Decervellamento

Sei proprio anoressica!

Il valore che diamo alle parole

Qualche volta ad alcuni di noi sarà capitato di usare l'espressione «Sei proprio anoressica!». Siamo sicuri di sapere cosa sia l'anoressia, o si tratta di un'altra affermazione abusata e usata male? Spieghiamo cos'è l'anoressia.

L'anoressia è un disturbo del comportamento alimentare caratterizzato da una ricerca fanatica della magrezza legata a una soffocante paura di ingrassare. Tra i sintomi: amenorrea, cioè assenza di almeno 3 cicli mestruali consecutivi; rifiuto di mantenere il peso corporeo normale minimo: in genere il peso è di 12-15 kg in meno rispetto a quello normale e il dimagrimento è iniziato da almeno 5 mesi; intensa paura di ingrassare pur essendo sottopeso; distorsione rispetto a come il soggetto vive il peso e la forma del suo corpo che influiscono sul rifiuto a riconoscere la condizione di sottopeso.

Un altro aspetto presente non di rado è il lavarsi fino a scorticarsi per mandare via lo sporco. Inoltre predominano condotte ossessive legate al cibo, come lo sminuzzamento, e la tendenza a effettuare sforzi fisici, ginnastica, corse nella convinzione che tali comportamenti facilitino l'eliminazione del poco cibo assunto.
L'anoressia è definita anche un disturbo «d'amore». Nei paesi occidentali tra i 12-25 anni, con maggior frequenza tra i 14-18 , su 100 ragazze 8-10 soffrono di un qualche disturbo del comportamento alimentare: è in questa età che il corpo si trasforma, e diventa oggetto di attenzione. Di frequente le ragazze anoressiche hanno una percezione incerta della propria desiderabilità nell'altro, ma spesso questo non dipende dall'essere state poco amate, anzi. E a questa percezione incerta il sintomo offre una cura: il ricorrere all'ossessivo conteggio di chili e calorie ha come ruolo il risolvere in modo assurdo e a volte drammatico l'incertezza rispetto al proprio valore personale e alle insicurezze che il rapporto con l'altro implica.

Inoltre, l'anoressia sembra essere un disturbo della nostra epoca in cui i mezzi di comunicazione di massa propinano immagini in cui predomina il mito della magrezza, simbolo del successo: i fattori psicologici, familiari e ambientali interagiscono con un particolare periodo socioculturale della civiltà occidentale nel produrre una sindrome che ne rifletta la cultura. Nell'adolescenza il soggetto si trova a rispondere a un interrogativo importante: chi sono io? E per rispondere a tale domanda la persona potrebbe ispirarsi all'identità sociale preconfezionata proposta dai mass-media e organizzare così un'immagine di sé basata su ideali di bellezza astratti.
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