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Vita di città
S.P.2 Andria-Canosa, aumentano i disagi. I residenti di Montegrosso: «Ogni giorno si rischia la vita»
Giacomo Bonizio a nome del Comitato residenti del borgo: «Siamo in balia delle onde, le istituzioni non comunicano con noi»
Andria - lunedì 26 ottobre 2020
06.30
Un confronto con le istituzioni e soluzioni urgenti per rendere più sicura la viabilità stradale. A chiederlo sono i residenti del borgo di Montegrosso, interessati dalle critiche condizioni in cui versano i percorsi alternativi e le complanari della Strada Provinciale 2, già SP 231, nel tratto che collega Andria a Canosa di Puglia. Un'arteria stradale interessata da lavori di ammodernamento e allargamento a quattro corsie ma intanto i problemi per la viabilità non mancano soprattutto dal punto di vista della sicurezza: buche, avvallamenti e l'assenza di segnaletica sono sempre più frequenti, rendendo i percorsi provvisori impraticabili.
Molto frequentata dai mezzi pesanti (agricoli, autoarticolati) è la strada che conduce al borgo di Montegrosso: «Non c'è controllo, - spiega Giacomo Bonizio, rappresentante del Comitato dei residenti - i mezzi viaggiano spesso a forte velocità e si rischiano incidenti ogni giorno, dal momento che alla fine del rettilineo c'è una curva pericolosa. Noi residenti del borgo abbiamo due possibilità per raggiungere Andria: la vecchia strada di Minervino Murge e la SP 43, che collega Andria al SS. Salvatore. Proprio qui gli incidenti sono piuttosto frequenti e due mezzi pesanti non riescono a passare insieme: per proseguire uno alla volta, gli autisti sono costretti a passare sopra le siepi e i terreni perchè la strada non è sufficientemente larga. Questa situazione sta diventando ancora più frequente in questo periodo in cui è iniziata la raccolta delle olive e dell'uva. Dalla strada di Montegrosso passano inoltre i mezzi di linea per il trasporto di studenti e lavoratori, e in certi casi il traffico è decisamente sostenuto. Ogni giorno, inoltre, dobbiamo raggiungere Andria più volte al giorno per studio, lavoro o altre commissioni: con le strade in questo stato si rischia sempre la vita, queste deviazioni sono assurde».
Resta da definire ancora la questione sul bivio per Montegrosso, in merito alla quale i residenti del borgo lamentano una mancanza di dialogo da parte delle istituzioni: «Siamo in balia delle onde, - lamenta Bonizio dando voce allo stato d'animo dei residenti di Montegrosso - sembriamo fantasmi o figli di un dio minore: le istituzioni dovrebbero essere rappresentanti del popolo e comunicare con i cittadini, cosa che con noi non avviene e infatti dalla provincia non abbiamo alcuna novità. Abbiamo chiesto che fosse realizzata una rotonda all'altezza del bivio per il borgo, è stata fatta una provvisoria ma pare che ce la tolgano pure. Abbiamo chiesto al sindaco di intervenire il prima possibile, speriamo che la situazione possa evolversi appena si sarà insediato il nuovo consiglio comunale».
Molto frequentata dai mezzi pesanti (agricoli, autoarticolati) è la strada che conduce al borgo di Montegrosso: «Non c'è controllo, - spiega Giacomo Bonizio, rappresentante del Comitato dei residenti - i mezzi viaggiano spesso a forte velocità e si rischiano incidenti ogni giorno, dal momento che alla fine del rettilineo c'è una curva pericolosa. Noi residenti del borgo abbiamo due possibilità per raggiungere Andria: la vecchia strada di Minervino Murge e la SP 43, che collega Andria al SS. Salvatore. Proprio qui gli incidenti sono piuttosto frequenti e due mezzi pesanti non riescono a passare insieme: per proseguire uno alla volta, gli autisti sono costretti a passare sopra le siepi e i terreni perchè la strada non è sufficientemente larga. Questa situazione sta diventando ancora più frequente in questo periodo in cui è iniziata la raccolta delle olive e dell'uva. Dalla strada di Montegrosso passano inoltre i mezzi di linea per il trasporto di studenti e lavoratori, e in certi casi il traffico è decisamente sostenuto. Ogni giorno, inoltre, dobbiamo raggiungere Andria più volte al giorno per studio, lavoro o altre commissioni: con le strade in questo stato si rischia sempre la vita, queste deviazioni sono assurde».
Resta da definire ancora la questione sul bivio per Montegrosso, in merito alla quale i residenti del borgo lamentano una mancanza di dialogo da parte delle istituzioni: «Siamo in balia delle onde, - lamenta Bonizio dando voce allo stato d'animo dei residenti di Montegrosso - sembriamo fantasmi o figli di un dio minore: le istituzioni dovrebbero essere rappresentanti del popolo e comunicare con i cittadini, cosa che con noi non avviene e infatti dalla provincia non abbiamo alcuna novità. Abbiamo chiesto che fosse realizzata una rotonda all'altezza del bivio per il borgo, è stata fatta una provvisoria ma pare che ce la tolgano pure. Abbiamo chiesto al sindaco di intervenire il prima possibile, speriamo che la situazione possa evolversi appena si sarà insediato il nuovo consiglio comunale».