.jpg)
Cronaca
Scagionata dalle accuse di estorsione mafiosa moglie di ex boss della SCU: per alcuni anni residente ad Andria
La Procura antimafia di Lecce aveva chiesto la condanna della donna. E' stata invece accolta la tesi difensiva dell'avv. Aldo Balducci
Andria - giovedì 16 ottobre 2025
Operazione "Pegaso" della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce: prosciolta moglie dell'ex boss della SCU. Il Tribunale di Lecce ha prosciolto dall'accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso Maria Assunta Stella, moglie dell'ex boss della Sacra Corona Unita Totò Rizzo che, insieme ad altri soggetti andriesi e leccesi avrebbe, secondo la prospettazione accusatoria, esercitato pressioni e minacce per costringere un uomo a estinguere un debito legato a plurime forniture di marmi, quantificati arbitrariamente in euro 120.000,00.
La Procura antimafia di Lecce aveva chiesto la condanna della donna, residente ad Andria fino all'arresto, ad anni 10 e mesi 6 di reclusione ma il Collegio, accogliendo la tesi difensiva, sostenuta dall'avv. Aldo Balducci, secondo la quale i fatti rappresentati andavano correttamente qualificati come esercizio arbitrario delle proprie ragioni e non come estorsione, ha prosciolto l'imputata in mancanza della querela.
La Procura antimafia di Lecce aveva chiesto la condanna della donna, residente ad Andria fino all'arresto, ad anni 10 e mesi 6 di reclusione ma il Collegio, accogliendo la tesi difensiva, sostenuta dall'avv. Aldo Balducci, secondo la quale i fatti rappresentati andavano correttamente qualificati come esercizio arbitrario delle proprie ragioni e non come estorsione, ha prosciolto l'imputata in mancanza della querela.