
Attualità
Svastica nei pressi Cattedrale, Prefetto Valiante: "Consolidare i principi fondanti della nostra Costituzione"
La dichiarazione nel corso della cerimonia per la Giornata della Memoria delle vittime dell’Olocausto
BAT - martedì 28 gennaio 2020
5.08
Il Prefetto della Bat, Maurizio Valiante, nel corso delle celebrazioni della Giornata della Memoria per commemorare le vittime dell'Olocausto, ha ricordato il grave episodio della svastica, avvenuto in città, sottolineando "il deplorevole gesto di qualche sconsiderato che, qualche giorno fa, ha deturpato proprio con una svastica il torrione medievale del campanile della Cattedrale di Andria, luogo simbolo della coscienza cristiana e riferimento valoriale del popolo di questo territorio. Di fronte a ciò è necessario consolidare i principi fondanti della nostra Costituzione: la democrazia, lo stato di diritto, libertà, tolleranza, pace, eguaglianza, serena convivenza, sui quali abbiamo riedificato l'Europa ed il nostro Paese dalle macerie della seconda guerra mondiale".
La cerimonia si è svolta ieri mattina nella Sala Rossa "Vittorio Palumbieri" del Castello Svevo di Barletta, alla presenza delle principali autorità del territorio, tra cui il Sindaco di Barletta, Cosimo Damiano Cannito, e del Dirigente Scolastico del Liceo "Casardi" di Barletta Giuseppe Lagrasta, in rappresentanza del Dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, Ufficio III, Giuseppina Lotito.
Il Prefetto Valiante, nel corso del suo intervento, si è detto onorato di commemorare il Giorno della Memoria proprio nella Città di Barletta, dove il 12 settembre del 1943 10 vigili urbani e 2 netturbini furono barbaramente trucidati dalle truppe naziste, in una delle pagine più brutali della storia di questo territorio, ricordata come "Eccidio di Barletta". Il Prefetto ha ribadito come la Memoria rappresenti una preziosa occasione per riflettere pubblicamente sul passato e per progettare meglio il futuro e come la riflessione sulla Shoah possa diventare una riflessione sulla negazione dei diritti, dunque una riflessione sulla attualità, sulle discriminazioni e sulle intolleranze. "La conoscenza del passato serve ad avere una visione critica del presente ed responsabilizzarci per il futuro" ha dichiarato il Prefetto, che ha poi citato i dati diffusi nei giorni scorsi dall'Oscad, l'Osservatorio interforze per la sicurezza contro gli atti discriminatori, secondo cui nel 2019 si sono registrati 969 reati che hanno a che fare con razzismo, identità di genere e disabilità.
Rivolgendosi ai giovani presenti, il Prefetto ha poi affermato come proprio alle giovani generazioni debba essere affidato il compito di custodire e tramandare la Memoria, per edificare comportamenti sempre tesi al rispetto della dignità altrui, al contrasto ad ogni forma di discriminazione e per contribuire a sviluppare una coscienza civica, consapevole e coerente, nel rispetto delle regole di convivenza civile e dei valori della legalità e dell'etica.
La giornata è stata poi impreziosita dai qualificati interventi di Ugo Villani, Professore emerito di Diritto Internazionale dell'Università degli Studi di Bari, e di Luigi Di Cuonzo, Responsabile dell'Archivio della Resistenza e della Memoria di Barletta.
Una delegazione di studenti degli Istituti "Casardi", "Cafiero" e "Garrone" di Barletta hanno poi letto un saluto fatto pervenire, per l'occasione, dalla Senatrice Liliana Segre, ed interpretato i brani "Il tramonto di Fossoli" di Primo Levi, "La bambina di Pompei" di Primo Levi, "Noi figli di Eichmann" di Gunter Anders, oltre a presentare il lavoro artistico "Che fine aveva fatto il bene?".
A seguire, il Prefetto Valiante ed il Sindaco di Barletta hanno consegnato le Medaglie d'Onore alla memoria di cinque militari barlettani deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra: Raffaele Rutigliano (la cui medaglia è stata consegnata al figlio Pasquale), Ruggero Isernia (al nipote Ruggero), Ruggiero Dipaola (al figlio Francesco Paolo), Emanuele Dambra (al figlio Annibale) e Filippo Cornacchia (alla figlia Maria Teresa).
