
Vita di città
Andria ne "L’Ultimo Paradiso": insieme a Scamarcio anche il montatore Leonardo Moschetta
Dal 5 febbraio è in esclusiva Netflix la pellicola che racconta il caporalato e la storia di un contadino ribelle
Andria - martedì 9 febbraio 2021
10.42
"Sono un classe '85 e sono cresciuto con i film Disney e poi Indiana Jones... l'ho visto tantissime volte".
Da allora di strada ne ha fatta tanta Leonardo Moschetta, il montatore andriese che ha lavorato a "L'Ultimo Paradiso", il film interpretato e prodotto da Riccardo Scamarcio per la regia di Rocco Ricciardulli, disponibile su Netflix dal 5 febbraio.
Il film è ambientato nella Puglia degli anni Cinquanta e racconta una storia vera, fatta di gente che ama le proprie radici, che soffre e si innamora, che lotta contro il caporalato perché «questa terra è ricca abbastanza per soddisfare tutti».
"Questo progetto mi ha riportato a casa e mi ha dato la possibilità di affrontare un processo creativo assolutamente nuovo: la nostra sala di montaggio era una masseria a Polignano perché Riccardo desiderava che il film fosse montato tra gli ulivi della Puglia. Di fatto mi sono trovato a vivere un'esperienza totalizzante, condividendo con i miei compagni ogni spazio e ogni momento della giornata. Il che ha i suoi vantaggi perché Puglia significa anche clima mite, passeggiate nelle campagne e buon cibo.
Sul set si parlava in andriese... beh, non in senso stretto, perché io con Riccardo lo parlavo poco. Ma mi sono ritrovato a dover aiutare la traduttrice madrelingua inglese a tradurre le frasi del film, perlopiú in dialetto pugliese. Mi sono tornati alla mente i discorsi dei nonni, i giorni di festa in campagna da piccolino.
Difatti, nel film mi ci sono rivisto particolarmente: c'è la tensione di un personaggio ingabbiato nella realtà rurale e dall'altro lato il sentimento di attaccamento alla terra e ritorno alle origini. È stata un'esperienza intensa che mi ha fatto riflettere sulle scelte della mia vita, come andar lontano da casa per inseguire un sogno... per poi ritornarci proprio grazie a quello stesso sogno. Un tema che lega me e Riccardo".
Leonardo Alberto Moschetta si è trasferito a Bologna per laurearsi al DAMS in Cinema, televisione e produzione multimediale.
Tra i suoi lavori al montaggio ricordiamo "Napoli velata" (2017), per cui ha vinto il premio Roberto Pernignani al miglior montaggio e "La freccia del tempo" (2019).
Kubrick asseriva: "Scherzando potrei dire che tutto quanto precede il montaggio è semplicemente un modo di produrre una pellicola da montare". Forse è eccessivo, ma sicuramente rende l'idea del faticoso lavoro che è necessario nel trasformare ore ed ore di girato in 100 minuti di film finito.