Consiglio regionale della Puglia
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Politica

Consiglio Regionale di Puglia: «Istituiamo le Zone Franche Pugliesi»

Dopo la doccia fredda del Decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale oggi la replica all'unanimità. Sono undici i comuni pugliesi che rientravano nella graduatoria delle ZFU

E' un ordine del giorno specifico del quale si è parlato durante il Consiglio Regionale di questa mattina in Regione Puglia, quello che ha riportato all'unanimità un impegno rapido e deciso per far rientrare le Zone Franche Urbane pugliesi nel novero di quelle finanziabili ed inspiegabilmente escluse dal Decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale pochi giorni fa: l'Odg impegna «il Presidente del Consiglio e la Giunta regionale ad avviare rapidamente tutte le iniziative presso il Consiglio dei ministri e il Parlamento affinché si possano rendere operative le Zone Franche Urbane pugliesi, dotandole di adeguate risorse finanziarie. Le Zone Franche Urbane (ZFU) - si legge nell'odg - rappresentano un importante volano per lo sviluppo economico delle aree svantaggiate del nostro territorio, permettendo, attraverso politiche di defiscalizzazione, una maggiore competitività delle aziende e un generale miglioramento della qualità di vita della collettività che vi risiede».

Sono undici i comuni pugliesi ad esser tra le 44 città che avevano avuto il via libera per la Zona Franca Urbana, ma nel tempo e con i vari cambi di Governo, nessuno aveva mai finanziato la misura. In particolare il danno più grande è per i tre comuni pugliesi, Andria, Taranto e Lecce, che erano risultati i primi ammessi dal Ministero dello Sviluppo Economico già nel 2006 dopo un primo bando che conteneva poco più di una ventina di città d'Italia. Poi le risorse erano state ricercate sopratutto nei fondi europei destinati alle regioni con "Obiettivo Convergenza", quindi quelle del Mezzogiorno d'Italia. L'approdo alle 44 città sino ad arrivare all'ultimi step dello scorso 11 luglio quando il Decreto varato dal Governo taglia completamente la Puglia e lascia 33 comuni in totale.

Nel dibattito successivo all'illustrazione dell'ordine del giorno da parte del consigliere Nuzziello che non ha nascosto la propria perplessità circa un recupero a posteriori, l'assessore Capone ha informato il Consiglio di aver avviato con il MISE una «proficua interlocuzione per ottenere che in un prossimo decreto integrativo vengano inseriti anche i tre comuni pugliesi ufficialmente ammessi alle misure».
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