La manifestazione si è conclusa nella Piazza d'Armi del Castello con la tradizionale accensione della Menorah, da parte di una delegazione di studenti barlettani, per mantenere viva la memoria dell'offesa inferta all'umanità, con accompagnamento musicale ad opera degli studenti della Scuola "Etttore Fieramosca" di Barletta.
La cerimonia si è svolta ieri mattina nella Sala Rossa "Vittorio Palumbieri" del Castello Svevo di Barletta, alla presenza delle principali autorità del territorio, tra cui il Sindaco di Barletta, Cosimo Damiano Cannito, e del Dirigente Scolastico del Liceo "Casardi" di Barletta Giuseppe Lagrasta, in rappresentanza del Dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, Ufficio III, Giuseppina Lotito.
Il Prefetto Valiante, nel corso del suo intervento, si è detto onorato di commemorare il Giorno della Memoria proprio nella Città di Barletta, dove il 12 settembre del 1943 10 vigili urbani e 2 netturbini furono barbaramente trucidati dalle truppe naziste, in una delle pagine più brutali della storia di questo territorio, ricordata come "Eccidio di Barletta". Il Prefetto ha ribadito come la Memoria rappresenti una preziosa occasione per riflettere pubblicamente sul passato e per progettare meglio il futuro e come la riflessione sulla Shoah possa diventare una riflessione sulla negazione dei diritti, dunque una riflessione sulla attualità, sulle discriminazioni e sulle intolleranze. "La conoscenza del passato serve ad avere una visione critica del presente ed responsabilizzarci per il futuro" ha dichiarato il Prefetto, che ha poi citato i dati diffusi nei giorni scorsi dall'Oscad, l'Osservatorio interforze per la sicurezza contro gli atti discriminatori, secondo cui nel 2019 si sono registrati 969 reati che hanno a che fare con razzismo, identità di genere e disabilità.
Rivolgendosi ai giovani presenti, il Prefetto ha poi affermato come proprio alle giovani generazioni debba essere affidato il compito di custodire e tramandare la Memoria, per edificare comportamenti sempre tesi al rispetto della dignità altrui, al contrasto ad ogni forma di discriminazione e per contribuire a sviluppare una coscienza civica, consapevole e coerente, nel rispetto delle regole di convivenza civile e dei valori della legalità e dell'etica.
La giornata è stata poi impreziosita dai qualificati interventi di Ugo Villani, Professore emerito di Diritto Internazionale dell'Università degli Studi di Bari, e di Luigi Di Cuonzo, Responsabile dell'Archivio della Resistenza e della Memoria di Barletta.
Una delegazione di studenti degli Istituti "Casardi", "Cafiero" e "Garrone" di Barletta hanno poi letto un saluto fatto pervenire, per l'occasione, dalla Senatrice Liliana Segre, ed interpretato i brani "Il tramonto di Fossoli" di Primo Levi, "La bambina di Pompei" di Primo Levi, "Noi figli di Eichmann" di Gunter Anders, oltre a presentare il lavoro artistico "Che fine aveva fatto il bene?".
A seguire, il Prefetto Valiante ed il Sindaco di Barletta hanno consegnato le Medaglie d'Onore alla memoria di cinque militari barlettani deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra: Raffaele Rutigliano (la cui medaglia è stata consegnata al figlio Pasquale), Ruggero Isernia (al nipote Ruggero), Ruggiero Dipaola (al figlio Francesco Paolo), Emanuele Dambra (al figlio Annibale) e Filippo Cornacchia (alla figlia Maria Teresa).
La manifestazione si è conclusa nella Piazza d'Armi del Castello con la tradizionale accensione della Menorah, da parte di una delegazione di studenti barlettani, per mantenere viva la memoria dell'offesa inferta all'umanità, con accompagnamento musicale ad opera degli studenti della Scuola "Etttore Fieramosca" di Barletta.