
Politica
Lega Puglia: ancora scintille tra i parlamentari Caroppo e Casanova
La disputa sulla candidatura nel centro destra pugliese di Nuccio Altieri sta infiammando il quadro politico
Puglia - giovedì 28 maggio 2020
3.48
Non accennano a placarsi le polemiche all'interno della Lega Puglia, tra chi, come l'europarlamentare Andrea Caroppo -insieme a 108 tra esponenti e rappresentanti istituzionali della Lega Puglia- ha criticato la nomina del collega di partito Nuccio Altieri a candidato presidente del centro destra alle prossime regionali e chi, come l'on. Massimo Casanova appoggia questa decisione.
«Come diceva Winston Churchill, "serve coraggio per alzarsi e parlare, ma occorre coraggio anche per sedersi ed ascoltare". Personalmente - ma leggo che è così anche per centinaia di amministratori e dirigenti della Lega in Puglia - attendo da oltre un anno che qualcuno si sieda ad ascoltare e faccia sintesi, reale. Ma quando si tratta di scelte che riguardano il destino della mia terra e dei miei concittadini, da pugliese, non posso tacere». Torna così l'europarlamentare Andrea Caroppo sul dibattito interno alla Lega di questi giorni, anche in previsione dell'atteso arrivo in Puglia del leader Matteo Salvini, che dovrà dirimere questa spiacevole quanto grave controversia.
«C'è una tema che va assimilato una volta per tutte. La Lega non è più il partito del 4% ma una forza di popolo, del popolo e tra il popolo che ha un compito preciso: restituire dignità e futuro a comunità dilaniate da decenni di pratiche di malgoverno e di lotte intestine tra mediocri classi dirigenti che hanno abortito lo sviluppo di interi territori. Chi crede che possa essere il luogo del personalismo, degli interessi di parte, del ricatto, a mezzo stampa o nei retrobottega, dei piccoli ras, della minaccia più o meno costante per ottenerne vantaggi politici, ovvero di capitalizzare quello che rimane di un vecchio metodo di fare politica legato alla mera gestione, ha sbagliato casa. È bene che lo sappia e decida di conseguenza. La Lega ha un unico datore di lavoro: i cittadini. A quelli rispondiamo. È del loro consenso che ci nutriamo. Libero, disinteressato e scevro dai giochi di palazzo vecchio stampo. Questo partito si serve, di questo partito non ci si serve per carriere personali. Le parole di Salvini mettono una parola chiara, in Puglia come in tutti quei consessi si pensi ancora di poter giocare partite personali, andando peraltro oltre le pratiche democratiche che regolano la vita del partito e dei suoi organismi».
Sono queste ultime, le dichiarazioni dell'on. Massimo Casanova, proprio in riferimento alle polemiche sollevate a mezzo stampa qualche giorno fa da Andrea Caroppo sulla candidatura del collega di partito Nuccio Altieri, alla presidenza della Regione Puglia.
Ma proprio tra gli esponenti della Lega vi è già chi è pronto a giurare che entro fine settimana, con l'incontro tra i leader del centro destra a Roma, la vicenda Puglia sarà risolta: la data delle elezioni regionali del 20 settembre ormai incombe.
«Come diceva Winston Churchill, "serve coraggio per alzarsi e parlare, ma occorre coraggio anche per sedersi ed ascoltare". Personalmente - ma leggo che è così anche per centinaia di amministratori e dirigenti della Lega in Puglia - attendo da oltre un anno che qualcuno si sieda ad ascoltare e faccia sintesi, reale. Ma quando si tratta di scelte che riguardano il destino della mia terra e dei miei concittadini, da pugliese, non posso tacere». Torna così l'europarlamentare Andrea Caroppo sul dibattito interno alla Lega di questi giorni, anche in previsione dell'atteso arrivo in Puglia del leader Matteo Salvini, che dovrà dirimere questa spiacevole quanto grave controversia.
«C'è una tema che va assimilato una volta per tutte. La Lega non è più il partito del 4% ma una forza di popolo, del popolo e tra il popolo che ha un compito preciso: restituire dignità e futuro a comunità dilaniate da decenni di pratiche di malgoverno e di lotte intestine tra mediocri classi dirigenti che hanno abortito lo sviluppo di interi territori. Chi crede che possa essere il luogo del personalismo, degli interessi di parte, del ricatto, a mezzo stampa o nei retrobottega, dei piccoli ras, della minaccia più o meno costante per ottenerne vantaggi politici, ovvero di capitalizzare quello che rimane di un vecchio metodo di fare politica legato alla mera gestione, ha sbagliato casa. È bene che lo sappia e decida di conseguenza. La Lega ha un unico datore di lavoro: i cittadini. A quelli rispondiamo. È del loro consenso che ci nutriamo. Libero, disinteressato e scevro dai giochi di palazzo vecchio stampo. Questo partito si serve, di questo partito non ci si serve per carriere personali. Le parole di Salvini mettono una parola chiara, in Puglia come in tutti quei consessi si pensi ancora di poter giocare partite personali, andando peraltro oltre le pratiche democratiche che regolano la vita del partito e dei suoi organismi».
Sono queste ultime, le dichiarazioni dell'on. Massimo Casanova, proprio in riferimento alle polemiche sollevate a mezzo stampa qualche giorno fa da Andrea Caroppo sulla candidatura del collega di partito Nuccio Altieri, alla presidenza della Regione Puglia.
Ma proprio tra gli esponenti della Lega vi è già chi è pronto a giurare che entro fine settimana, con l'incontro tra i leader del centro destra a Roma, la vicenda Puglia sarà risolta: la data delle elezioni regionali del 20 settembre ormai incombe.