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Vita di città
20 maggio 2020: lo Statuto dei lavoratori compie 50 anni
Maurizio Landini: “Garantire le stesse tutele per tutti i rapporti di lavoro, in tutte le sue forme”
Andria - mercoledì 20 maggio 2020
14.24
Una targa per celebrare una giornata che avrebbe dovuto e voluto cambiare la storia del lavoro e in parte lo ha fatto senz'altro anche se tante ancora le sacche di irregolarità e le discriminazioni presenti anche perché nel frattempo è grandemente cambiato il modo del lavoro, tra partite iva e nuove forme di collaborazione.
Lo Statuto dei lavoratori compie oggi 50 anni e per questo Cgil, Cisl e Uil, insieme al Comune di Bari, hanno voluto che non passasse inosservato questo anniversario e si sono ritrovati in un luogo simbolo della città: la ex Manifattura Tabacchi nel quartiere libertà del capoluogo pugliese. Il 20 maggio di mezzo secolo fa veniva approvata la legge 300/1970, lo Statuto dei Lavoratori appunto ed è così che Costituzione varcava finalmente i cancelli e le porte dei luoghi di lavoro in tutta Italia. Questo concretamente ha significato per lavoratrici e lavoratori vedere riconosciuti i propri diritti e le proprie tutele, dopo anni di lotte sindacali. Il luogo scelto a Bari è quello dove un tempo sorgeva un opificio di 200 mila metri quadrati dove trovarono impiego migliaia di operai, per lo più donne, le cosiddette tabacchine.
Compito di queste operaie giovanissime, tra gli anni '20 – '30, era confezionare giornalmente 1500 sigari, come i toscani, con pazienza e precisione ecco perché venivano scelte le donne, in quanto avevano mani più piccole di quelle degli uomini. La fabbrica continuò a produrre sigari e sigarette fino agli anni 70. Oggi in uno spazio di 500 metri quadri al primo piano, ospita Porta Futuro, un Job Centre con funzione di piattaforma di orientamento e incontro tra domanda e offerta di lavoro. Ciò che serve oggi, ha detto il leader della Cgil Maurizio Landini è "garantire le stesse tutele per tutti i rapporti di lavoro, in tutte le loro forme". Con lo spirito del 20 maggio 1970, Landini, lancia una proposta: un nuovo Statuto delle lavoratrici e dei lavoratori. "Qualsiasi rapporto di lavoro che hai, partita Iva, lavoratore subordinato o autonomo, devi avere gli stessi diritti e le stesse tutele nel lavoro".
Lo Statuto dei lavoratori compie oggi 50 anni e per questo Cgil, Cisl e Uil, insieme al Comune di Bari, hanno voluto che non passasse inosservato questo anniversario e si sono ritrovati in un luogo simbolo della città: la ex Manifattura Tabacchi nel quartiere libertà del capoluogo pugliese. Il 20 maggio di mezzo secolo fa veniva approvata la legge 300/1970, lo Statuto dei Lavoratori appunto ed è così che Costituzione varcava finalmente i cancelli e le porte dei luoghi di lavoro in tutta Italia. Questo concretamente ha significato per lavoratrici e lavoratori vedere riconosciuti i propri diritti e le proprie tutele, dopo anni di lotte sindacali. Il luogo scelto a Bari è quello dove un tempo sorgeva un opificio di 200 mila metri quadrati dove trovarono impiego migliaia di operai, per lo più donne, le cosiddette tabacchine.
Compito di queste operaie giovanissime, tra gli anni '20 – '30, era confezionare giornalmente 1500 sigari, come i toscani, con pazienza e precisione ecco perché venivano scelte le donne, in quanto avevano mani più piccole di quelle degli uomini. La fabbrica continuò a produrre sigari e sigarette fino agli anni 70. Oggi in uno spazio di 500 metri quadri al primo piano, ospita Porta Futuro, un Job Centre con funzione di piattaforma di orientamento e incontro tra domanda e offerta di lavoro. Ciò che serve oggi, ha detto il leader della Cgil Maurizio Landini è "garantire le stesse tutele per tutti i rapporti di lavoro, in tutte le loro forme". Con lo spirito del 20 maggio 1970, Landini, lancia una proposta: un nuovo Statuto delle lavoratrici e dei lavoratori. "Qualsiasi rapporto di lavoro che hai, partita Iva, lavoratore subordinato o autonomo, devi avere gli stessi diritti e le stesse tutele nel lavoro".