettura sono i corsi di laurea più ambiti e allo stesso tempo più esclusivi del nostro sistema universitario. La riforma ha introdotto una novità inconsueta sui criteri di valutazione: l'aumento del peso attribuito alla valutazione dell'esame di Maturità, cosa che ha diviso nettamente l'opinione pubblica dei futuri neodiplomati.

Ma facciamo il punto: in che cosa consistono queste novità solo apparentemente meritocratiche? La valutazione del test d'ingresso sarà espressa in centesimi: il quiz, nonché la prova d'accesso in sé, potrà garantire allo studente un massimo di 90 punti, mentre i restanti 10 dipenderanno dal numero dei punti bonus ottenuti sulla base del voto della maturità. Gli studenti che conseguiranno il diploma con almeno 80 centesimi potranno guadagnare da 4 a 10 punti sulla base di range diversi e variabili da un istituto all'altro. I punti bonus saranno «attribuiti esclusivamente ai candidati che hanno ottenuto un voto di maturità almeno pari a 80/100, rapportato alla distribuzione in percentili dei voti ottenuti dagli studenti che hanno conseguito la maturità nella stessa scuola nell'anno scolastico 2011/12». In altre parole per ottenere il massimo del bonus, 10 punti, lo studente dovrà ottenere un punteggio finale che l'anno precedente è stato superato solo dal 5% della stessa scuola. Per ottenerne 8, invece, occorrerà raggiungere o eguagliare la valutazione superata dal 10% degli studenti dell'anno scorso.

La scelta dell'indicatore per l'attribuzione dei punti bonus sta suscitando il malcontento tra i maturandi, consci del fatto che l'indicatore in percentili andrà ad agevolare gli studenti iscritti alle scuole paritarie e degli istituti tecnici e professionali. Lo smacco si fa rilevante consultando la lista dei percentili per ogni scuola italiana pubblicata dal Miur gli scorsi giorni.

Al tutto si aggiunge l'anticipo dei test a luglio, scelta poco appoggiata dalla comunità degli studenti, i quali avranno terminato da poco gli esami di stato e non saranno propensi ad un'altra sessione estiva di studio.
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