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Facebook è davvero l’anti-studio?

Pro e contro dell’uso intensivo dei social network

Pensiamoci, quanto tempo intercorre quotidianamente tra il nostro «adesso mi metto a studiare» e l'effettiva ri-apertura dei libri? Prima ci sono le notifiche di facebook da controllare, una capatina mattutina su whatsapp, per non parlare dei messaggi al cellulare a cui non abbiamo risposto perché siamo improvvisamente piombati nel sonno.

Nonostante twitter cerchi di opporre una fiera resistenza, solo facebook può contare in Italia ben 23 milioni di iscritti (dati relativi a dicembre 2012). Sembra unanime la voce che si leva a riguardo dell'influenza dei social network sulla rendita scolastica e universitaria dei giovani: la grande diffusione, la facile accessibilità, una buona gratificazione sensoriale ed emozionale spinge un sacco di utenti verso un uso compulsivo del mezzo, tanto che gli esperti non esitano a parlare di una vera e propria dipendenza da facebook.

La domanda sorge spontanea: facebook e i moderni social network sono davvero l'anti-studio? Nonostante la grande quantità di giochi, pagine, gruppi e contatti che possono distogliere l'attenzione dello studente, la comunicazione istantanea, la possibilità di inoltrare mail, file, immagini può certamente supportare gli universitari alle prese con gli esami più difficili. E' a questo che servono i numerosissimi gruppi fb nati per scambiare opinioni, pareri o appunti per la preparazione degli esami. Suddivisi per facoltà, anno di corso, materia o professore, i gruppi universitari rappresentano una vera e propria ancora di salvezza per gli studenti, soprattutto quelli non frequentanti, che attraverso gli aggiornamenti possono venire a conoscenza degli ultimi avvisi del docente.

Persino un recente studio intitolato Predicting student exam scores by analyzing social network data, condotto dall'Università di Ben-Gurion in Israele, ha dimostrato che ad un uso «virtuoso» dei social network segue un migliore rendimento durante gli esami. Lo scambio di informazioni e la chat, soprattutto se ci si confronta con buoni studenti, aiuta ad ottenere buoni voti. «Tutti i mali non vengono per nuocere» potremmo rispondere a nostra madre la prossima volta che ci coglie in flagrante connessi su facebook.
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