Michelangelo De Benedittis
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Attualità

Riscoprire e tutelare il paesaggio del maniero federiciano: un nuovo bando Gal “Le città di Castel del Monte”

Un’opportunità per riportare alla luce la bellezza degli antichi artefatti rurali

Un'opportunità da cogliere per far rivivere beni immobili di prestigio, sottraendoli al degrado, arriva dall'ennesimo bando del Gruppo di Azione Locale "Le città di Castel del Monte". Gli interventi consisteranno nella riqualificazione funzionale di beni immobili di particolare e comprovato interesse artistico, storico e archeologico o che rivestono un interesse sotto il profilo paesaggistico, che sono espressione della storia, dell'arte e della cultura del territorio GAL e che si caratterizzano per l'interesse sotto la fruizione culturale pubblica. Il bando, relativo alla Misura 19.2, azione 1.2, potrà essere fruibile per tutte le imprese, senza distinzioni specifiche di codice ATECO, che siano intenzionate a recuperare un edificio rurale, un'edicola, uno iazzo o qualsiasi altro bene immobile inserito nel contesto paesaggistico dell'area del castello di Federico II. La dotazione complessiva dell'azione, pari a 250.000,00 Euro, permetterà l'esecuzione di interventi diretti, in cui i richiedenti potranno ricevere aiuti a fondo perduto pari al 50 % dell'importo, per un massimale di 35mila Euro ad immobile. Le domande di aiuto dovranno pervenire sul portale SIAN entro la data del 17.01.2022 (termine finale).

La scadenza per la presentazione al GAL della DdS rilasciata nel portale SIAN, debitamente firmata in ogni sua parte ai sensi dell'art. 38 del DPR n. 445/2000, corredata di tutta la documentazione richiesta è fissata alla data del 19.01.2022 «Un ulteriore segnale di attenzione al nostro sistema culturale, - commenta Michelangelo De Benedittis, presidente del GAL – che si innesta nella nostra programmazione, a beneficio dello sviluppo delle potenzialità del territorio. Mi auguro che, anche questa volta, i candidati non manchino di manifestare la propria attenzione verso questa azione, poiché, mediante interventi di questo tipo, si recuperano brandelli di un paesaggio prezioso per la creazione di un flusso di sviluppo all'ombra di Castel del Monte».
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