Politica
on. Fucci (Co.R.): «Responsabilità medica, obiettivo fondamentale»
«Concludere l’iter del provvedimento entro la fine della legislatura sarebbe fondamentale»
Andria - martedì 29 novembre 2016
«In una legislatura molto complessa e conflittuale, c'è un settore nel quale il Parlamento è riuscito a lavorare in modo positivo e produttivo: quello della sanità. Un tema importante al quale si è riusciti a dare prime risposte importanti è quello della responsabilità professionale in campo sanitario, approvata alla Camera e ora all'esame del Senato. Poter concludere l'iter del provvedimento, che interviene su temi quali la natura della responsabilità di medici e strutture, entro la fine della legislatura sarebbe fondamentale. Per questo ho raccolto con preoccupazione la notizia che l'esame del provvedimento in Senato si è bloccato per l'assenza del numero legale nell'ultima seduta del Senato. Condivido quanto espresso dalla presidente della Commissione Sanità del Senato, Emilia De Biasi, sulla necessità di non portare avanti un esame "spezzatino" e disorganico"».
Lo afferma in una nota Benedetto Fucci, deputato dei Conservatori e Riformisti, promotore del primo dei disegni di legge confluiti nel provvedimento.
«Il provvedimento ha il pregio di dare finalmente all'Italia una quadro normativo di riferimento in una materia che, per le dimensioni del contenzioso soprattutto in alcuni settori quali ad esempio la ginecologia e l'ortopedia, ha assunto una rilevanza sempre maggiore e che, lo affermo anche come medico, chiama in causa da un lato la cosiddetta medicina difensiva con i costi da essa generati e dall'altro la necessità di garantire all'Italia un sistema adeguato di gestione del rischio clinico".
Sono certo che da parte di tutte le forze politiche ci sarà il senso di responsabilità necessario per mettere da parte le posizioni di parte per guardare all'interesse comune arrivando ad approvare un provvedimento atteso da oltre dieci anni dall'intera classe medica».
Lo afferma in una nota Benedetto Fucci, deputato dei Conservatori e Riformisti, promotore del primo dei disegni di legge confluiti nel provvedimento.
«Il provvedimento ha il pregio di dare finalmente all'Italia una quadro normativo di riferimento in una materia che, per le dimensioni del contenzioso soprattutto in alcuni settori quali ad esempio la ginecologia e l'ortopedia, ha assunto una rilevanza sempre maggiore e che, lo affermo anche come medico, chiama in causa da un lato la cosiddetta medicina difensiva con i costi da essa generati e dall'altro la necessità di garantire all'Italia un sistema adeguato di gestione del rischio clinico".
Sono certo che da parte di tutte le forze politiche ci sarà il senso di responsabilità necessario per mettere da parte le posizioni di parte per guardare all'interesse comune arrivando ad approvare un provvedimento atteso da oltre dieci anni dall'intera classe medica».