Politica
Sanità, Di Bari (M5S): "Piano di Riordino inadeguato. Bene l'utilizzo dei PTA come Trani e Canosa"
La consigliera regionale ha partecipato ieri alla riunione della Commissione regionale sulla Sanità
Andria - mercoledì 10 giugno 2020
11.46 Comunicato Stampa
La sanità del post emergenza covid 19, in questa delicata fase 2, resta tra gli argomenti più discussi ed analizzati dalla politica regionale. Ecco il contributo che la consigliera regionale del M5S, Grazia Di Bari ha voluto portare ai lavori della Commissione regionale della Sanità:
"Ieri, abbiamo ascoltato in Commissione Sanità il dottor Montanaro, direttore del Dipartimento Salute e Benessere della Regione Puglia.
Volevamo capire il piano regionale per l'organizzazione della rete ospedaliera per il post-pandemia.
Come sempre, le risposte le riceviamo da un tecnico come Montanaro, perché Emiliano non si presenta in Commissione.
Avremmo avuto il grande piacere di capire in che modo la Regione stesse recependo le disposizioni nazionali, come intenderà muoversi l'assessore alla sanità della Puglia (sempre Emiliano) per il dopo pandemia.
Avremmo avuto il desiderio di confrontarci sulla possibilità di mettere in campo un piano per abbattere le liste d'attesa: il dottor Montanaro ha parlato di 500 mila prestazioni che devono essere erogate per riallinearci con la situazione precedente all'emergenza.
Quella è la misura dell'emergenza.
Il Piano di Riordino ha mostrato tutta la sua inadeguatezza e oggi dovremmo ripartire dai settori in cui abbiamo evidenziato le lacune, implementando le cure primarie, i dipartimenti di prevenzione e assumendo personale che faccia educazione alla salute per migliorare la qualità della vita dei cittadini.
Abbiamo nuove risorse a disposizione che devono essere impiegate per potenziare proprio i settori su cui siamo stati carenti per poter pianificare al meglio gli interventi futuri.
Ci sarebbe piaciuto confrontarci con il presidente su tutte queste questioni, su un piano di riordino che non deve rimanere su carta, come anche la sanità territoriale.
Il dottor Montanaro in Commissione ha detto che per diminuire le liste d'attesa si sta pensando di utilizzare i PTA e i presidi post acuzie che hanno sale operatorie per interventi a medio-bassa complessità chirurgica, ad esempio quelli per le cataratte.
Una idea ottima, se non fosse che i PTA in molti casi non sono operativi, dopo le inaugurazioni che tanto piacciono a Emiliano.
A proposito, ricordiamoci dei PTA di Trani e Canosa.
Non mi interessa avere ragione, mi interessa che si mettano in campo le proposte di buonsenso, come quella che ho fatto io.
Poi se Emiliano vuole mettere la sua firma sotto, se la prendesse.
Sono tante le domande che restano irrisolte. A partire dai buoni pasto, dai controlli nelle RSA, sulle modalità di investimento nelle nuove strutture sanitarie.
C'è bisogno di una Regione più presente e di una Presidente che abbia voglia di battersi per i pugliesi".
"Ieri, abbiamo ascoltato in Commissione Sanità il dottor Montanaro, direttore del Dipartimento Salute e Benessere della Regione Puglia.
Volevamo capire il piano regionale per l'organizzazione della rete ospedaliera per il post-pandemia.
Come sempre, le risposte le riceviamo da un tecnico come Montanaro, perché Emiliano non si presenta in Commissione.
Avremmo avuto il grande piacere di capire in che modo la Regione stesse recependo le disposizioni nazionali, come intenderà muoversi l'assessore alla sanità della Puglia (sempre Emiliano) per il dopo pandemia.
Avremmo avuto il desiderio di confrontarci sulla possibilità di mettere in campo un piano per abbattere le liste d'attesa: il dottor Montanaro ha parlato di 500 mila prestazioni che devono essere erogate per riallinearci con la situazione precedente all'emergenza.
Quella è la misura dell'emergenza.
Il Piano di Riordino ha mostrato tutta la sua inadeguatezza e oggi dovremmo ripartire dai settori in cui abbiamo evidenziato le lacune, implementando le cure primarie, i dipartimenti di prevenzione e assumendo personale che faccia educazione alla salute per migliorare la qualità della vita dei cittadini.
Abbiamo nuove risorse a disposizione che devono essere impiegate per potenziare proprio i settori su cui siamo stati carenti per poter pianificare al meglio gli interventi futuri.
Ci sarebbe piaciuto confrontarci con il presidente su tutte queste questioni, su un piano di riordino che non deve rimanere su carta, come anche la sanità territoriale.
Il dottor Montanaro in Commissione ha detto che per diminuire le liste d'attesa si sta pensando di utilizzare i PTA e i presidi post acuzie che hanno sale operatorie per interventi a medio-bassa complessità chirurgica, ad esempio quelli per le cataratte.
Una idea ottima, se non fosse che i PTA in molti casi non sono operativi, dopo le inaugurazioni che tanto piacciono a Emiliano.
A proposito, ricordiamoci dei PTA di Trani e Canosa.
Non mi interessa avere ragione, mi interessa che si mettano in campo le proposte di buonsenso, come quella che ho fatto io.
Poi se Emiliano vuole mettere la sua firma sotto, se la prendesse.
Sono tante le domande che restano irrisolte. A partire dai buoni pasto, dai controlli nelle RSA, sulle modalità di investimento nelle nuove strutture sanitarie.
C'è bisogno di una Regione più presente e di una Presidente che abbia voglia di battersi per i pugliesi".