
Vita di città
Tariffe comunali, Zinni: "Andria oggi è una barca alla deriva"
Il consigliere regionale analizza la situazione che riguarda i costi per l'utilizzo degli impianti sportivi
Andria - venerdì 21 febbraio 2020
16.54
"Si mette la toppa da una parte e la barca inizia a fare acqua dall'altra", così il consigliere regionale Sabino Zinni bolla la situazione che si è venuto a creare ad Andria dove in una giornata si apprendono due notizie: la prima è che il commissario Tufariello si è impegnato a versare il 70% delle cifre dovute dal Comune alle cooperative sociali per le prestazioni del 2019.
"Una buona notizia indubbiamente, una boccata d'ossigeno per quelle realtà e la loro utenza. Ma subito dopo è arrivata la stangata in ambito sportivo: dal prossimo mese potrebbero nuovamente variare le tariffe orarie di utilizzo degli impianti, che tra l'altro versano in condizioni disastrose. Si è passati dai 5 euro ai 17.50 euro all'ora, più del triplo nell'arco di un anno, ma da marzo la tariffa potrebbe subire un aumento esponenziale, sino a 52,50 euro all'ora. Sarebbe il colpo di grazia per tutte le società sportive cittadine che già oggi si mantengono a stento". spiega Zinni che amaramente conclude: "Questa la realtà: Andria oggi è una barca alla deriva che fa acqua da tutte le parti, e per questo dobbiamo ringraziare Capitan Giorgino e tutto il suo equipaggio. Gli stessi che hanno abbandonato la nave quando hanno capito che sarebbe affondata".
"Una buona notizia indubbiamente, una boccata d'ossigeno per quelle realtà e la loro utenza. Ma subito dopo è arrivata la stangata in ambito sportivo: dal prossimo mese potrebbero nuovamente variare le tariffe orarie di utilizzo degli impianti, che tra l'altro versano in condizioni disastrose. Si è passati dai 5 euro ai 17.50 euro all'ora, più del triplo nell'arco di un anno, ma da marzo la tariffa potrebbe subire un aumento esponenziale, sino a 52,50 euro all'ora. Sarebbe il colpo di grazia per tutte le società sportive cittadine che già oggi si mantengono a stento". spiega Zinni che amaramente conclude: "Questa la realtà: Andria oggi è una barca alla deriva che fa acqua da tutte le parti, e per questo dobbiamo ringraziare Capitan Giorgino e tutto il suo equipaggio. Gli stessi che hanno abbandonato la nave quando hanno capito che sarebbe affondata".