Decervellamento
Oltre la multiculturalità
La sfida della globalizzazione
martedì 11 giugno 2013
Le nostre città vedono sempre di più la presenza di persone provenienti da altri Paesi. Le nostre scuole, le nostre università sono sempre più colorate. Anche le vie della nostra città trasportano profumi e odori che provengono da luoghi lontani, accolgono lingue nuove che si mescolano con i vecchi dialetti, abitudini immigrate e usanze antiche che invece qui ci abitano da sempre. Viviamo in una società multiculturale o interculturale?
Da qualche tempo è in corso un processo di globalizzazione cui non sempre corrisponde una consapevolezza dell'identità locale, delle radici culturali proprie e delle radici che si hanno in comune con le altre culture. Iniziamo a vivere in società multiculturali, ossia in contesti sociali che vedono la compresenza, nello stesso spazio o territorio, di popoli diversi per etnia, lingua, cultura. Iniziano a nascere anche nuovi bisogni, come quello di identità, di appartenenza, di integrazione e di convivenza pacifica, bisogni che necessitano di ascolto e confronto.
Le nostre società sono anche interculturali? Una società interculturale presuppone scambio, interazione, apertura, reciprocità, solidarietà in cui si riconoscono valori, modi di vita, diversità che si apprezzano e diventano fonte di arricchimento. Quando due o più individui si incontrano, portano con loro i rispettivi bagagli culturali, un universo che ne incontra altri, frutto della propria storia e dell'appartenenza al proprio contesto di vita. Una società interculturale è anche una società empatica, capace di un investimento emotivo, cioè capace di vivere forme di apprezzamento, di stima, quasi di innamoramento, senza dover necessariamente condividere gli aspetti profondi della cultura altra.
Di sicuro la nostra società è multiculturale, basta passeggiare per le città o fermarsi in qualche piazza per rendersene conto; ha tuttavia appena intrapreso il percorso verso l'interculturalità. La strada da percorrere è ancora lunga, ma bella.
Da qualche tempo è in corso un processo di globalizzazione cui non sempre corrisponde una consapevolezza dell'identità locale, delle radici culturali proprie e delle radici che si hanno in comune con le altre culture. Iniziamo a vivere in società multiculturali, ossia in contesti sociali che vedono la compresenza, nello stesso spazio o territorio, di popoli diversi per etnia, lingua, cultura. Iniziano a nascere anche nuovi bisogni, come quello di identità, di appartenenza, di integrazione e di convivenza pacifica, bisogni che necessitano di ascolto e confronto.
Le nostre società sono anche interculturali? Una società interculturale presuppone scambio, interazione, apertura, reciprocità, solidarietà in cui si riconoscono valori, modi di vita, diversità che si apprezzano e diventano fonte di arricchimento. Quando due o più individui si incontrano, portano con loro i rispettivi bagagli culturali, un universo che ne incontra altri, frutto della propria storia e dell'appartenenza al proprio contesto di vita. Una società interculturale è anche una società empatica, capace di un investimento emotivo, cioè capace di vivere forme di apprezzamento, di stima, quasi di innamoramento, senza dover necessariamente condividere gli aspetti profondi della cultura altra.
Di sicuro la nostra società è multiculturale, basta passeggiare per le città o fermarsi in qualche piazza per rendersene conto; ha tuttavia appena intrapreso il percorso verso l'interculturalità. La strada da percorrere è ancora lunga, ma bella.