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            Screening sanitari in Puglia: richiesta inclusione laboratori analisi accreditati
Lo chiede il gruppo consiliare "Per la Puglia"
                Puglia - martedì 13 maggio 2025
 5.14                                Comunicato Stampa            
                        
            
            
            
            
            Il gruppo consiliare "Per la Puglia" ha inviato una lettera al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, all'Assessore alla Sanità, Raffaele Piemontese, e al direttore del Dipartimento promozione della Salute e del Benessere animale, Vito Montanaro, per chiedere chiarimenti in merito alla decisione di "escludere i laboratori analisi accreditati e convenzionati dagli screening per la sorveglianza dell'epatite C e dalla sperimentazione del servizio cognitivo di supporto allo screening del diabete".
Secondo i consiglieri regionali Antonio Tutolo (capogruppo), Sebastiano Leo, Saverio Tammacco e Mauro Vizzino, questa scelta "appare immotivata e penalizzante per la sanità pugliese, poiché tali strutture possiedono le competenze tecniche, i requisiti strutturali e il personale qualificato per svolgere queste attività in maniera efficace e capillare. La loro esclusione rischia di compromettere la tempestività e l'accessibilità degli screening per i cittadini pugliesi, privando il sistema sanitario regionale di risorse preziose e radicate sul territorio".
Nella lettera inviata, i consiglieri chiedono non solo un chiarimento, ma anche "la revisione del provvedimento, affinché i laboratori accreditati e convenzionati siano inclusi nelle attività di screening, contribuendo a garantire un servizio più efficace e accessibile alla popolazione".
"Siamo convinti – affermano - che questa esclusione sia un grave errore e chiediamo che la Regione riveda la sua decisione, permettendo a queste strutture di continuare a svolgere un ruolo fondamentale nella prevenzione e nella tutela della salute dei cittadini".
                    Secondo i consiglieri regionali Antonio Tutolo (capogruppo), Sebastiano Leo, Saverio Tammacco e Mauro Vizzino, questa scelta "appare immotivata e penalizzante per la sanità pugliese, poiché tali strutture possiedono le competenze tecniche, i requisiti strutturali e il personale qualificato per svolgere queste attività in maniera efficace e capillare. La loro esclusione rischia di compromettere la tempestività e l'accessibilità degli screening per i cittadini pugliesi, privando il sistema sanitario regionale di risorse preziose e radicate sul territorio".
Nella lettera inviata, i consiglieri chiedono non solo un chiarimento, ma anche "la revisione del provvedimento, affinché i laboratori accreditati e convenzionati siano inclusi nelle attività di screening, contribuendo a garantire un servizio più efficace e accessibile alla popolazione".
"Siamo convinti – affermano - che questa esclusione sia un grave errore e chiediamo che la Regione riveda la sua decisione, permettendo a queste strutture di continuare a svolgere un ruolo fondamentale nella prevenzione e nella tutela della salute dei cittadini".
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