Politica
Comune, maggioranza di centro sinistra: «Asilo, servizi e diritti, come ripartire»
«Alla città va detta la verità, non frottole e lamentele», la nota di Andria Bene in Comune, Pd, Andria 3 Lab e Futura
Andria - mercoledì 6 gennaio 2021
12.01
«Asilo nido, scuole materne, mensa, servizi alle fasce più fragili tutto travolto dalla crisi finanziaria e funzionale del Comune: non si tratta solo di servizi, ma di danni alla vita persone e famiglie».
In una nota Sabino Zinni, Michele Di Lorenzo, Francesco Nicolamarino e Vincenzo Caldarone, quali referenti o rappresentanti, rispettivamente di Andria Bene in Comune, Partito Democratico, Andria 3 Lab e Futura Rete Civica, delineano la strada da intraprendere per ridare alla città i suoi servizi primari.
«Anche "gioielli" della nostra città, come l'asilo nido modello e la convenzione con le scuole materne private, frutto di anni di buongoverno, azzerati. Se spulciamo nel bilancio comunale attuale, non c'è un euro bucato per questi servizi. Non c'è neanche, ad oggi, una struttura di ragioneria che possa firmare qualcosa. Bella eredità, insieme alla pesante delibera della Corte dei Conti con dubbi seri sul piano di rientro.
Alla città va detta la verità, non frottole e lamentele. La verità serve a capire come riavviare i diritti e i servizi, come produrre e trovare risorse e idee. Le prime tappe dei prossimi giorni sono:
La ricognizione della reale situazione finanziaria e strutturale, anche in risposta alla Corte dei Conti
Scegliere la strada per il risanamento, e cominciare a trovare, e produrre, risorse finanziarie e progetti a partire dai servizi vitali per i cittadini.
Per riavviare Asilo nido e servizi non aspetteremo certo il risanamento globale. Saranno i primi gangli di comunità ad essere riavviati. Recuperi di liquidità in corso, partenariati, accordi istituzionali per interventi regionali, e così via.
Nessuno di noi farà finta di governare di svolgere il suo ruolo per un po' di propaganda. La comunità sarà informata passo passo di tutto: della realtà, dei successi e delle difficoltà.
A chi invece continua stancamente a fare del lamento, a chi vuole solo assistere al declino della città, diciamo che non è tempo per loro. E' tempo di costruttori e di impegno.
Non come chi, più di uno per la verità, chiede al sindaco, alla commissione, ai cittadini cosa pensano, e dimentica che è stata eletto proprio per dire cosa pensa e cosa fa. Così rendono inutile la loro carica e la fiducia ricevuta. Per fortuna c'è chi lavora anche per loro».
In una nota Sabino Zinni, Michele Di Lorenzo, Francesco Nicolamarino e Vincenzo Caldarone, quali referenti o rappresentanti, rispettivamente di Andria Bene in Comune, Partito Democratico, Andria 3 Lab e Futura Rete Civica, delineano la strada da intraprendere per ridare alla città i suoi servizi primari.
«Anche "gioielli" della nostra città, come l'asilo nido modello e la convenzione con le scuole materne private, frutto di anni di buongoverno, azzerati. Se spulciamo nel bilancio comunale attuale, non c'è un euro bucato per questi servizi. Non c'è neanche, ad oggi, una struttura di ragioneria che possa firmare qualcosa. Bella eredità, insieme alla pesante delibera della Corte dei Conti con dubbi seri sul piano di rientro.
Alla città va detta la verità, non frottole e lamentele. La verità serve a capire come riavviare i diritti e i servizi, come produrre e trovare risorse e idee. Le prime tappe dei prossimi giorni sono:
La ricognizione della reale situazione finanziaria e strutturale, anche in risposta alla Corte dei Conti
Scegliere la strada per il risanamento, e cominciare a trovare, e produrre, risorse finanziarie e progetti a partire dai servizi vitali per i cittadini.
Per riavviare Asilo nido e servizi non aspetteremo certo il risanamento globale. Saranno i primi gangli di comunità ad essere riavviati. Recuperi di liquidità in corso, partenariati, accordi istituzionali per interventi regionali, e così via.
Nessuno di noi farà finta di governare di svolgere il suo ruolo per un po' di propaganda. La comunità sarà informata passo passo di tutto: della realtà, dei successi e delle difficoltà.
A chi invece continua stancamente a fare del lamento, a chi vuole solo assistere al declino della città, diciamo che non è tempo per loro. E' tempo di costruttori e di impegno.
Non come chi, più di uno per la verità, chiede al sindaco, alla commissione, ai cittadini cosa pensano, e dimentica che è stata eletto proprio per dire cosa pensa e cosa fa. Così rendono inutile la loro carica e la fiducia ricevuta. Per fortuna c'è chi lavora anche per loro».