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Politica
Verso l'ampliamento dell'ospedale "Dimiccoli" di Barletta, Mennea: "Completamento polo oncologico"
Audizione ieri in Regione , nel corso della riunione della III Commissione
BAT - martedì 2 marzo 2021
5.24
Audizione ieri a Bari, nel corso della riunione della III Commissione regionale, dedicata all'approfondimento di temi importanti legati all'offerta sanitaria per la Regione, in particolare della Bat ed i cittadini pugliesi.
L'audizione richiesta dal consigliere Mennea si è incentrata sull'ampliamento dell'ospedale "Dimiccoli" di Barletta: una struttura nella quale sono 160 i posti letto attualmente destinati ai pazienti Covid. Mennea ha sottoposto all'attenzione della Commissione e del direttore generale della Asl BAT, Alessandro Delle Donne, e del direttore del Dipartimento salute, Vito Montanaro, l'ipotesi di ampliamento "in quanto sussistono le condizioni oggettive per un completamento dal punto di vista strutturale".
Un ampliamento che consentirebbe di completare la vocazione dell'ospedale quale polo oncologico completo di tutte le attività, aggiungendo la chirurgia alla eccellenza già esistente relativamente alla diagnostica e alla terapia (radio e chemio).
Questo, secondo Mennea consentirebbe di evitare la trasmigrazione dei pazienti oncologici particolarmente complessa in questo periodo emergenza pandemica.
Montanaro ha sottolineato che è in corso a livello nazionale la revisione del DM 70 e quindi bisogna rinviare tutto al livello nazionale.
Anche per il direttore sanitario della ASL BAT, bisognerà aspettare la rimodulazione del DM 70 per immaginare la costruzione della terza torre e la possibilità di avere un polo oncologico con la presa in carico del paziente dalla diagnosi alla terapia passando per la chirurgia. "Il Dimiccoli ha le professionalità giuste per una riprogrammazione – ha detto.
"E' necessario, nonché atto di giustizia sociale -ha proseguito Mennea-, consentire anche alla nostra provincia di fornire la giusta e proporzionata offerta sanitaria, così come accade già nelle altre province pugliesi. Serve, dunque, ogni sforzo necessario per dare priorità a questo obiettivo perché con la pandemia in corso, e con il rischio di future pandemie, la possibilità di avere nel nostro territorio un presidio di eccellenza, ridurrà il rischio ed i costi di spostamento per ottenere le cure oncologiche necessarie. Non dimentichiamoci - conclude Ruggiero Mennea - che la popolazione necessita di cure ogni giorno per tutte le altre patologie e che i malati oncologici in particolare non dovranno continuare a fare i viaggi della speranza"
L'audizione richiesta dal consigliere Mennea si è incentrata sull'ampliamento dell'ospedale "Dimiccoli" di Barletta: una struttura nella quale sono 160 i posti letto attualmente destinati ai pazienti Covid. Mennea ha sottoposto all'attenzione della Commissione e del direttore generale della Asl BAT, Alessandro Delle Donne, e del direttore del Dipartimento salute, Vito Montanaro, l'ipotesi di ampliamento "in quanto sussistono le condizioni oggettive per un completamento dal punto di vista strutturale".
Un ampliamento che consentirebbe di completare la vocazione dell'ospedale quale polo oncologico completo di tutte le attività, aggiungendo la chirurgia alla eccellenza già esistente relativamente alla diagnostica e alla terapia (radio e chemio).
Questo, secondo Mennea consentirebbe di evitare la trasmigrazione dei pazienti oncologici particolarmente complessa in questo periodo emergenza pandemica.
Montanaro ha sottolineato che è in corso a livello nazionale la revisione del DM 70 e quindi bisogna rinviare tutto al livello nazionale.
Anche per il direttore sanitario della ASL BAT, bisognerà aspettare la rimodulazione del DM 70 per immaginare la costruzione della terza torre e la possibilità di avere un polo oncologico con la presa in carico del paziente dalla diagnosi alla terapia passando per la chirurgia. "Il Dimiccoli ha le professionalità giuste per una riprogrammazione – ha detto.
"E' necessario, nonché atto di giustizia sociale -ha proseguito Mennea-, consentire anche alla nostra provincia di fornire la giusta e proporzionata offerta sanitaria, così come accade già nelle altre province pugliesi. Serve, dunque, ogni sforzo necessario per dare priorità a questo obiettivo perché con la pandemia in corso, e con il rischio di future pandemie, la possibilità di avere nel nostro territorio un presidio di eccellenza, ridurrà il rischio ed i costi di spostamento per ottenere le cure oncologiche necessarie. Non dimentichiamoci - conclude Ruggiero Mennea - che la popolazione necessita di cure ogni giorno per tutte le altre patologie e che i malati oncologici in particolare non dovranno continuare a fare i viaggi della speranza"