dott. Michele Panunzio
dott. Michele Panunzio
Attualità

Vaccini contro il Covid, i medici di base: «Nessuna garanzia per tutela dei pazienti. Improvvisazione e assenza di garanzie»

Nei giorni scorsi la firma dell’accordo tra Regione Puglia e alcune sigle sindacali

I medici di base sono allarmati all'indomani della sottoscrizione dell'accordo tra Regione Puglia e alcune sigle sindacali per la gestione della campagna vaccinale contro il Covid alla medicina generale. E' la tutela della salute dei pazienti a essere messa a repentaglio, secondo le tante testimonianze raccolte a poche ore dalla firma.

«Abbiamo recepito queste istanze legittime dei nostri colleghi perciò non abbiamo firmato l'accordo con la Regione», spiega subito Michele Panunzio, segretario pugliese del Sindacato Italiano Medici del Territorio. A nome di coloro che rappresento lotterò in ogni sede per far capire che il nostro non è un capriccio - continua il presidente di SIMET - bensì la conclusione di ragionamenti e riflessioni ponderate che tengono conto della capacità di autodeterminazione dei soggetti e della necessità di garantire alle persone i nostri servizi di base che non possono diventare secondari senza tralasciare le criticità quotidiane che nei nostri studi riscontriamo e che non riusciremmo a gestire con questa organizzazione farraginosa».

«La nostra proposta è chiara: organizzare le vaccinazioni affidandole a personale medico e sanitario in turni alternati anche in complessive sedici ore quotidiane all'interno di strutture preposte, con alti standard igienici», sostiene il dottor Panunzio.

«Abbiamo calcolato che sono sufficienti pochi medici con circa venti infermieri per vaccinare centinaia di persone al giorno, delegando ogni pratica amministrativa e organizzativa connessa ad altrettante figure preposte e assicurando la presenza in loco di almeno un'ambulanza attrezzata per fronteggiare eventuali reazioni allergiche», prosegue il presidente SIMET.

«Restando così le cose - conclude Michele Panunzio - non ci resta che augurare a tutti buona fortuna. Si è capito che la Regione Puglia non vuole spendere altri soldi per assunzioni e preferisce ratificare accordi con sindacati dei convenzionati che si accontentano di pochi Euro. Peccato che ne va di mezzo il diritto alla salute dei cittadini, al di là dell'emergenza pandemica in corso, e il dovere di ognuno di noi di ricordare a noi stessi che siamo prima di tutto medici di base e non factotum».

Secondo il Simet, le preoccupazioni nascono tutte da una convinzione: «Questa non è una semplice campagna vaccinale ma presuppone organizzazione burocratica, amministrativa e sanitaria che non si può delegare completamente a noi, ultimo anello sul territorio di una catena che ormai si è inceppata».
La volontà di tutti è una sola: da medici di base restare punti di riferimento sul territorio ma garantire standard qualitativi alti per servizi e prestazioni.
Perché di mezzo c'è sì l'appuntamento con la storia ma soprattutto ci sono le storie che ogni giorno i medici di base conoscono e imparano a conoscere, mettendosi "semplicemente" da medici a disposizione e non da burocrati come sarebbero invece obbligati a comportarsi adesso.
E il rischio, i rischi per un medico che anziché fare il medico fa «il centralinista, il segretario, il tutto fare tra carte e agende di appuntamenti - spiega uno di loro - è quello di perdere contatto con il paziente e far ricadere sul suo diritto alla salute ogni conseguenza, soprattutto negativa perché senza competenze specifiche ed adeguate».

«Le criticità sono tante: ad esempio, come si decideranno le priorità della somministrazione? Chi gestirà le litigate che ci saranno davanti ai nostri studi? Chi sarà responsabile giuridicamente e chi ci tutelerà giudizialmente qualora dovessero esserci reazioni allergiche nei nostri studi dove, al di là delle nostre specifiche competenze, non ci sono gli strumenti adatti per un pronto, primo soccorso?», si chiedono i medici di base, così come riferito dal Simet.

L'analisi è chiara: una decisione politica, calata dall'alto con superficialità e imposta a una categoria alla quale vengono scaricati oneri che «non possiamo sostenere non perché non vogliamo ma per ragioni oggettive che chiunque avrebbe compreso qualora fosse venuto a vedere in che condizioni operiamo ogni giorno», spiega un altro dottore di base.
«Io sono disposto a lavorare sempre per i vaccini ma in un contesto organizzativo chiaro e strutturato, centralmente gestito nel rispetto dei ruoli altrimenti si arriva a un punto di non ritorno», è la ferma intenzione dei medici.
  • regione puglia
Coronavirus

Speciale Coronavirus

Tutte le notizie sulla pandemia che ha cambiato il mondo

2955 contenuti
Altri contenuti a tema
Nuovo ospedale Andria, Azione: “Consegnato nuovo clinico-gestionale. Uguale al vecchio" Nuovo ospedale Andria, Azione: “Consegnato nuovo clinico-gestionale. Uguale al vecchio" "Ma perché abbiamo cominciato daccapo? Per farcelo bocciare dal ministero?”
Nuovo ospedale di Andria, Azione: "Iniziale diniego Asl Bat per accesso agli atti" Nuovo ospedale di Andria, Azione: "Iniziale diniego Asl Bat per accesso agli atti" La vicenda viene denunciata nel giorno in cui si sarebbe dovuta tenere la cabina di regia poi slittata
Tavolo tecnico Ciappetta-Camaggio, Caracciolo: "Tratto di Andria entro fine 2024, partiranno i lavori di manutenzione e messa in sicurezza" Tavolo tecnico Ciappetta-Camaggio, Caracciolo: "Tratto di Andria entro fine 2024, partiranno i lavori di manutenzione e messa in sicurezza" “Avanti con le opere di riqualificazione, il canale diventi un’opportunità per il territorio”
In Puglia raddoppia in 10 anni il vigneto bio con 4.420 operatori In Puglia raddoppia in 10 anni il vigneto bio con 4.420 operatori È quanto afferma Coldiretti Puglia, con l’analisi sulla base dei dati Sinab
Ventola (FdI): "Una task force per il nuovo ospedale di Andria" Ventola (FdI): "Una task force per il nuovo ospedale di Andria" "Per monitorare costantemente l’avanzamento del progetto"
"Consiglio comunale su nuovo ospedale non sia una inutile passerella, vogliamo i fatti!" "Consiglio comunale su nuovo ospedale non sia una inutile passerella, vogliamo i fatti!" Nota a firma del commissario cittadino di Fratelli d'Italia, dott. Sabino Napolitano
Parte, ma in ritardo il Numero Unico di Emergenza 112: tocca a Bari e Brindisi. Per Andria si dovrà attendere il 28 maggio Parte, ma in ritardo il Numero Unico di Emergenza 112: tocca a Bari e Brindisi. Per Andria si dovrà attendere il 28 maggio Sostituirà in Puglia gli attuali numeri 112 (Carabinieri), 113 (Polizia di Stato), 115 (Vigili del Fuoco), 118 (Soccorso Sanitario) e 1530 (Emergenza in mare)
Nuovo ospedale di Andria. Di Bari (M5S): “Lunedì fondamentale la presenza nel consiglio comunale monotematico di tutti gli attori coinvolti” Nuovo ospedale di Andria. Di Bari (M5S): “Lunedì fondamentale la presenza nel consiglio comunale monotematico di tutti gli attori coinvolti” Si sono tenute oggi in III Commissione Sanità le audizioni sul nuovo ospedale di Andria. Presente anche la consigliera del M5S Grazia Di Bari
© 2001-2024 AndriaViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
AndriaViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.