Politica
Di Bari (Esp): “Una proposta concreta per gestire il problema TASI, oltre le polemiche”
"Dalla maggioranza nessuna volontà di affrontare gli effetti economici della sentenza"
Andria - lunedì 26 marzo 2018
5.32 Comunicato Stampa
Giunge l'intervento della consigliera Daniela Di Bari, del gruppo consiliare "Emiliano Sindaco di Puglia", in merito alla vicenda della sentenza Tar Puglia, sulle aliquote delle imposte locali.
"La città di Andria, pur essendo ufficialmente primavera, continua ad essere in pieno inverno, sia metereologicamente che politicamente. In questi giorni, nonostante sia stato riconosciuto dal TAR Puglia il diritto dei contribuenti andriesi a vedersi restituiti i soldi in più versati, da nessuna parte, nella maggioranza, si è avvertita la volontà di affrontare, prima dell'approvazione del bilancio triennale, gli effetti economici della sentenza. Un opportuno approfondimento consentirebbe invece di offrire tempi certi a tutti i contribuenti aventi diritto, ma soprattutto chiarezza nei passi da seguire per ottenere il rimborso delle somme illegittimamente richieste nell'anno 2015 per IMU e TASI, così da evitare procedure attivate anarchicamente, cosa che paralizzerebbe gli uffici comunali aumentando la distanza con il cittadino.
Lasciando il tutto in un clima d'incertezze -prosegue Di Bari- si finirebbe per dar spazio a ricorsi di varia natura, eventualmente avviati solo da chi ha molte somme da recuperare, nonché a resistenze da parte del comune perché intenzionato a prendere ancora altro tempo. E poi spese legali, di giudizio, pignoramenti, come già sta avvenendo verso molti fornitori, infine una spesa delle casse comunali fuori controllo. Perché allora continuare in questa direzione, perché non riportare subito questa variabile negli atti di bilancio e riverificare?
Ecco allora la mia proposta. Ho avanzato una richiesta alla Presidente ed al Segretario generale per fermare i lavori consiliari riguardanti atti di bilancio. Questi erano già stati depositati qualche giorno prima che venisse resa nota la sentenza del TAR, dunque non ne tenevano conto. Ho chiesto fermamente di sottoporre gli atti di bilancio a nuovi pareri tecnici alla luce della variabile introdotta dalla sentenza, con la necessità di ottenere una relazione del settore finanziario che indichi i tempi, per le casse comunali, di restituzione delle maggiori somme accertate e incassate nel 2015.
La rivisitazione degli atti di bilancio ci aiuterebbe a non adottare un ulteriore debito fuori bilancio, oltremodo noto prima della discussione in aula consiliare, per evitare ulteriori difficoltà di cassa della città, che renderebbero ancora più lunghi i tempi di pagamento dei fornitori di beni e servizi del comune, già oggi in condizioni inaccettabili. Rivedere gli atti fondamentali valutandoli alla luce della sentenza del TAR dunque, perché non ne paghino ulteriormente le conseguenze quanti la città desiderano vederla crescere perché sognata.
Socializzare i problemi, socializzare le opportunità indicando possibilità di azioni strategiche ed integrate. Questa la via. Usare il buon senso andando oltre le polemiche pur comprensibili e condivisibili. Diamo spazio al fermento dei cittadini che sognano e si vogliono cimentare per una città più bella", conclude Di Bari.
"La città di Andria, pur essendo ufficialmente primavera, continua ad essere in pieno inverno, sia metereologicamente che politicamente. In questi giorni, nonostante sia stato riconosciuto dal TAR Puglia il diritto dei contribuenti andriesi a vedersi restituiti i soldi in più versati, da nessuna parte, nella maggioranza, si è avvertita la volontà di affrontare, prima dell'approvazione del bilancio triennale, gli effetti economici della sentenza. Un opportuno approfondimento consentirebbe invece di offrire tempi certi a tutti i contribuenti aventi diritto, ma soprattutto chiarezza nei passi da seguire per ottenere il rimborso delle somme illegittimamente richieste nell'anno 2015 per IMU e TASI, così da evitare procedure attivate anarchicamente, cosa che paralizzerebbe gli uffici comunali aumentando la distanza con il cittadino.
Lasciando il tutto in un clima d'incertezze -prosegue Di Bari- si finirebbe per dar spazio a ricorsi di varia natura, eventualmente avviati solo da chi ha molte somme da recuperare, nonché a resistenze da parte del comune perché intenzionato a prendere ancora altro tempo. E poi spese legali, di giudizio, pignoramenti, come già sta avvenendo verso molti fornitori, infine una spesa delle casse comunali fuori controllo. Perché allora continuare in questa direzione, perché non riportare subito questa variabile negli atti di bilancio e riverificare?
Ecco allora la mia proposta. Ho avanzato una richiesta alla Presidente ed al Segretario generale per fermare i lavori consiliari riguardanti atti di bilancio. Questi erano già stati depositati qualche giorno prima che venisse resa nota la sentenza del TAR, dunque non ne tenevano conto. Ho chiesto fermamente di sottoporre gli atti di bilancio a nuovi pareri tecnici alla luce della variabile introdotta dalla sentenza, con la necessità di ottenere una relazione del settore finanziario che indichi i tempi, per le casse comunali, di restituzione delle maggiori somme accertate e incassate nel 2015.
La rivisitazione degli atti di bilancio ci aiuterebbe a non adottare un ulteriore debito fuori bilancio, oltremodo noto prima della discussione in aula consiliare, per evitare ulteriori difficoltà di cassa della città, che renderebbero ancora più lunghi i tempi di pagamento dei fornitori di beni e servizi del comune, già oggi in condizioni inaccettabili. Rivedere gli atti fondamentali valutandoli alla luce della sentenza del TAR dunque, perché non ne paghino ulteriormente le conseguenze quanti la città desiderano vederla crescere perché sognata.
Socializzare i problemi, socializzare le opportunità indicando possibilità di azioni strategiche ed integrate. Questa la via. Usare il buon senso andando oltre le polemiche pur comprensibili e condivisibili. Diamo spazio al fermento dei cittadini che sognano e si vogliono cimentare per una città più bella", conclude Di Bari.