Protesta chiusura Castel del Monte
Protesta chiusura Castel del Monte
Cronaca

Chiusura Castel del Monte e proteste dei turisti, bocche cucite

La Soprintendenza non parla e risponde con un comunicato

Il 2 gennaio scorso i primi malumori dei turisti giunti a Castel del Monte da ogni parte d'Italia per trovare le porte chiuse del Maniero Federiciano a causa del maltempo. Un foglio di carta scritto a penna sul portone d'ingresso per riferire della chiusura nella giornata. Stessa identica scena il 3 gennaio, questa volta con un avviso postato sul sito ufficiale del monumento patrimonio dell'Unesco nella serata della stessa giornata e che annunciava la chiusura del Castello sino al 7 gennaio per la scarsità di "sicurezza" nel cortile interno e nell'immediato perimetro esterno. Strade, tuttavia, regolarmente percorribili sin dal 2 gennaio e solo pochi accorgimenti sarebbero probabilmente bastati a mitigare le proteste dei tanti turisti che, dopo aver rilasciato diverse dichiarazioni a VivaSveva 24 (Articolo e servizio del 3 gennaio), hanno rilanciato il disappunto con bigliettini di protesta lasciati direttamente sul portone d'ingresso oltre a mail e lettere inviate direttamente al Ministero dei Beni Culturali.

Il 5 gennaio, quindi, il dietrofront della Soprintendenza che gestisce direttamente il Castel del Monte e la riapertura al pubblico avvenuta nella mattinata del 6 gennaio dopo ben 8 giorni di chiusura di cui quattro effettivamente condizionati dal maltempo. Ma le spiegazioni sono affidate solo ad un comunicato stampa annunciato nella mattinata di ieri, 7 gennaio. Alle richieste di interlocuzione diretta con la direttrice del Maniero federiciano, Arch. Anna Vella, la segreteria ha riferito essere impossibilitata a rilasciare dichiarazioni: «Non ci sono voci che possono rilasciare o parlare ai media o giornalisti». Questa la laconica risposta e poi solo un comunicato stampa che dice: «L'intensa nevicata ha coperto la collina di Castel del Monte (altezza di circa 530 mt sul livello del mare) ed ha reso inaccessibile oltre che le strade carrabili, anche l'area demaniale sia all'esterno che all'interno del cortile del monumento. Il personale in servizio, nelle prime ore di apertura del compendio monumentale del giorno 30 dicembre, verificate le condizioni di rilevante pericolo per la sicurezza dei visitatori - scrivono dalla Soprintendenza - causate dalla neve che si stava accumulando sia sul percorso esterno che nel cortile interno del castello e dalla patina di umidità che si formava sui gradini delle scale a chiocciola all'interno delle torri, ha comunicato all'Ufficio di Direzione di Castel del Monte le precarie condizioni di fruibilità. La Soprintendenza, preso atto della situazione e delle avverse condizioni atmosferiche che erano state divulgate a mezzo stampa, in via cautelativa ha ritenuto necessario chiudere temporaneamente il monumento nei giorni del 30 e 31 Dicembre perché non si poteva garantire la visita in condizioni di totale sicurezza».

Il comunicato poi continua con il racconto dei giorni successivi puntando sempre sulle condizioni meteo esposte dai media: «La mattina del 2 gennaio, prima dell'apertura, il personale dipendente addetto alla sorveglianza ha rilevato che la situazione di accessibilità del compendio monumentale è risultata ancora critica per la presenza di neve e in alcune zone anche di ghiaccio. Il viale pedonale di accesso al castello era ancora coperto da una coltre di neve e molti rami degli alberi siti in adiacenza al percorso si erano spezzati al peso della neve caduta. Considerato lo stato di pericolo dell'intera area demaniale, le cattive condizioni atmosferiche e le pessime previsioni atmosferiche pubblicate sui siti web e divulgate dai giornali che prevedevano nevicate anche il 5 gennaio, la Soprintendenza ha deciso di prorogare la chiusura temporanea del castello, informando i visitatori sia attraverso comunicazioni pubblicate sul sito web istituzionale, sia affiggendo degli avvisi all'ingresso del castello e nell'area circostante, provvedendo contestualmente ad avviare gli adempimenti di competenza per rimuovere tutte le condizioni di pericolo».

Le immagini video e le fotografie purtroppo raccontano di una situazione ben differente da quella descritta dalla Soprintendenza e vissuta in quei giorni: «Il miglioramento della situazione atmosferica - scrivono ancora - e il ripristino delle condizioni di sicurezza per la visita del pubblico, hanno permesso di riaprire il castello il giorno 6 gennaio. A tal proposito si evidenzia che la neve e il ghiaccio si sono sciolti prima nell'area verde esterna che è stata fruibile ed agibile sin dal giorno 4 gennaio e solo successivamente nel cortile del castello, spazio interno più in ombra e meno ventilato. La Soprintendenza, scusandosi per il disservizio involontario arrecato ai visitatori, ha preso la decisione di chiudere il monumento al fine di scongiurare incidenti o infortuni, pubblicando tempestivamente le relative notizie sul sito istituzionale che risulta essere stato consultato da numerosi visitatori».
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