Vita di città
Andria e l'ambiente, il sindaco Bruno: «Gettare rifiuti per strada sembra diventato uno sport»
Il Primo Cittadino nel consueto video notturno: «Basta scuse, partiamo dai concetti basilari: pagare le tasse, differenziare e tenere puliti gli ambienti»
Andria - martedì 15 dicembre 2020
10.14
Rispetto per l'ambiente: lo sottolinea con forza il sindaco Giovanna Bruno nel suo video notturno ai cittadini, mostrando alcune foto di domenica scorsa relative al quartiere San Valentino dove rifiuti di ogni genere sono ovunque sparsi.
«E' "bellissimo" imbattersi in alcune zone della nostra città – commenta il sindaco - e vedere quanta cura di esse hanno alcuni concittadini che si preoccupano di gettarvi qualunque tipo di rifiuti. Fortunatamente, ci sono aree dello stesso quartiere che sono state ripulite da alcuni ragazzi e residenti. Questi reati ambientali sembrano quasi diventato uno sport in tante zone della città, oltre che nelle campagne: lo dimostra anche il ribasso della raccolta differenziata, a dimostrazione di comportamenti non in linea con il senso di civiltà. Pagare le tasse è un dovere e a fronte di questo è un diritto di tutti avere servizi che funzionano: se cominciamo a farlo in tanti, potremmo avere da subito il beneficio di una tassazione inferiore. Non vale dire "è un fenomeno diffuso", oppure "il servizio non funziona" o ancora "tanto quello che differenziamo viene buttato tutto assieme". Queste sono solo scuse, invece noi dobbiamo partire dai concetti basilari: pagare le tasse, differenziare e tenere puliti i nostri ambienti».
Il sindaco Bruno ha parlato anche di una piacevole novità "ecologica" ad Andria, ovvero l'installazione di 124 mini isole ecologiche sparse in tutta la città. Un intervento reso possibile grazie alle risorse della Regione: «Non è difficile, non ci costa nulla e aiuta l'ambiente, - spiega il Primo Cittadino - a beneficio di tutti. Mi sforzo sempre di dire che noi dobbiamo fare battaglie di civiltà: lo dobbiamo a noi stessi, alla città che viviamo e a chi verrà dopo di noi. Sappiamo che ci sono tanti aspetti poco funzionanti nella raccolta differenziata, ma non per questo possiamo permetterci di abbassare la guardia e di fare gli sciacalli».
Da oggi Andria torna in zona gialla: meno restrizioni ma abbassare la guardia sarebbe folle in un momento in cui la situazione relativa ai contagi resta ancora critica. «Questo cambiamento non ci dà il diritto di fare quello che vogliamo, anzi purtroppo si sta già trasgredendo parecchio da questo punto di vista. Il senso di responsabilità è fondamentale: ad Andria abbiamo le ordinanze sindacali in vigore fino al 20 dicembre, per l'interdizione di alcune aree e il divieto di stazionamento nelle zone centrali nel fine settimana. Tutti vogliamo lasciarci alle spalle questa pandemia, ma per farlo dobbiamo vedere una diminuzione concreta della curva dei contagi. Siamo invece ancora in condizione di pericolo e il Natale è alle porte: vedere in tutta Italia scene in cui la gente è fuori come se nulla fosse dà tanta tristezza. Non abbiamo ancora compreso il senso di quello che stiamo vivendo sulla nostra pelle, su quella degli operatori sanitari, su tutti coloro che hanno contratto il virus e su quanti, purtroppo, non ce l'hanno fatta. Fosse anche per uno di loro, dovremmo rivedere i nostri comportamenti».
«E' "bellissimo" imbattersi in alcune zone della nostra città – commenta il sindaco - e vedere quanta cura di esse hanno alcuni concittadini che si preoccupano di gettarvi qualunque tipo di rifiuti. Fortunatamente, ci sono aree dello stesso quartiere che sono state ripulite da alcuni ragazzi e residenti. Questi reati ambientali sembrano quasi diventato uno sport in tante zone della città, oltre che nelle campagne: lo dimostra anche il ribasso della raccolta differenziata, a dimostrazione di comportamenti non in linea con il senso di civiltà. Pagare le tasse è un dovere e a fronte di questo è un diritto di tutti avere servizi che funzionano: se cominciamo a farlo in tanti, potremmo avere da subito il beneficio di una tassazione inferiore. Non vale dire "è un fenomeno diffuso", oppure "il servizio non funziona" o ancora "tanto quello che differenziamo viene buttato tutto assieme". Queste sono solo scuse, invece noi dobbiamo partire dai concetti basilari: pagare le tasse, differenziare e tenere puliti i nostri ambienti».
Il sindaco Bruno ha parlato anche di una piacevole novità "ecologica" ad Andria, ovvero l'installazione di 124 mini isole ecologiche sparse in tutta la città. Un intervento reso possibile grazie alle risorse della Regione: «Non è difficile, non ci costa nulla e aiuta l'ambiente, - spiega il Primo Cittadino - a beneficio di tutti. Mi sforzo sempre di dire che noi dobbiamo fare battaglie di civiltà: lo dobbiamo a noi stessi, alla città che viviamo e a chi verrà dopo di noi. Sappiamo che ci sono tanti aspetti poco funzionanti nella raccolta differenziata, ma non per questo possiamo permetterci di abbassare la guardia e di fare gli sciacalli».
Da oggi Andria torna in zona gialla: meno restrizioni ma abbassare la guardia sarebbe folle in un momento in cui la situazione relativa ai contagi resta ancora critica. «Questo cambiamento non ci dà il diritto di fare quello che vogliamo, anzi purtroppo si sta già trasgredendo parecchio da questo punto di vista. Il senso di responsabilità è fondamentale: ad Andria abbiamo le ordinanze sindacali in vigore fino al 20 dicembre, per l'interdizione di alcune aree e il divieto di stazionamento nelle zone centrali nel fine settimana. Tutti vogliamo lasciarci alle spalle questa pandemia, ma per farlo dobbiamo vedere una diminuzione concreta della curva dei contagi. Siamo invece ancora in condizione di pericolo e il Natale è alle porte: vedere in tutta Italia scene in cui la gente è fuori come se nulla fosse dà tanta tristezza. Non abbiamo ancora compreso il senso di quello che stiamo vivendo sulla nostra pelle, su quella degli operatori sanitari, su tutti coloro che hanno contratto il virus e su quanti, purtroppo, non ce l'hanno fatta. Fosse anche per uno di loro, dovremmo rivedere i nostri comportamenti».