
Vita di città
Se n'è andato l'avvocato andriese Emanuele Liddo, "Toga di platino" a Pescara
Scomparso all'età di 83 anni a causa di una grave malattia. Alle spalle una lunga carriera professionale forense
Andria - lunedì 1 settembre 2025
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Chi lo ha conosciuto lo ricorda come uno stimato professionista ma anche come una persona affabile e amichevole, dedito alla carriera perché appassionato del suo lavoro ma anche premuroso e attento marito e padre. All'età di 83 anni se n'è andato, ieri pomeriggio, a causa di un grave male, l'avvocato Emanuele Liddo, il peggioramento delle sue condizioni negli ultimi mesi lo ha strappato all'affetto della sua famiglia e alla stima dei colleghi in troppo breve tempo.
Andriese di nascita, classe 1942, figlio del prof. Salvatore Liddo, aveva scelto di vivere a Pescara con la moglie, la signora Ada, conosciuta ai tempi dell'Università e diventata in poco tempo l'amore della sua vita, al suo fianco fino all'ultimo, insieme ai loro due figli, Guido e Giorgio. Di sé diceva anche di essere un nonno "entusiasta" dei suoi tre nipoti.
Non appena poteva, l'avvocato Liddo tornava ad Andria per incontrare gli amici di sempre, quelli degli anni della giovinezza, e il resto della famiglia che è in parte anche a Barletta, città dove vive uno dei suoi fratelli, Riccardo; purtroppo la vita lo aveva anche messo di fronte alla perdita prematura degli altri due fratelli, Francesco e Mario.
L'avvocato Emanuele Liddo, dopo aver frequentato il liceo classico "Carlo Troya" ad Andria, si è laureato in Giurisprudenza, presso il Collegio Universitario "Augustinianum", all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e si è occupato, per molteplici anni, della "responsabilità civile", divenendo fiduciario, anche di primarie compagnie assicuratrici. Sì è interessato nell'ultimo scorcio della sua carriera, collaborando con uno studio associato di Pescara, in via esclusiva, del contenzioso "bancario" e, in particolare, delle "criticità" dei prodotti "finanziari", specie di quelli dei c.d. "derivati". E proprio a questo tema è stata dedicata alcuni anni fa una serata di studio organizzata dal Lions Barletta Host nella quale illustre relatore fu proprio l'avvocato Liddo.
Tra le ultime uscite ufficiali ad Andria, si ricorda l'intitolazione di una strada a suo padre, il docente di Igiene, prof. Salvatore Liddo, in contrada Martinelli, alla quale partecipò commosso insieme a tutta la famiglia. In quella occasione aveva detto che suo padre era "sempre stato avanti nelle idee ed era l'uomo dal bicchiere sempre mezzo pieno", caratteristica che evidentemente come figlio aveva ereditato.
Esattamente un anno fa, l'avvocato Liddo è stato insignito dall'Ordine degli avvocati di Pescara della "Toga di platino" per aver compiuto cinquant'anni di attività.
Dell'avvocato Liddo mancherà la riconosciuta abilità nella professione forense ma anche la giovialità dell'amico e la tenerezza del marito, padre e nonno.
Alla famiglia Liddo e in particolare alla signora Ada e ai figli Guido e Giorgio, insieme alle loro mogli, l'abbraccio della redazione di AndriaViva.