Decervellamento
Fobia
Superare la paura guardandola negli occhi
martedì 12 febbraio 2013
Aracnofobia, sociofobia, aerofobia, agorafobia, claustrofobia, acrofobia, emetofobia, necrofobia. L'elenco di vocaboli inconsueti potrebbe ampliarsi, dato che ogni persona può sviluppare una fobia, paura irrazionale e sproporzionata dinnanzi a qualsiasi cosa. La vista di un ragno ci fa saltare? L'altezza ci mette i brividi? Prendere l'ascensore neanche a pensarci? Potrebbe trattarsi di una fobia specifica. Proviamo a delinearla.
Le manifestazione fobiche sono molteplici per contenuto e per possibilità di trattamento e le possiamo dividere in tre categorie: l'agorafobia, paura degli spazi aperti; la fobia sociale, timore di esporsi al contatto con gli altri; le fobie specifiche.
La fobia specifica è caratterizzata da un'ansia clinicamente significativa provocata dall'esposizione a oggetto, animale, situazione, evento sociale o naturale temuti. La persona riconosce l'eccessività e l'irragionevolezza della paura ma comunque non riesce a controllare.
Qual è la causa di una fobia specifica? Una della possibili cause per cui una fobia specifica insorge è che la persona abbia vissuto una situazione scatenante che ha dato origine alla paura, come per esempio essere rimasti chiusi anche per poco tempo in ascensore o in auto dentro ad un tunnel.
Come ci si difende dalla fobia? La persona mette in atto una serie di comportamenti di evitamento della circostanza temuta, mentre altre volte è costretta ad affrontare, e quindi controllare, la situazione ma la vive con intensa ansia e disagio. L'evitamento e il controllo delle proprie reazioni sono dei tentativi non adatti a risolvere il problema. Cosa bisognerebbe fare allora? Evitare di evitare è sicuramente un buon inizio perché ci permette di mostrarci capaci ai nostri stessi occhi. Ma a volte il problema è talmente radicato che si necessita delle competenze di un professionista. Una delle tecniche più adoperate per sconfiggere una fobia è quella di sottoporre chi ne soffre a un'opera di desensibilizzazione sistemica: la persona viene esposta allo stimolo che lo spaventa gradualmente e in condizioni controllate, mostrandogli che non c'è nulla da temere.
E allora non ci resta che iniziare a guardare la paura negli occhi e vederla dissolversi, ritrovando il coraggio perduto e riacquistando la piena autonomia e libertà di affrontare la vita.
Le manifestazione fobiche sono molteplici per contenuto e per possibilità di trattamento e le possiamo dividere in tre categorie: l'agorafobia, paura degli spazi aperti; la fobia sociale, timore di esporsi al contatto con gli altri; le fobie specifiche.
La fobia specifica è caratterizzata da un'ansia clinicamente significativa provocata dall'esposizione a oggetto, animale, situazione, evento sociale o naturale temuti. La persona riconosce l'eccessività e l'irragionevolezza della paura ma comunque non riesce a controllare.
Qual è la causa di una fobia specifica? Una della possibili cause per cui una fobia specifica insorge è che la persona abbia vissuto una situazione scatenante che ha dato origine alla paura, come per esempio essere rimasti chiusi anche per poco tempo in ascensore o in auto dentro ad un tunnel.
Come ci si difende dalla fobia? La persona mette in atto una serie di comportamenti di evitamento della circostanza temuta, mentre altre volte è costretta ad affrontare, e quindi controllare, la situazione ma la vive con intensa ansia e disagio. L'evitamento e il controllo delle proprie reazioni sono dei tentativi non adatti a risolvere il problema. Cosa bisognerebbe fare allora? Evitare di evitare è sicuramente un buon inizio perché ci permette di mostrarci capaci ai nostri stessi occhi. Ma a volte il problema è talmente radicato che si necessita delle competenze di un professionista. Una delle tecniche più adoperate per sconfiggere una fobia è quella di sottoporre chi ne soffre a un'opera di desensibilizzazione sistemica: la persona viene esposta allo stimolo che lo spaventa gradualmente e in condizioni controllate, mostrandogli che non c'è nulla da temere.
E allora non ci resta che iniziare a guardare la paura negli occhi e vederla dissolversi, ritrovando il coraggio perduto e riacquistando la piena autonomia e libertà di affrontare la vita.