Politica
La linea del PD per le amministrative, Vurchio: «Serietà e attenzione verso i cittadini»
Intervista esclusiva al Segretario cittadino del Partito Democratico
Andria - mercoledì 19 febbraio 2020
07.00
«Partecipazione, trasparenza e condivisione di idee politiche per il bene della collettività». Da oltre due anni, il Partito Democratico cittadino lavora in questa direzione per esprimere una nuova classe dirigente: lo ha sottolineato nel corso di una nostra intervista esclusiva il dott. Giovanni Vurchio, Segretario cittadino del PD, che in vista delle prossime amministrative delinea quattro punti fondamentali (stabiliti nell'ultima riunione della segreteria) su cui il centrosinistra vorrà intervenire con urgenza, dopo aver fatto chiarezza su una situazione finanziaria ancora nebulosa. Nello specifico: politiche ambientali e di sicurezza; rifacimento del manto stradale; rivalutazione del Centro Storico; riorganizzazione della macchina amministrativa, che risulta «totalmente ferma: la città non produce economia e non fa lavorare edilizia e agricoltura, inoltre non riesce a creare interrelazioni fra cultura, turismo e commercio», afferma l'esponente politico del PD.
Tra Comune e Regione, il Partito Democratico lavora su due fronti e nei giorni scorsi, come spiega Vurchio, «in un documento della segreteria con 44 firme, abbiamo chiesto al provinciale e al regionale di candidare una persona autorevole come referente del PD su Andria, ovvero il Notaio Sabino Zinni: con la sua esperienza e il candidato sindaco si verrebbe a creare una sinergia vincente per lavorare nel migliore dei modi e far riemergere la città di uscire dal pantano in cui è rimasta per nove anni. La nostra politica è fatta di piccole cose, non è il canonico libro dei sogni che tutti presentano».
Nessuna esclusione ma niente compromessi con chi in passato ha sbagliato: Giovanni Vurchio detta la linea del PD con alcuni paletti. «Come segreteria siamo stati chiari fin dall'inizio: tutti potranno far parte del Partito Democratico, non vogliamo escludere nessuno. Ma oggi non c'è possibilità per alcuni di scherzare con le sorti della comunità: chi ha un potere di rappresentanza deve usarlo in maniera seria e attenta, veniamo votati dal popolo e dobbiamo rappresentarlo in maniera dignitosa. Abbiamo posto alcuni paletti: nessun collegamento nè compromessi con coloro che hanno avuto ruoli di rappresentanza nel precedente governo riducendo l'amministrazione a un colabrodo. Stesso discorso per chi, pur facendo parte del PD in passato, ha usato il potere di rappresentanza per un ritorno personale. Chi ha sbagliato deve farsi da parte: solo così facciamo una politica seria, altrimenti non andiamo da nessuna parte e continuiamo ad assistere al solito teatrino, dove tutti alla fine salgono sul carro del vincitore».
In una nota di alcuni giorni fa, Vurchio spiegava l'incompatibilità della carica di segretario cittadino del partito con il ruolo di sindaco. Una non candidatura confermata nel corso della nostra intervista: «Ho scelto di restare segretario cittadino del PD per proseguire nel processo di costruzione avviato da oltre due anni, affinchè questo partito abbia il suo culmine e sia sempre più strutturato e di supporto al futuro candidato sindaco. In questi giorni ci siederemo al tavolo con la coalizione e insieme individueremo un candidato sindaco giovane, serio, capace, che abbia carisma e sappia attirare l'attenzione di un popolo confuso e stufo di vedere una politica poco concreta e inefficace».
Nel video in basso, l'intervista completa al dott. Giovanni Vurchio.
Tra Comune e Regione, il Partito Democratico lavora su due fronti e nei giorni scorsi, come spiega Vurchio, «in un documento della segreteria con 44 firme, abbiamo chiesto al provinciale e al regionale di candidare una persona autorevole come referente del PD su Andria, ovvero il Notaio Sabino Zinni: con la sua esperienza e il candidato sindaco si verrebbe a creare una sinergia vincente per lavorare nel migliore dei modi e far riemergere la città di uscire dal pantano in cui è rimasta per nove anni. La nostra politica è fatta di piccole cose, non è il canonico libro dei sogni che tutti presentano».
Nessuna esclusione ma niente compromessi con chi in passato ha sbagliato: Giovanni Vurchio detta la linea del PD con alcuni paletti. «Come segreteria siamo stati chiari fin dall'inizio: tutti potranno far parte del Partito Democratico, non vogliamo escludere nessuno. Ma oggi non c'è possibilità per alcuni di scherzare con le sorti della comunità: chi ha un potere di rappresentanza deve usarlo in maniera seria e attenta, veniamo votati dal popolo e dobbiamo rappresentarlo in maniera dignitosa. Abbiamo posto alcuni paletti: nessun collegamento nè compromessi con coloro che hanno avuto ruoli di rappresentanza nel precedente governo riducendo l'amministrazione a un colabrodo. Stesso discorso per chi, pur facendo parte del PD in passato, ha usato il potere di rappresentanza per un ritorno personale. Chi ha sbagliato deve farsi da parte: solo così facciamo una politica seria, altrimenti non andiamo da nessuna parte e continuiamo ad assistere al solito teatrino, dove tutti alla fine salgono sul carro del vincitore».
In una nota di alcuni giorni fa, Vurchio spiegava l'incompatibilità della carica di segretario cittadino del partito con il ruolo di sindaco. Una non candidatura confermata nel corso della nostra intervista: «Ho scelto di restare segretario cittadino del PD per proseguire nel processo di costruzione avviato da oltre due anni, affinchè questo partito abbia il suo culmine e sia sempre più strutturato e di supporto al futuro candidato sindaco. In questi giorni ci siederemo al tavolo con la coalizione e insieme individueremo un candidato sindaco giovane, serio, capace, che abbia carisma e sappia attirare l'attenzione di un popolo confuso e stufo di vedere una politica poco concreta e inefficace».
Nel video in basso, l'intervista completa al dott. Giovanni Vurchio.